2 febbraio 2015

K.B. Wingard
Mary Mapple e la Spezieria della Morte

Trama
Ophiere | ebook | € 4,99
A Schnorr, nella Foresta Nera, le tre socie della bottega "Spezie&Delizie" avevano il sacro terrore di cose misteriose tipo spettri, fate, e fantasmi. Disapprovavano la morte e detestavano i bambini.
Non amavano marmocchi a eccezione della bambina assaggiatrice della televisione del tutto simile a una foca per via di tutte quelle caramelle. Ma alle tre socie non importava, la ritenevano la più bella del mondo, completamente diversa da una sventurata come Mary Mapple, trovata in un cassonetto. Figurarsi!!! Mapple lo sapeva, era strana con tutti quei lividi, le occhiaie, la faccia pallidissima. E il fatto di essere nata il giorno dei morti, poi, era un segno di sventura certa. Ma, come il professor Appleby avrebbe detto: «…Nel cielo, sopra le nuvole. In posti di cui si favoleggiano meraviglie, e stranezze, e dove dar battaglia alla morte, accadono fatti inimmaginabili!»

"Lo sanno tutti. L'arrivo di un neonato significa che qualche adulto deve andarsene. Altrimenti sulla terra non ci sarebbe posto per tutti!"
Commento
Dopo un po' che si leggono romanzi che si conoscono - genere, autori, editore - è bene darsi a qualcosa di assolutamente, totalmente, al 100% fuori dalle nostre solite letture.Fare una sorta di detox letterario per poter ricaricare il neurone, dare una sferzata di energia e togliere le ragnatele che si formano nel cervello. Per quanto sia bello rimanere sul sicuro, a volte è quasi necessario fare il salto nel buio.
Uno potrebbe chiedere per fare cosa? quando ci sono così tanti romanzi tra i quali scegliere? Ad ognuno il suo. Invece no! Per me è giusto anche andare contro corrente, qualche volta, e spiazzarci da soli. Solo così possiamo riscoprire il divertimento della lettura.
Infatti appena ho intravisto Mary Mapple su Facebook ho pensato che sicuramente sarebbe stato un romanzo strampalato e, per questo, divertente. O stuzzicante. O spiazzante. O interessante. Anche se avevo già un po' di arretrati da leggere, Mapple ha trovato il modo di infilarsi tra un romanzo e l'altro e - lo dico e non lo nego - ha proprio disintossicato la mia testa.
Prendete una storia per bambini che sa di fiabe d'altri tempi, unitela ad un'immaginazione burtoniana, coloratela di nero, di grigio, di colori scuri da una parte e caramellosi dall'altra. Infilateci ragni orrendi, zie acide e anafettive, un veggente dal cappello a punta, una bambina pallida e scura e...la Morte! Il risultato non può che essere un'accozzaglia tremendamente divertente, una baraonda di avventure, colori, poiane, lupi, baracche volanti, aquiloni magici, e la vecchia più grigia, grassa, ingorda e stressante che ci sia, con la sua retina per catturare anime e la sua mania di chiudere le persone nei barattolini di vetro.
Mary Mapple sembra venir fuori direttamente e senza filtri da quell'angolino del cervello che è rimasto all'infanzia, quando ci inventavamo storie a ruota libera, senza logica, senza razionalità e - per questo - libere e divertenti. Mary Mapple è così: un filo diretto con il bambino che è in noi, quello che ancora vuole giocare, che non si accontenta di vedere bianco o nero, ma cerca e trova ogni sfumatura di colore perché così è più divertente, quello che ricama sulle persone storie fantastiche per il puro e semplice gusto di farlo.
Non so voi, ma io quella bambina ce l'ho ancora dentro, anche se non la faccio uscire a giocare da un po' di tempo.
Velocissimo da leggere, in un paio di pomeriggi Mapple saprà risollevare il morale, ridare il sorriso, rilassare la mente, divertire e suscitare quella tenerezza che solo le storie con bambini - e per bambini - sanno regalare. Perché leggere è evasione, ma non tutti i libri ti sanno catapultare in un mondo fantastico senza pretendere il triplo delle attenzioni della vita reale, Mapple sì. Mapple è proprio quello che ci vuole quando serve una pausa dalla quotidianità e dalla routine di un'attività come la lettura che è - per sua natura - fatta di abitudini.

Nessun commento: