21 dicembre 2015

Cassandra Clare
Shadowhunters. Città del Fuoco Celeste

Serie Shadowhunters 6
Titolo originale City of Heavenly Fire
Trama
Mondadori
pag. 727 | € 14,00
Erchomai, ha detto Sebastian. Sto arrivando. E ancora una volta sul mondo degli Shadowhunters cala l'oscurità. Mentre tutto intorno a loro cade a pezzi, Clary, Jace e Simon devono unirsi con tutti quelli che stanno dalla stessa parte, per combattere il più grande pericolo che la società dei Nephilim abbia mai affrontato: Sebastian, il fratello di Clary. Il traditore, colui che ha scelto il male. Nulla, in questo mondo, può sconfiggerlo, e i tre - uniti da un legame profondo e indissolubile - sono costretti a cercare un altro mondo dove l'estremo scontro abbia una speranza di vittoria. Il mondo dei demoni. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Molte vite saranno perdute per sempre, e l'amore sarà sacrificato per un bene più grande: scongiurare la distruzione definitiva di un mondo che non sarà mai più lo stesso. Perché la fine degli Shadowhunters è anche il loro inizio.


Tutto l'amore è prezioso. E' la ragione per cui facciamo quello che facciamo. Perché combattiamo contro i demoni? Perché loro non sono validi custodi di questo mondo? Cosa ci rende migliori? E' il fatto che loro non costruiscono, distruggono. Non amano, odiano. Siamo umani e fallibili, noi Shadowhunters, ma se non avessimo la capacità di amare, non potremmo proteggere gli umani; per prenderci cura di loro dobbiamo amarli.
Commento
Di solito, quando finisco una serie che mi è piaciuta veramente tanto, entro in una sorta di depressione letteraria. Ci si sente un po' orfani, un po' abbandonati, un po' persi, e si fa veramente fatica a trovare altro che catturi la nostra attenzione allo stesso modo.
Sono sorpresa e felice di dire che, a serie Shadowhunters conclusa, più che triste sono felice.
Ebbene sì, sono contenta che sia finita e che sia finita così. Sono soddisfatta, in pace con me stessa e con l'autrice, con i personaggi e con la storia. Meglio di così non potevo aspettarmi e non sento la necessità fisiologica di avere altro ancora, che questa serie continui forevah e che non ci sia mai una fine.
No, per favore, la fine è necessaria e quando arriva nel modo giusto e al momento giusto è una cosa meravigliosa da leggere. Vogliamo mettere una bella fine, a chiusura di una bella storia, con una minestra allungata, riscaldata e annacquata? No, grazie, preferisco il dolore dolce amaro di dire addio a dei personaggi piuttosto che vederli scadere nella parodia di se stessi.
Quindi grazie Cassie per avere messo un punto a questa storia, per averci dato tutto quello che volevamo e per averlo fatto dopo sei romanzi ricchi di ogni cosa un fantasy potrebbe dare ad un lettore.
E' veramente difficile scrivere un commento per Città del Fuoco Celeste perché è come voler riassumere sei romanzi in uno. Fare una recensione per i primi tre è stato facile ma poi, con l'aumento esponenziale degli eventi che accadono nella storia, diventa difficile contestualizzare il proprio giudizio, frutto della lettura della serie e non solo di questo romanzo in quanto ultimo.
Forse la cosa più importante da dire è che quasi ogni personaggio ha avuto ciò che si meritava: ognuno ha avuto una storia sufficientemente articolata, una crescita che ha seguito l'evoluzione della storia e del proprio ruolo e, cosa ancora più importante, una fine adeguata.
Per esempio, tanto per fare un nome a caso, Jace ha sperimentato tutto il ventaglio di possibili atteggiamenti, comportamenti e sentimenti che un adolescente/guerriero/eroe di fantasy potrebbe mai sperimentare. Dal Jace aggressivo, freddo, cinico, a quello sbilanciato, fragile e confuso, fino al Jace più equilibrato, maturo e innamorato. Lo ammetto, un po' mi sono mancate le sue paturnie emotive e lo struggimento che ci causava, eppure non ho potuto che accettare come inevitabile e giusto il suo cambiamento verso l'età adulta. Se prima Jace reagiva inconsapevolmente, ora si rende conto di quello che fa e dei perché che ci sono dietro, e si sforza di cambiare anche se a volte gli riesce male.

Ho soltanto due tipi di reazioni alle cattive notizie: furia incontrollabile e poi brusca svolta a sinistra in un cocente odio verso me stesso.

Stesso discorso si potrebbe fare per Simon, che è onestamente il personaggio più bello di tutta la serie. Il suo percorso è pazzesco e pure il finale a lui dedicato ha qualcosa di crudele e bellissimo. Il suo carattere non cambia mai, migliora soltanto, ed esprime tutte le sue qualità in ogni momento disponibile: l'altruismo, la generosità e lo spirito di sacrificio che dimostra di avere sono la punta di diamante di un personaggio che dal primo all'ultimo romanzo è stato sempre in prima linea e che ha lasciato un segno nel cuoricino del lettore. Da menzionare, in modo particolare, la splendida storia d'amore tra Simon e Isabelle che soppianta, in quanto a sofferenza, quella tra Clary e Jace.

Ho un tempismo terribile - ammise Simon - ma ciò non significa che non lo pensi sul serio. Ci sono cose che vogliamo, celate sotto ciò che sappiamo e perfino sotto ciò che sentiamo. Ci sono cose che le nostre anime vogliono, e la mia vuole te.

Naturalmente, essendo l'ultimo titolo, si ritorna un po' al primo con una Clary super protagonista in opposizione a Sebastian come cattivo supremo. Quello che si può considerare come un rapporto malsano tra fratello e sorella, è il risultato di una costruzione minuziosa e in crescendo, che ha toccato diversi momenti per poi chiudersi nell'unico - a anche un po' prevedibile - modo possibile.
Sebastian è quello che è, prodotto di un piano perverso di un padre che non aveva nulla in sé per i suoi figli, un figlio rifiutato dal padre e dalla madre, accettato solo dal lato oscuro e incapace di concepire una forma d'amore diversa dalla sua: ti offro il mondo, in cenere ma pur sempre il mondo.
Sebastian non perde mai il suo lato oscuro ma mostra una fragilità inevitabile di fronte al suo distorto affetto per Clary e al suo attaccamento verso Jace - che è l'opposto di sé, l'immagine di chi avrebbe dovuto essere. Un po' mi è dispiaciuto per lui, confinato da tutti dall'altro lato della barricata. Solo Clary continua a cercare nelle sue azioni un briciolo di umanità e fino alla fine non verrà ripagata della sua buona fede.
Clary, che tutto sommato si riprende lo scettro di protagonista assoluta, compie finalmente il passo verso l'età adulta: non solo perché - finalmente! - la sua relazione con Jace prende una piega carnale cheeraorasantocielo, ma perché smette di nascondersi dietro alle sottane dei suoi amici Shadowhunters e si mette in prima fila, sacrificio e tutto quello che ne consegue. Mi è piaciuto, però, che l'autrice non le ha tolto quel briciolo di egoismo che la rende umana: vuole salvarsi, vuole che tutti si salvino, ma ha paura di prendere l'iniziativa e rischiare la pelle. E' così che Clary evita di immolarsi per salire sul piedistallo della perfetta eroina, non gliene frega niente di essere un'eroina e le sue scelte sono dettate da desideri personali. Certo, alla fine pensa anche al resto del mondo, ma solo perché Sebastian non le lascia alternativa.
Da donna saggia qual'è, la Clare infila vecchi e nuovi personaggi per unire diverse generazioni: Tessa, Zaccaria, Emma Carstairs e i fratelli Blackthorn protagonisti della prossima saga, lasciando uno spazio ad ognuno di loro e inserendoli tra tutti gli altri personaggi secondari: Maia e Jordan, Luke e Jocelyn, Magnus e Alec.
Non si può, con quello che la Clare ci ha dato, rimanere delusi o sperare in qualcosa di diverso. Nello scegliere di iniziare da capo il primo romanzo e proseguire con la lettura, ho fatto la migliore scelta letteraria dell'anno. Di sicuro questa è una serie da leggere per chi apprezza il genere - e il target - ed è una di quelle che migliora ad ogni titolo. Insomma, se non lo avete fatto, leggetela. Non ve ne pentirete.

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