3 dicembre 2015

Sarah MacLean
Dieci cose da seguire per non farselo sfuggire

Serie Love by Numbers 2
Titolo originale Ten Ways to Be Adored When Landing a Lord

Trama
Leggereditore
pag. 405 | € 14,00
Da quando è stato nominato lo scapolo più affascinante di Londra da una popolarissima rivista, Nicholas St. John non ha avuto pace. Perseguitato senza tregua da ogni zitella in cerca di marito, non vede l’ora di fuggire dalle trappole della mondanità. Ma finisce tra le braccia di una delle donne più determinate e deliziose che abbia mai incontrato... Di famiglia nobile, Lady Isabel Townsend ha troppi segreti e poco denaro.
È abituata a cavarsela da sola, ma dopo la morte del padre si ritrova disorientata e bisognosa di aiuto, con un fratello minore da proteggere e cui badare. Lord Nicholas, così peccaminosamente bello e pronto da sposare, si presenta come la sua unica salvezza. Ma neanche il migliore dei piani può prevedere le conseguenze che potrebbe avere il più ingestibile degli imprevisti: l’amore!



Commento
Cos'è questa cosa che mi perseguita e che mi impedisce di trovare, leggere e godermi un romance storico come ai bei vecchi tempi? Chiamiamola sfiga, chiamiamola non è il momento, resta il fatto che più ci provo e più rimango fregata.
Grazie al cielo esistono le biblioteche, altrimenti l'idea di spendere soldi ed essere continuamente delusa dalle letture mi avrebbe non solo mandata nel reame della depressione economica, ma anche in quella letteraria. Perché, francamente, va bene spendere soldi, ma buttarli anche no.
Ora, con questo non voglio dire che la MacLean è una bestia e scrive da schifo, semplicemente dico che a me - personalmente, in base ai miei modesti gusti - questo romance non è piaciuto. O meglio, mi ha delusa parecchio.
Lo so, è il secondo della serie, lo so. Avrei dovuto iniziare dal primo ma quello non c'era nel circuito interbibliotecario e, insomma, non volevo spendere i soldi dell'ebook senza prima avere la certezza che mi sarebbe piaciuto. Chiamatemi taccagna (cit. libera Moby Dick).
Bene, preso questo romanzo dal titolo lunghissimo e impossibile da ricordare, abbreviato in DCdSpnFS, mi sono messa a letto a leggerlo bella contenta, sicurissima che finalmente sarebbe stata la volta buona.
Lo ammetto, l'inizio di questo romanzo è bello. Bello nel senso che mi ha coinvolta, mi ha divertita, mi ha fatto pensare ci siamo!, è scritto bene è ritmato e i personaggi non sono per niente noiosi. Purtroppo, però, l'entusiasmo ha cominciato a scemare ad ogni giro di pagina, fino a farmi arrivare alla fine arrancando, annoiata e per niente felice. Né soddisfatta. Né tantomeno impaziente di procurarmi il primo romanzo, o il terzo. Insomma, Sarah, sei brava e tutto il resto ma è chiaro che non andiamo d'accordo.
Tanto per cominciare il personaggio femminile. Tragedia! Io non sopporto nel modo più assoluto i personaggi femminili testoni e sciocchi. Se sei in una situazione di cacca, cosa ti fissi a voler continuare con il tuo comportamento? Perché non usi un po' di buon senso ma soprattutto, perché non cambi dall'inizio alla fine del romanzo? Volete farmi venire l'orticaria? Cara Sarah e cara Isabel ci siete riuscite.
Isabel è quel tipo di personaggio che vuole a tutti i costi essere odiosa, non tanto perché è una cagona, ma perché le circostanze le hanno reso impossibile migliorare o cambiare il suo comportamento. Si sente responsabile per tutti, ed è onestamente convinta di fare il meglio per loro, quando segretamente gode della sua situazione, le piace tirarsi scema, fare la donna forte, avere il potere e chiudersi nella sua fortezza senza che il mondo entri dentro a mandare tutto a monte - con un briciolo di intelligenza.
Quando Nicholas arriva in questa casa sperduta e dimenticata dal genere umano ci mette due secondi ad inquadrare la situazione, tre a trovare una soluzione e quattro a infilarsi nelle mutante di Isabel che, per quanto faccia la matrona ritrosa, si scioglie come una ragazzina di fronte alle attenzioni di un uomo.
Quindi, dopo la prima parte del romanzo, quella decente e carina, il resto si basa tutto sul tira e molla tra Nicholas e Isabel, sul fatto che lui è sgamato e ha capito tutto e lei che si ostina ad ignorare la realtà nella speranza che questa sparisca o si adatti ai suoi desideri.
Naturalmente tutta la questione amorosa è il solito schema che, per carità, va benissimo, se non che il personaggio femminile rende tutto meno appassionante. Va bene che non hai esperienza, va bene che hai paura, ma ragazza mia smettila di fare l'eroina!
Nicholas, invece e per fortuna, è un personaggio piacevole che si legge e si apprezza senza problemi, grazie a lui la parte finale del romanzo è sopportabile e sempre grazie a lui tutta la storia assume un connotato più maturo e in sintonia con il genere, perché se stavamo ad aspettare lei si finiva male. Persino l'altro personaggio maschile, Roccia, e il fratellino di lei sono più interessanti e intelligenti di tutti i personaggi femminili messi insieme. Forse la MacLean scrive bene, crea bei personaggi maschili, ma non ha mano per quelli femminili. Non lo so e francamente non m'importa di scoprirlo.
Ho fatto talmente fatica a finire questo romanzo, nonostante all'inizio mi piacesse, che arrivata alla fine mi ha tolto persino la voglia di cercare un altro romance storico per depurarmi la mente. Mi sono buttata su altro, perché non potrei sopportare due delusioni consecutive. Meglio andare sul sicuro e fare ciao ciao alla MacLean e augurarle tante cose e tanta felicità. 

Nessun commento: