16 febbraio 2015

Nicole Williams
Lost and found

Serie Lost & Found 1

Trama
ebook | € 4,10
There’s complicated. And there’s Rowen Sterling.
After numbing pain for the past five years with boys, alcohol, and all-around apathy, she finds herself on a Greyhound bus to nowhere Montana the summer after she graduates high school. Her mom agreed to front the bill to Rowen’s dream art school only if Rowen proves she can work hard and stay out of trouble at Willow Springs Ranch. Cooking breakfast at the crack of dawn for a couple dozen ranch hands and mucking out horse stalls are the last things in the world Rowen wants to spend her summer doing. Until Jesse Walker saunters into her life wearing a pair of painted-on jeans, a cowboy hat, and a grin that makes something in her chest she’d thought was frozen go boom-boom. Jesse’s like no one else, and certainly nothing like her. He’s the bright and shiny to her dark and jaded.  Rowen knows there’s no happily-ever-after for the golden boy and the rebel girl—happily-right-now is a stretch—so she tries to forget and ignore the boy who makes her feel things she’s not sure she’s ready to feel. But the more she pushes him away, the closer he seems to get. The more she convinces herself she doesn’t care, the harder she falls. When her dark secrets refuse to stay locked behind the walls she’s kept up for years, Rowen realizes it’s not just everyone else she needs to be honest with. It’s herself.
So I didn't deserve Jesse. That wasn't exactly a revelation. The revelation was in the light bulb going off that I never would. No matter what I did in the future, nothing could erase my past. Nothing could wash away the filth and dirt of my life before him. It was, to date, the most depressing thought I'd had. For a girl who used to eat depression for breakfast, lunch, and dinner, that was saying something.
Commento
Chi di voi, da adolescente, non ha passato un periodo? Quel periodo in cui ci si veste in un determinato modo, in un determinato colore, con determinati accessori e se si sgarra si muore dentro. Io ho avuto un periodo nero. Nel senso letterale del termine, visto che sono stata una goth convintissima per molti anni con tanto di corsetti vittoriani, pizzi, svolazzi, trucco iper preciso ma pesante, capelli corvini lunghi fino alle chiappe e un gusto selettivo da psicanalisi per ogni dannata cosa.
Poi, come dire, sono cresciuta e ho abbandonato l'estetica dark pur rimanendo oscura inside.
Bene, con un passato come questo alle spalle, non potevo non eleggere Rowen a mia nuova protagonista di NA preferita ever, e mi sento anche di elevare Lost & Found come il NA più vicino alla mia personalità che ho letto fino ad ora. La ciliegina sulla torta è che l'ho comprato aggratis in uno di quei momenti free di Amazon che ormai sono diventati la mia droga.
Il voto così alto - forse, obiettivamente troppo alto - è un regalo personale che mi sono fatta perché Lost & Found è un caso più unico che raro poiché racchiude quei due elementi che mi hanno mandata in fissa durante le mie letture, due cose DUE che io ADORO nei romance: prima di tutto è un new adult, e io amo questo genere con una passione smodata e imbarazzante anche se sono fuori target massimo, e secondo il protagonista è un cowboy.
Un cowboy di diciotto anni eroe di New Adult.
Capitemi, il mio ormone ormai rattrappito è resuscitato ed è esploso come una supernova perché Jesse incarna il mio ideale di eroe in versione giovane, in versione free as a bird, libero di essere di ciò che vuole, senza gli obblighi dei personaggi adulti e senza quella razionalità forzata che spunta sempre fuori quando un'autrice deve gestire gli impulsi degli over 30. Ma con un personaggio giovane puoi andare a ruota libera, puoi lasciare che si formi strada facendo, puoi farlo crescere con la tua storia. Jesse è un cowboy dai jeans super stretti, cappello e stivali, sorriso con le fossette e due occhi da morire, ma il colpo di grazia te lo dà perché è un amore.
Ma andiamo per ordine.
Rowen ha 18 anni e la sua vita è fatta principalmente di bassi, gli alti non li vede nemmeno con il binocolo. Ha una madre assente, fredda, perennemente pronta a criticarla, a disprezzarla e a scaricarla come una vecchia scarpa alla prima anima disposta a tenersela per qualche giorno. Rowen deve sudare le proverbiali sette camicie per ottenere briciole e lotta per una dimostrazione d'affetto che non arriva mai. Praticamente sola, Rowen cresce a modo suo, un mattone alla volta finché si trova barricata al sicuro dietro gli strati che si è costruita attorno. Ma il risultato è che, oltre a non permettere agli altri di ferirla, lei stessa non riesce ad uscire dal suo guscio. Così usa un look estremo per esprimersi e un atteggiamento ribelle - o semplicemente dannoso - per giustificare lo schifo nella sua vita. Rowen, però, è giovane e non riesce a capire quando è il caso di frenare e così perde in fretta il controllo trasformandosi in una macchina distruttiva senza speranza. L'ultimo sforzo, l'unica cosa che per lei vale più di tutti, è guadagnarsi la scuola di arte e sua madre accetta solo in cambio di una prova di civiltà da parte sua, scaricandola - ancora una volta - sulle spalle della sua amica di liceo.
Rowen scende dal Greyhound dopo ore di viaggio da uno stato all'altro, e il salto dalla città non potrebbe essere più traumatizzante. In un parcheggio schiacciato tra il blu del cielo infinito delle praterie e il marrone dei campi, Rowen aspetta che un cowboy - rinsecchito, sporco, vecchio e consumato - venga a scarrozzarla. Quello che invece le passa davanti è giovane, ha il sedere più bello che abbia mai visto ed è bello. Così bello, luminoso, sorridente, amichevole e pulito da sembrare finto. Al contrario di tutti, Jesse sembra non fare caso ai suoi stivali neri, al piercing e al rossetto scuro, a lui interessa parlare con lei, farla ridere, scambiarsi battute.
Jesse. That's right. The cowboy J name that had slipped my mind was the name that I was certain I'd never forget again. Not because his eyes were the same color as the sky, or because his light hair sort of cascaded down his forehead like it knew just where to fall, or because of the dimples drilled deep into his ckeeks from the continued smile. Nope, the reason I'd remember Jesse's name from that day forward was because of the way he looked at me. He didn't study me like I was something different and scary. He looked at me like I was a human being, no different from himself, and yet unique just the same.
Jessie. Jessie, oltre ad essere bello ha un testa di tutto rispetto, di quelle che ottieni solo maturando, solo vivendo la vita con i piedi piantati sulla terra, circondato da una famiglia che ti adora e che ti tratta come un adulto, con rispetto, con amore, con calore. Jessie è umano sotto quegli aspetti che di solito le autrici di NA lasciano correre, perse come sono nel rendere super virili i loro eroi. La Williams, invece, gioca la carta del carattere. Jessie è perfetto in modo quasi imbarazzante, eppure non è finto, non è stucchevole o stereotipato. Jessie è un ragazzo di 18 anni che fa un lavoro da uomini, ma non perde mai la sua ironia, il suo essere spensierato.
I like to talk. I like to talk so much, sometimes I find myself carrying on one-sided conversations with the cattle.
Ed è per questo che io mi sono messa a sbrodolare come una pazza. Non c'è niente, niente di meglio di un eroe con il senso dell'umorismo, e se poi rispecchia in modo così viscerale il tuo eroe ideale, non c'è errore che tenga, non c'è falla nella trama, non c'è antipatia verso la protagonista (che, in questo caso, non c'è). Jessie è la mia cotta e la Williams scatta in vetta alla classifica delle autrici NA da tenere d'occhio perché se lo merita.
Si merita il voto alto perché la sua Rowen è una bad girl dal cuore tenero, una ragazza che ha solo bisogno di amore per rifiorire, e che sa per istinto quali sono le cose che hanno valore nella vita, non si perde dietro crisi adolescenziali gratuite, non rifugge il buon senso e compie lo sforzo di cambiare perché sa che chi ha di fronte può solo portarla a migliorare, ad essere più felice.
In più, cosa da non sottovalutare, la Williams è riuscita ad includere nel romanzo un antagonista - un cattivo, se vogliamo - di tutto rispetto. Garth Black è il cowboy oscuro, quello che fa da controparte a Jessie. Dove Jessie è luminoso, Garth è un buco nero, dove Jessie è amorevole e amichevole, Garth è una bomba di cinismo e di cattiveria pronta ad esplodere e a distruggere - oltre che distruggersi. Eppure, come per molte cose, anche per Garth ci sono dei lati che lo pongono nella categoria di mezzo, quella dei personaggi redenti, che hanno il potenziale, hanno il nucleo, solo che ci vuole una bella spinta per tirarglielo fuori (Finders Keepers, terzo romanzo della serie).
Altro aspetto interessante è che l'autrice ha saputo riprendere lo schema del finale aperto tipico delle serie NA senza renderlo tragico, drastico, senza sfruttare il cliffhanger emotivo che pare essere tanto in voga. La fine della storia di Jessie e Rowen è aperta ma è fiduciosa perché questi due ragazzi sono giovani, troppo per cambiare radicalmente le loro vite: Rowen torna a Chicago per la scuola di arte e Jessie rimane con la sua famiglia. Un finale realistico ed emozionante perfetto per introdurre il secondo romanzo della serie, sempre dedicato a Rowen e Jessie, che io leggerò assolutamente, senza nessun dubbio. Near & Far - titolo direi azzeccatissimo - sarà una delle mie prossime letture. Non vedo l'ora.
"We will all, at some point in our lives, fall. Every sigle one of us." He hoisted himself up beside me and moved closer. "We shouldn't spend our time trying to avoid falling. We should spend it finding someone who will help us up."

2 commenti:

Alice Land ha detto...

Ecco. Voglio una frusta. E non perché ho visto le 50 sfumature e ho deciso di darmi al BDSM. Ma perché sento il bisogno di fustigarmi. Perché non ho studiato l'inglese??? Perché Signore? Perchéééééé!!!!!!
Scherzi a parte, Mira, recensione bellissimerrima. *_* Non mi resta che sperare venga presto pubblicato in italiano.

Miraphora ha detto...

@Alice
Non è mai troppo tardi per iniziare!
Puoi provare con qualcosa di più semplice e vedere se ti piace!