23 marzo 2015

J.Lynn
Rimani con me

Serie Wait for you 3
Titolo originale Stay with me

Trama
Nord | pag. 424 | € 16,40
Lo studio è la sua salvezza. Per troppi anni, da quella maledetta notte che ha mandato in fumo tutte le sue speranze, Calla ha vissuto in un limbo di dolore e di rimpianti. Un limbo da cui è uscita grazie all’università, che le ha offerto una seconda occasione. Almeno fino al giorno in cui scopre che la madre – con cui lei non parla da anni – le ha prosciugato il conto, impedendole d'iscriversi all'ultimo anno. Calla è quindi costretta a tornare a casa per affrontare la donna che, ancora una volta, rischia di distruggere i suoi sogni. Tuttavia, dietro il bancone del bar gestito della madre, trova Jax James. Ammalianti occhi scuri e fisico mozzafiato, Jax è il genere di «distrazione» che Calla non può permettersi in un momento simile. Jax però non ha nessuna intenzione di farsi mettere da parte, anzi sembra sempre pronto ad aiutarla e a tirarle su il morale, con quel suo atteggiamento spavaldo e il sorriso disarmante. E, per la prima volta dopo tantissimo tempo, Calla sente di non essere più sola ed è come se il vuoto che ha dentro si stesse a poco a poco colmando. Ma, quando inizia a ricevere minacce e strane visite nel cuore della notte, Calla si rende conto di essere stata trascinata in un gioco pericoloso e molto più grande di lei. Il legame con Jax le darà la forza per superare anche questa prova o sarà la «debolezza» che la farà crollare?

«E sai cos’altro vedo? Una testimonianza della tua forza, Calla. Del tuo coraggio. Ecco cosa vedo quando ti guardo la schiena. Una mappa del tuo coraggio, della tua forza, del tuo eroismo».

Commento
Jenny ti mancava poco così per diventare la regina nel mio altarino New Adult ma hai voluto diventare grande e strizzare l'occhio al romance. Quindi no, ancora non sei la mia regina, anche se ti amo senza riserve e vorrei traslocare nella sua testa per avere un vicino di casa come Cam.
Andiamo per ordine.
In preda ad una crisi ormonale post Jase, ero convintissima che il protagonista maschile di Rimani con me fosse Brandon. Vuoi per la parte finale di Stai qui con me, vuoi per l'anteprima di Rimani con me, ero certa al 101% che la coppia fosse Calla/Brandon.
Così inizio il romanzo in pieno slancio NA Lynniano, invasata, entusiasta, pazza. Lo inizio e ad un certo punto mi chiedo...dov'è Brandon? E chi è questo Jax? Allora leggo la trama - cosa che non faccio MAI con la Lynn perché tanto leggo tutto - e mi rendo conto che BAM! Brandon non è il protagonista. La morte!
Mi sale la depressione e mi fermo. Il rifiuto e la delusione, la tristezza, il tormento!
Però la Lynn è la Lynn, è la reginetta dei figaccioni, Calla mi piace, lo voglio leggere e allora che faccio? Lo inizio DA CAPO.
Non sono pazza, sono solo stoica e la Lynn ha, in un certo senso, premiato il mio sforzo e blandito la mia anima in pena.
Calla, tra tutte le protagoniste della Lynn, è quella che mi è piaciuta di più in assoluto. Lasciamo perdere per un momento il suo aspetto, e concentriamoci sul carattere. Calla è timida, chiusa, è fragile ma non perché semplicemente è nata così e si è fossilizzata su quei comportamenti e dentro, nei suoi pensieri, è l'opposto. Anche se le sue cicatrici sono un ostacolo vero all'esprimere se stessa, riesce a trovare il modo per far filtrare quello che conta veramente. Con gli amici Calla è felice, non teme di condividersi - fino ad un certo punto - e di affezionarsi alle persone, non permette che il passato la intralci nella realizzazione del suo futuro e non si nasconde mai dall'evidenza dei fatti.
Calla, come si può immaginare, rimane sempre indietro rispetto alla spontaneità degli altri, si nasconde dietro strati di vestiti e uno strato di Dermablend per arginare - non cancellare - la presenza ingombrante delle sue cicatrici. Tuttavia queste cose non la definiscono come persona e la Lynn è stata bravissima nel dare un taglio netto tra la Calla del college e la Calla in balia degli eventi perché lo stacco fa capire come l'aspetto sia trascurabile di fronte alla sostanza.
Questa coesistenza tra la sua fragilità, le sue insicurezze e la maturità che sfoggia con disinvoltura hanno reso Calla bellissima da leggere, facile da amare, e vero centro del romanzo. A differenza dei libri precedenti, dove Cam e Jase offuscavano tutto con la loro presenza, in Rimani con me è Calla ad essere il nucleo attorno al quale girano la trama e il personaggio maschile, che risentono un pochino entrambi della mano pesante della Lynn.
A questo punto sarà chiaro che il voto di sole 4 foglioline - dopo un 5 pieno per Cam e un 4 e mezzo per Jase - è dovuto più che altro alla mia reazione tiepida verso Jax e verso una trama appesantita e diretta verso lidi diversi da quelli dei due romanzi precedenti.
Jax è troppo perfetto. Detto così sembra un'assurdità ma, per me, un personaggio troppo perfetto è un personaggio finto (più finto del finto dei personaggi inventati), tanto più che la Lynn mi aveva abituata a due maschietti perfetti fuori ma umani nelle loro reazioni.
Fisicamente c'è poco da dire, Jax è bellissimo, affascinante, praticamente un esemplare di perfetta virilità, ma su questo ho poco da dire, perché era scontato. Quello che meno mi è piaciuto è stato quel suo modo di reagire da manuale rispetto alla controparte di Calla, quel suo essere forse più adulto e distaccato, con reazioni troppo razionali e logiche: dice le cose giuste, nel modo giusto, al momento giusto ogni singola volta, non crea contrasti, non reagisce in modo naturale e sempre - sempre - sembra voler seguire un comportamento ambiguo. Questa perfezione esagerata nel modo di fare mi ha resa insensibile al suo personaggio, perché non c'è coinvolgimento se non c'è mistero e perché di fronte a lui Calla sembrava una ragazzina, schiacciata dal peso della sua - ancora - perfezione.
Un altro aspetto che mi ha delusa un pochino è stato l'allontanamento dall'ambientazione collegiale che mi piace così tanto e il conseguente avvicinamento ad un romance meno NA e più classico. Aggiunto al carico della trama il risultato è una storia densa, a volte non gestita al meglio, a volte altalentante tra due schemi diversi e - in chiusura - troppo spiccia e semplificata. La Lynn ha sicuramente articolato la storia ma lo ha fatto in un modo che lascia una sensazione di indecisione, di una sbavatura che c'è anche se non si può inquadrare. D'altronde già da Stai qui con me si capiva che le piaceva infilare sangue e dramma, ma qui ha raggiunto il livello di saturazione massima: troppe sparatorie, troppi cattivi che vanno e vengono, troppo crime mal gestito...Jenny eddai! ce n'era davvero bisogno?
Stesso pensiero per il sesso: è troppo, troppo esplicito e troppo fine a se stesso - ma è una lamentela che lascia il tempo che trova - perché il bello di un amore da NA è soprattutto nell'attesa, e veder sfumato così uno degli aspetti più belli di questi romanzi, senza contrasti successivi, un po' delude.
Naturalmente il voto è alto per un motivo: la Lynn è brava e il romanzo bello. Ogni aspetto che mi ha parzialmente delusa si perde durante la lettura, quando ti rendi conto che sei talmente presa dalla storia che non c'è niente che ti può frenare o deprimere.
Non nascondo che mi sarebbe piaciuto leggere un'altro tipo di storia, ma va bene anche così, perché ormai sono affezionata all'autrice e al suo modo di scrivere.
Per il prossimo titolo della serie, però, mi sono preparata. So chi sono i protagonisti e me ne sono fatta una ragione, così spero di evitare l'effetto valanga che mi ha travolta con Rimani con me.


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