18 maggio 2015

J. R. Ward
The Shadows

Serie Black Dagger Brotherhood 13

Trama
NAL | ebook | € 12,99
Trez “Latimer” doesn’t really exist. And not just because the identity was created so that a Shadow could function in the underbelly of the human world. Sold by his parents to the Queen of the S’Hsibe as a child, Trez escaped the Territory and has been a pimp and an enforcer in Caldwell, NY for years - all the while on the run from a destiny of sexual servitude. He’s never had anyone he could totally rely on...except for his brother, iAm.
iAm’s sole goal has always been to keep his brother from self-destructing - and he knows he’s failed. It’s not until the Chosen Selena enters Trez’s life that the male begins to turn things around...but by then it’s too late. The pledge to mate the Queen’s daughter comes due and there is nowhere to run, nowhere to hide, and no negotiating. Trapped between his heart and a fate he never volunteered for, Trez must decide whether to endanger himself and others - or forever leave behind the female he’s in love with. But then an unimaginable tragedy strikes and changes everything. Staring out over an emotional abyss, Trez must find a reason to go on or risk losing himself and his soul forever. And iAm, in the name of brotherly love, is faced with making the ultimate sacrifice...
"Life can be very long," she said. As if she were imagining the time he had before him - and how things could change."Yes, it can." He felt as though they had lived three lifetimes in the last two nights. "But my memory is stronger than time. When it comes to you, my memory will be the immortal part of me."

Commento
***Spoilers***
All. Right.
Non so come iniziare questo commento. E' da qualche giorno che ci penso e che ci lavoro su, eppure ancora non so come impostarlo e cosa dire. Il problema principale è il classico dilemma della blogger: spoiler sì o spoiler no? Perché per poter parlare nel modo giusto di questo romanzo dovrei spoilerare senza freni e lanciarmi in uno sfogo che non tiene conto di un potenziale pubblico.
D'altra parte evitare di fare riferimento ad alcuni eventi importanti e decisivi toglierebbe del tutto senso al commento, perché se non si parla di quelle cose allora cosa c'è da dire? Nulla.
Quindi ho deciso che sì, qualche spoiler lo sparo, state in campana.
Prima di tutto, come mio solito, devo scendere a patti con il voto.
The King mi aveva mandata in un trip negativo da cui ho fatto davvero fatica a riprendermi. La sola idea di leggere The Shadows mi provocava un rigetto psicologico che non mi sapevo spiegare. Forse è stata colpa del cambio di personaggi, dell'allontanamento dei vecchi fratelli e l'introduzione di nuovi che non mi hanno toccata. Forse è stata colpa di quello stravolgimento di trama che non mi dava le stesse emozioni dei primi romanzi della serie. Forse è stato un generico calo di qualità - mi si passi il termine - della serie.
Non sono ancora riuscita a trovare una spiegazione, sta di fatto che io questo benedetto romanzo non lo volevo leggere.
Delle Ombre non me ne fregava niente prima e non me ne frega niente adesso. Di Trez, iAm, di s'Ex, della Principessa, della Regina e delle loro paturnie ne avevo già abbastanza, dopo la dose massiccia in The King. Ancora prima del loro romanzo già mi avevano stufata. Ero del tutto pronta ad affrontare un libro che non mi sarebbe piaciuto, pronta a leggere dei personaggi che non mi piacevano, e sopportare una storia che - francamente - la Ward poteva anche evitare di propinarci.
Insomma ero pronta ad un voto basso e convinto. Invece mi trovo costretta - e lo dico con il sorriso sulle labbra - a dare, once again, un voto di tutto rispetto (anche se non alto).
Tre e mezzo, quando di solito davo cinque, quando a The King ho dato un tre tremendo e sofferto, quando mi aspettavo di dare peggio. Molto peggio. Qua, c'è poco da fare, gioca la bravura della Ward: è riuscita a farmi piacere una storia e dei personaggi che mi stavano già scomodi. E' stata in grado di farmi cambiare idea e di darmi un'infusione di entusiasmo che mi mancava.
E poi, cosa ancora più importante, ha coraggiosamente riproposto e sfruttato fino alla fine uno schema che fino ad ora ha accarezzato ma mai messo del tutto in atto: il lutto.
Occhio allo spoiler!
Nel secondo romanzo della serie, Lover Eternal, Rhage e Mary affrontano la possibilità della separazione. Mary è malata di cancro ma la Vergine Scriba le dona la vita eterna e vissero felici e contenti. In Lover Unbound Vishous e Jane affrontano lo stesso ostacolo: Jane viene uccisa dai lessers ma ritorna come spirito e, all'occorrenza, diventa solida. Ancora una volta vissero felici e contenti.
A questo giro la Ward ha chiaramente preso coraggio e ha messo le mani avanti: Selena soffre dell'unica malattia mortale delle Chosen, l'unica di cui nessuno ha mai sentito parlare e l'unica che non ha una cura. Selena è destinata a morire e muore. Muore sul serio. Fino alle ultime pagine - circa 50 prima della fine - mi aspettavo un intervento miracoloso che non avviene. La Vergine Scriba non cambia le sorti di Selena, Jane e Manny non trovano una cura improvvisa, Rehv non combina nulla tra i sympaths e iAm non trova una cura tra le Ombre. Non c'è speranza. Selena muore e non si torna indietro.
Fine spoiler.
E' per questo che ai miei occhi tutto il romanzo ma, soprattutto, Trez e le Ombre, cambiano completamente. Dove prima da parte mia c'era insofferenza, ora c'è una profonda commozione. Ho letto la storia di Trez e Selena con gli occhi lucidi e ho assaporato - esattamente come loro - la vera sostanza di una relazione. Entrambi sanno che hanno poco tempo e si buttano in un amore che non si cura di niente se non di se stesso. Non esiste più nulla, per loro: né la questione del mating di Trez, né la guerra tra lessers e vampiri, né i drammi degli altri. Si creano una loro bolla e sfruttano il poco tempo che hanno al cento per cento.
Così come ho rivalutato Trez, anche iAm trova uno spazio tutto suo che gli permette di esprimere ciò che fino ad ora era rimasto nascosto: le sue paure, i suoi desideri e i sentimenti viscerali per il fratello. A ruota entrano in scena, come punti di vista nella narrazione, Rhage, Layla, Xcor, Paradise (nuovo personaggio), Throe, Catra, un forelesser e, se ce ne sono altri, me ne sono scordata.
Tra tutti ne spiccano tre: naturalmente Layla e Xcor che, grazie al cielo, cominciano una lenta evoluzione nel loro rapporto (io continuo ad amare Xcor) e poi il ritorno di Rhage, con i suoi attacchi di panico, il suo schiacciante senso di colpa, la sua tenera empatia verso Trez, il suo bisogno di Mary e le sue battute che riescono a farti scoppiare a ridere quando ancora hai le lacrime agli occhi.
Per quanto riguarda la trama direi che di sostanziale - nella BDB - non succede praticamente nulla. Tutta l'azione è racchiusa nell'ambito delle Ombre ed esclude completamente i fratelli. Qualche scena di combattimento con i lessers inframezza la narrazione ma, in linea di massima, la sostanza è legata alla storia d'amore di Trez e Selena e alle interazioni tra i Brothers. Non si sente per niente la mancanza di un colpo di scena - basta e avanza la morte di Selena - ed è chiaro che questo romanzo è una pausa prima di riprendere con la battaglia.
Una piccola sbavatura da parte della Ward è il riproporre schemi già utilizzati: ad esempio le interazioni tra Zsadist e Phury si replicano in Trez e iAm - Rhage dice che soffre della sindrome da Phury; la situazione di Trez richiama alla grande quella che era di V (il Primale); il drama della morte di Trez e Selena ricalca quello di Rhage e Mary e di Tohr e Wellsie, insomma ci sono delle parti che sapevano di già letto e non hanno aggiunto nulla alla storia. Va bene che dopo tredici romanzi è praticamente impossibile non ripetersi, eppure mi aspettavo qualcosa di diverso da un'autrice come la Ward, capace di romanzi perfetti e personaggi indimenticabili.
Se, però, considero lo spirito con il quale ho iniziato a leggere questo romanzo il risultato finale è più che positivo. Ho ritrovato dei contenuti che si erano persi, un'atmosfera di cui si sentiva tremendamente la mancanza e ho ritrovato una Ward meno ossessionata sulla quantità e più sulla qualità. Del resto The Shadows è principalmente una storia d'amore, nonostante il lieto fine sia contorto e opposto a quello tradizionale, lo spirito di questo romanzo è molto simile a quello dei primi romanzi della serie - ma se vogliamo essere precisi più a quelli centrali, da V in poi - e il focus della trama ruota attorno a due personaggi mentre gli altri, pur avendo i loro momenti, non rubano l'attenzione, non cancellano l'importanza che Trez e Selena hanno al fine della riuscita del romanzo.
Sono molto contenta, come sono felice dello spin-off annunciato dalla Ward e del prossimo romanzo incentrato su Rhage. Mi è tornata la smania da BDB, non ci speravo più!

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