14 maggio 2015

Jamie McGuire
Una meravigliosa bugia

Serie Happenstance 1
Titolo originale Happenstance

Trama
Garzanti | pag. 128 | € 10,00
Erin è all’ultimo anno di liceo e da sempre si sente diversa. Perché al contrario dei suoi compagni non ha una bella macchina, non veste alla moda, non va alle feste. Perché Erin è cresciuta da sola, con una madre che non riesce a prendersi cura di lei. Il suo unico desiderio è quello di fuggire. Fuggire da quella città, da quella scuola, dagli altri ragazzi che non fanno altro che criticarla. Fuggire e ricominciare da zero. Ma un giorno nella gelateria dove lavora, entrano due occhi verdi che Erin conosce bene. Appartengono a Weston il ragazzo più popolare del liceo. Weston che non ha paura di nessuno e ottiene sempre quello che vuole. Nessuna riesce a resistergli e ora all’improvviso sembra accorgersi proprio di lei. Lei che si è sempre sentita inadeguata e imperfetta. Erin non ha dubbi, non può cadere nella trappola di quello sguardo. Da un tipo così bisogna stare il più lontano possibile. È la scelta sbagliata. Eppure bastano solo poche ore passate a parlare per scoprire che dietro l’immagine di ragazzo forte e invincibile, si nasconde un animo pieno di sogni. Sogni che paiono irrealizzabili come quelli di Erin. Weston è il solo che comprende le sue insicurezze e le sue paure. Il solo che la fa sentire protetta, al sicuro. Ma lasciarsi andare non è facile. Soprattutto ora che una notizia inaspettata ha cambiato ogni cosa. Perché la vita può essere tutta una bugia. Per Erin permettere a qualcuno di avvicinarsi tanto da non avere più segreti è un’impresa ardua. Quasi impossibile.
«Non so cosa voglio fare nella vita. E ho la sensazione...la sensazione che tu sia l’unica persona al mondo a non aspettarsi che lo sappia. Ma so per certo che non ero contento della piega che aveva preso la mia vita finché quella sera sei salita sul mio furgone. Non ho idea di che diavolo sto facendo, Erin, sto... improvvisando. Speravo che anche tu volessi farlo, con me.»
Commento
Giusto giusto per il terzo ritorno in Italia di Jamie McGuire la Garzanti ha iniziato la pubblicazione del romanzo Happestance seguendo pari pari la pubblicazione spezzata americana in tre volumi.
Tralasciando tutto il discorso economico - se lo iniziamo si apre un buco nero - concentriamoci solo sulla sostanza.
Non che io sia obbligata, s'intende, ma ho deciso di leggere subito Una meravigliosa bugia pur essendo consapevole della sua brevità - 128 pagine, te le divoro in due ore con la pausa merenda - e della trama spezzata ad hoc.
Mi sono detta, la rosha Jamie torna a Milano e vuoi che magari  riesco a scappare dal lavoro con la scusa di un malessere improvviso e andare all'incontro. Posso presentarmi senza aver letto il romanzo? In teoria sì, in pratica no perché mi sentirei - non so come dire - in difetto?
Eccomi quindi a cercare di farvi venire voglia di leggere questa tiny novel con il pochino che abbiamo tra le mani.
Ora, chi è fan della McGuire non si farà pregare e comprerà Una meravigliosa bugia ad occhi chiusi; chi, invece, ha visto la divisione in tre, ha visto il numero di pagine, ha visto il prezzo e non è granché appassionata delle storie della rosha avrà bisogno di una spintarella.
Travis Maddox non vi aveva mandato in crisi? Non c'è problema. Trent Maddox vi ha lasciate indifferenti? Niente paura. Il tipo duro, il bad boy tatuato e selvaggio vi irrita?
Finalmente, oserei dire, la McGuire ha preso sotto la sua ala una diversa figura maschile e ha allentato la morsa del sexy ribelle per dedicarsi un'altra tipologia di personaggio. Weston ha diciotto anni, un bel pickup rosso, un'ottima carriera scolastica e una bella fidanzata: è, in tutto e per tutto, lo stereotipo del golden boy. Vincente, bello, ricco, promettente Weston ha anche un bel carattere: è buono, simpatico, timido e per niente sopra le righe. Teme di deludere i genitori ma sente che la sua vita gli sta stretta, e ha paura di prendere una strada che non sarà la sua.
Al suo opposto c'è Erin, con la sua vita disastrata. Il lavoro alla gelateria, il liceo e i giorni pieni di insulti, una madre che se non è ubriaca è fumata, niente amici e niente rete di salvataggio a parte una borsa di studio che le permetterà di scappare dal paesello e ricominciare da capo.
Le giornate di Erin hanno lo stesso schema da sempre: scuola, sopravvivere alle due Erin - belle, cheerleaders, stronze -, studiare, lavorare, ed evitare la madre.
Tutto è prevedibile, anche le soste di Weston al Dairy Queen e il suo gusto preferito di gelato; quello che Erin non può prevedere è che Weston di punto in bianco comincia a parlare con lei, le sorride, le presta attenzione a scuola e, a volte, la difende dal bullismo dei suoi stessi amici.
Questo comportamento apre la strada alla nascita di un sentimento che non ha niente della burrascosa love story dei Maddox, niente dell'amore travagliato dei New Adult ma tutto di un Young Adult pronto per entrare nel New. Erin e Weston si spalleggiano e si sostengono: le loro debolezze diventano meno spaventose quando sono insieme, i problemi meno difficili da superare e le persone che loro vedono come mostri si rivelano esseri umani come loro.
Considerando l'esiguo numero di pagine la McGuire ha cercato di infilare non uno ma ben due grossi elementi di svolta: l'incidente e lo scambio in ospedale sono, presi da soli, fin troppo corposi ma messi insieme diventano un macigno che appesantisce l'inizio di una storia che non ha tempo di decollare. In 128 pagine l'autrice ha avuto solo il tempo di far accadere le cose, una dietro l'altra, ma non ha potuto elaborarle, i personaggi non riescono ad evolversi sul serio e la storia si chiude senza cliffhanger ma con una chiara apertura verso la seconda puntata.
Se la McGuire avesse evitato di caricare la trama, Una meravigliosa bugia sarebbe stato una bella prima parte mentre così è sì delizioso da leggere ma accusa della sproporzione contenuto/spazio.
La cosa positiva è che Garzanti ha stabilito una pausa veramente breve tra i tre titoli, per cui si può benissimo aspettare Giugno e leggerli uno dietro l'altro oppure fare come me, leggerli alla loro uscita e non risentire in nessun modo dell'attesa. Ho come l'impressione che questo romanzo - seppure diviso - abbia un'identità più definita pur nella sua delicatezza, rispetto all'irruenza dei precedenti romanzi. Se non conoscete l'autrice, vi suggerisco di iniziare da qui, da Una meravigliosa bugia, è un buon punto per entrare nel mondo YA/NA.

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