9 luglio 2015

Cassandra Clare
Shadowhunters. Città di Ossa

Serie The Mortal Instruments 1
Titolo originale City of Bones

Trama
Mondadori
pag. 525 | € 11,50 
La sera in cui la quindicenne Clary e il suo migliore amico Simon decidono di andare al Pandemonium, il locale più trasgressivo di New York, sanno che passeranno una nottata particolare ma certo non fino a questo punto. I due assistono a un efferato assassinio a opera di un gruppo di ragazzi completamente tatuati e armati fino ai denti.
Quella sera Clary, senza saperlo, ha visto per la prima volta gli Shadowhunters, guerrieri, invisibili ai più, che combattono per liberare la Terra dai demoni. In meno di ventiquattro ore da quell'incontro la sua vita cambia radicalmente. Sua madre scompare nel nulla, lei viene attaccata da un demone e il suo destino sembra fatalmente intrecciato a quello dei giovani guerrieri.
Per Clary inizia un'affannosa ricerca, un'avventura dalle tinte dark che la costringerà a mettere in discussione la sua grande amicizia con Simon, ma che le farà conoscere l'amore.

Commento
Anni e anni fa, non mi ricordo nemmeno quanti, avevo letto Città di Ossa e lo avevo trovato carino ma non indimenticabile.
Ora, a distanza di anni e in pieno hype per la prossima serie TV, mi sono lasciata convincere a riprendere in mano tutta la serie iniziando proprio dal primo. D'altronde, dopo tanto tempo, non mi ricordavo praticamente nulla del romanzo. Mi scoccia dirlo ma il voto tra la prima lettura e questa è cambiato di pochissimo e, in entrambi i casi, l'impressione che ho avuto del romanzo non è stata eclatante.
Il problema è che si è creato un senso di entusiasmo sproporzionato rispetto all'effettiva qualità del primo titolo proprio per colpa del film e della serie, per cui mi sembra che tutti li ritengano romanzi fantastici e che sia un crimine non leggerli.
Il mio, di entusiasmo, si è sgonfiato come un palloncino quando ho finito di leggere Città di Ossa.
Mi aspettavo - ed ero sicura di leggere - molto di più, qualcosa di davvero coinvolgente, travolgente, strutturato, articolato, invece mi è impossibile giudicare questo romanzo diversamente da un qualsiasi fantasy young adult.
E' chiaro, però, che se questa serie piace a tutti deve esserci un motivo e, quindi, ho deciso di proseguire nonostante non sia stata particolarmente colpita.
Partiamo dalla storia. New York, giorni nostri. La 15enne Clary vive felice e spensierata con la mamma e non ha un pensiero al mondo. Ha il suo amico Simon, il suo zio acquisito Luke e il disegno. Niente turba la sua testolina di adolescente. Finché una sera, in un locale, vede dei ragazzi aggredire un poverino con tanto di spade, fruste e strani effetti che sembrano usciti da un film. La cosa assurda è che, a quanto pare, nessuno può vederli tranne lei. Nel giro di una giornata Clary si ritrova attorno persone mezze invisibili, vestite di pelle, borchie e piene di strani tatuaggi. Queste persone sono ragazzi come lei, ma di un altro livello. O di un'altra natura.
Contemporaneamente la mamma di Clary sparisce in circostanze misteriose lasciandosi dietro una scia di distruzione e di creature uscite dagli incubi: a salvare Clary e a metterla sulla giusta strada c'è Jace, uno di quei strani ragazzi, che la porta con sé nel mondo degli Shadwhunters. Jace, Isabelle e Alec sono Shadowhutners, discendenti dell'Angelo Raziel e cacciatori di demoni. All'improvviso Clary scopre che la madre non è per niente una classica mamma ma è una Shadowhunter, rapita perché ha nascosto la Coppa Mortale, un potente oggetto che può trasformare gli umani in Shadowhunter e disperatamente cercata da Valentine, il cattivo dei cattivi.
Dal punto di vista della trama, Città di Ossa risponde tranquillamente a quello schema fantasy che vuole presenti determinati elementi: il gruppo dei buoni, il cattivo, la protagonista divisa tra il nuovo amore e la vecchia vita, scene di azione, misteri, segreti e rivelazioni. Tutto procede su questo schema e niente blocca la lettura o il filo logico. Sotto questo aspetto, infatti, la Clare scrive piuttosto bene e riesce a mantenere alta la curiosità del lettore - anche di una come me, che si annoia in fretta.
Quello che non mi ha convinta del tutto è la sensazione di inconsistenza dei personaggi. Mentre la trama è solida e regge alla grande, non posso dire lo stesso dei protagonisti. Clary è giovane, vero, è una ragazzina che si trova catapultata in un mondo oscuro e sconosciuto eppure la sua reazione è sempre frivola e leggera, affronta tutto con un aplomb che mi ha lasciata perplessa. Del resto la sua infatuazione per Jace mi è passata invisibile sotto agli occhi e solo quando viene espressa a chiare parole me ne sono accorta. Diciamo pure che mi sarei aspettata un pochino di più, ma sono disposta a chiudere un occhio in previsione di un miglioramento futuro.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, in linea di massima mi sono piaciuti tutti: mi rendo conto che con il target e con il genere più di così la Clare non poteva fare e, quindi, mi trattengo dal dare un giudizio complessivo finché non mi sarò fatta un'idea più precisa di tutto e tutti.
Non mollo, comunque. Al contrario della prima volta, dove ho abbandonato la serie dopo il primo romanzo, questa volta tengo duro e mi impegno solennemente a proseguire in tempi brevi con il secondo titolo. O la va o la spacca, o migliora oppure peggiora e, in quel caso, non ci sarà modo di salvare capre e cavoli.
Vedremo.

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