24 agosto 2015

Richelle Mead
Anime Legate

Serie Vampire Academy 5
Titolo originale Spirit Bound

Trama

Rizzoli | pag. 627 | € 14,90
Per Rose Hathaway è arrivato il giorno del diploma. Da oggi non sarà più un’allieva della St. Vladimir, ma un guardiano a tutti gli effetti. Dove andrà? Chi sarà chiamata a proteggere? Lei spera di essere assegnata alla custodia della sua migliore amica Lissa, ma non sembrano esserci molte possibilità. Rose ha commesso tanti errori, è fuggita due volte dalla scuola. Non dà l’idea di essere la persona giusta cui affidare l’ultima discendente di una nobile famiglia Moroi.
E adesso sta per lanciarsi nell’ennesimo e più grave azzardo: ha scoperto che c’è un modo per far tornare umano il suo grande amore Dimitri, diventato un sanguinario Strigoi. Per riuscirci dovrebbe mettere in pericolo la vita di Lissa. Davvero potrebbe sacrificare la sua migliore amica per amore?


Commento
Se avevo qualche dubbio sulla bontà d'animo della Mead ora non ne ho nemmeno uno. Richelle grazie! Grazie sei una donna gentile che ha a cuore l'equilibrio psicofisico dei suoi lettori!
Alla fine della lettura di Anime Legate ho tirato un sospiro di sollievo, ho preso un bel respiro che mi era rimasto un po' di traverso dall'ultimo romanzo, e ho cominciato subito L'ultimo sacrificio, ultimo romanzo della serie. Avevo in mente la mezza idea di prendermi una pausa ma proprio non ho resistito, non ci sono riuscita per forza di cose.
Allora, andando per ordine e seguendo un filo logico con i commenti precedenti, parto subito dicendo che la trama di Anime Legate non è esattamente ricca di svolte sconvolgenti. In linea di massima quello che immaginavo succedesse è accaduto per davvero, però con ritmi e modalità molto diversi da quelli che mi aspettavo.
Il fatto che non ci siano sorprese narrative - quanto meno per me - non ha diminuito la mia curiosità. A volte intravedere uno sviluppo crea una smania che si estingue solo a fatto avvenuto e non c'è modo di controllarla, soprattutto se sono in romanzi successivi ancora da leggere. Tra l'altro ho dovuto aspettare un po', prima di prendere in mano questo libro, perché il sistema bibliotecario proprio non voleva sbloccarlo. Quindi, oltre alla curiosità di sapere si è aggiunta pure l'ansia che mi sale quando voglio un romanzo subito e non riesco ad averlo.
Ora veniamo alle cose importanti. Quello che supponevo sarebbe accaduto - l'obiettivo verso il quale Rose era proiettata e che doveva raggiungere - era in un certo modo scontato che si sarebbe risolto positivamente. Cioè, nonostante la tensione e il mistero, si capiva che quello che doveva essere un ostacolo, una chimera, non era che un piccolissimo tassello della trama del romanzo.
Dopo di quello - che fatica a non dire di cosa sto parlando e recensirlo - a ruota si susseguono altre bombe emotivamente devastanti che scrollano il senso di pace e soddisfazione raggiunto fino a quel punto. Come a dire so' buona e ti faccio felice adesso, ma fra cinque minuti ti investo il cucciolo. Ma quella della Mead è una cattiveria dolcissima: mi piace come riesce a scolvogere, far soffrire e a lasciare il lettore comunque felice. E' una specie di tortura volontaria, un amore per il proprio aguzzino...perché la speranza c'è sempre, non la uccide mai. Infatti i grossi scontri di Rose - Victor, Dimitri, Lissa, Tatiana - hanno tutti una ragione d'essere e servono ad uno scopo che sta diventando sempre più complesso e meno frivoletto. Dove prima quasi tutto si riduceva ad uno scontro con gli Strigoi e poi con Dimitri, ora assume nuove sfumature con tanto di intrighi politici, segreti di famiglia e crimini inaspettati. Insomma, l'evoluzione del personaggio di Rose è seguita con un minimo scarto temporale da quella della storia. Finalmente, oserei dire, abbiamo qualcosa di più sostanzioso che crea notevoli aspettative per l'ultimo romanzo della serie.
Quello che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa è stata la velocità con la quale l'autrice ha distribuito le svolte: di solito vengono concentrate tutte verso la fine, in una baraonda di azione e trama iper dense, tanto da tramortire il lettore. Invece la Mead ha razionato le cose importanti mantendendo sempre altissimo il livello di attenzione, senza dare tregua fino alla fine; e tra una svolta e l'altra si infilano piccolissimi cambiamenti nei personaggi.
Rose è leggermente statica: rimane salda nel suo modo di fare, risente comunque della sua giovane età ma forse - e dico solo forse - è troppo poco coinvolta. Le sue reazioni sanno di freddo, di controllato, mentre le circostanze le permetterebbero qualche lacrima in più. Poi, vabé, è una mania mia questa di piangere fiumi di lacrime, però manca quel pizzico di struggimento che io ho provato ma che Rose non ha sfiorato.
Al contrario Adrian è diventato una star: con tutti i suoi difetti riesce comunque a rimanere piacevole, apprezzato e apprezzabile e a non perdere quell'aria tenebrosa che gli calza così bene. Mi spiace un po' per il modo in cui la Mead lo tratta ma credo sia inevitabile.
Lissa, grazie al cielo, sta uscendo dall'ombra di Rose e sta tirando fuori le unghie. E' lontana la ragazzina tremante e fragile che si nasconde dietro a tutto e che non ha coraggio per difendere almeno le sue idee: ora sta pian piano prendendo possesso del suo ruolo di reale ed è decisa a non mollare. Encomiabile e inaspettato il suo ruolo nella questione Dimitri - proprio non me lo aspettavo - e ancora più interessante quello che farà in previsione di ciò che è accaduto.
Ecco, ora basta perché a parlare di cose che non posso spiegare mi si sta fondendo il cervello. Il no spoiler è molto difficile da gestire con questo romanzo e più di così non riesco a fare ma, siccome posso fare di peggio, mi fermo. Anche perché sono troppo coinvolta con la lettura di L'ultimo sacrificio e non riesco più a distinguere i due romanzi. Ora via! veloce verso la fine di Vampire Academy!

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