6 novembre 2014

Sara Tessa
L'uragano in un batter d'ali

Trama
Newton & Compton
pag. 346 | € 9,90
Quando torna a New York, dopo aver lasciato il Nevada, Sophie ha alle spalle una relazione fallita e tanta disillusione. Nella Grande Mela spera però di ricostruirsi una vita e di dare un taglio a certi rapporti che l’hanno segnata, ferita, umiliata. Ma l’incontro con l’affascinante e ricco Adam Scott, stimola come non mai la sensualità di Sophie, suscitando in lei emozioni contrastanti a cui vorrebbe opporsi. Perché Adam è un uomo ambiguo, riluttante a qualsiasi legame sentimentale e abituato a sfogare i suoi più estremi istinti sessuali cambiando donna in continuazione. E Sophie ne è certa: sarà l’ennesima storia sbagliata. Eppure la sua volontà si piega, fino a cedere di fronte ai tentativi di seduzione di Adam. E tra i due si scatena una passione folle e senza limiti, fatta di amabili tormenti, conflitti aperti, brusche separazioni, crudeli vendette e dolcissimi ricongiungimenti… Lentamente e con tenacia, come una luce che penetra il buio, Sophie invade la solitudine di Adam, rendendolo vulnerabile dopo tanto tempo, ma finalmente vivo. Perché solo un amore tanto potente può costringere anche il più disincantato e cinico degli uomini a superare i propri limiti.

Commento
***Spoiler***
Mi devo togliere il sassolino, subito right now perché altrimenti non riesco a elaborare nient'altro.
Cara Sara Tessa in questo tuo primo romanzo manca una cosa fondamentale. Una cosa che in un erotico è - per me - indispensabile, una cosa che se non c'è il romanzo si sgonfia come un palloncino e che blocca (o meglio dire castra) la mia fantasia di lettrice. La descrizione fisica del protagonista. Cara Sara Tessa hai un minuto per dirmi com'è fatto Adam? Di che colore ha i capelli, gli occhi, quanto è alto? Te lo chiedo per favore. Grazie.
E' per questo che non riesco a dare un voto più alto. Adam è un fantasma senza testa, è un corpo senza faccia, è un eroe incompleto. E non c'è niente di peggio di un eroe di un romance erotico che non riesce a piastrarsi nella tua testa, a crearti un'immagine personale sulla quale sbavare (o che vorresti prendere a badilate tra i denti). Altrimenti mi sarei allargata a 4 foglioline.
Ecco allora, pensavo di aver incontrato ogni tipologia di eroe perverso e tormentato, di aver sperimentato ogni scenario possibile tra cinghie, scudisci e vibratori, ma la Tessa mi ha presa in contropiede perché fino ad ora non avevo mai incontrato un personaggio maledettamente bastardo come Adam.
Cara Sara Tessa, avrai anche creato un eroe senza testa e senza faccia, ma lo hai fatto tosto e cattivo, te lo concedo. La tua è stata una scelta coraggiosa e voglio premiarla elogiando proprio questo aspetto.
Fino ad ora i vari Gedeone, Christian, Jesse, Damien sono stati tutti perversi ma fino ad un certo punto. Alcuni hanno fatto i cattivelli ma sempre dentro i limiti sicuri del 'tanto c'eravamo lasciati', come se andare a donne dopo 5 minuti dalla fine di una relazione possa essere meno grave dell'averlo fatto 10 minuti prima. Qui non ci sono limiti di sicurezza, non ci sono confini e bordi, non c'è giusto e sbagliato, non c'è la scusante e non c'è l'attenuante, qua Adam fa male e lo fa in piena consapevolezza.
Comincio con gli spoilers, quindi occhio.
C'è poco da fare, devo dirlo apertamente. Alcune scene di questo romanzo sono state brutte, pesanti, inaccettabili. Ma è un romanzo erotico e in un certo senso è normale che si esageri. Quello che però ho trovato coraggioso da parte dell'autrice è stato di non cercare mai di indorare la pillola o di sminuire la gravità delle azioni di Adam e di Sophie (perché anche lei ci mette del suo). La violenza non è nascosta dietro un amore incrollabile e fantasmagorico, è vivida e cattiva ed è la base tristemente portante per una relazione contorta tra due persone con evidenti problemi. Il tradimento non è ammorbidito dalla mancanza di un legame, avviene nella relazione ed è una botta tra capo e collo che si ripete fino a stordire e mai, nemmeno una volta, l'autrice cambia le carte in tavola. Adam è quello che è, ha fatto quello che ha fatto, prendere o lasciare.
Capisco perché alcune persone possono aver dato un giudizio molto negativo al romanzo, lo capisco sul serio, ma credo che a volte si debba andare un po' oltre alla semplice scena e interpretare un personaggio anche se questo è negativo, se è distruttivo e apertamente violento. Adam non è un eroe, non c'è modo di sbagliarsi, e a modo suo è più vulnerabile di Sophie. La famosa scena del tradimento/violenza, ad esempio, è corrosiva ma mette a nudo la vera essenza del personaggio, la sua ossessione, la sua debolezza e i suoi limiti.
Ma se Adam è un protagonista al limite, anche Sophie non scherza. Quanto lui è distruttivo, tanto lei è autodistruttiva. In Sophie Adam trova un terreno fertile, una sottomessa perfetta da plasmare, una valvola di sfogo passiva che gli permette tutto e di più e che con la scusa di essere fragile riesce a camuffare una resistenza che lui non possiede. Sophie è molto più inquietante di Adam, più subdola nella sua ricerca del dolore e più costante nel suo comportamento. Alla faccia delle apparenze, tra i due è Sophie a comandare, a dirigere le redini della relazione e - alla fine - a ottenere esattamente ciò che voleva. Naturalmente prima del lieto fine ci sono un sacco di ostacoli, ma seguendo lo schema fisso dell'erotico c'è sempre la scappatoia che gira le sorti e ammorbidisce i contorni di una storia più forte della media.
Quindi, per farla breve, promuovo questo romanzo di cui fino ad ora ho letto solo commenti opposti: o è bellissimo o è bruttissimo. Io mi ficco nel mezzo e non mi faccio tanti problemi a digerire una storia che durante la lettura spesso fa storcere il naso ma che è talmente precisa nel rispettare lo schema del romance erotico di massa da farsi perdonare tutto con la prevedibilità.
Magari avrei raffinato di più il lessico, avrei dato un pizzico di spessore in più a Sophie che, in quanto voce narrante, dovrebbe poter sviscerare il suo personaggio e scatenarsi con le elucubrazioni mentali, ma hey! va bene anche così! Stiamo o non stiamo parlando di un genere di letteratura che deve intrattenere prima di tutto? Ebbene L'uragano in un batter d'ali intrattiene e appassiona e si fa leggere in poche ore, come è capitato a me avendo un'intera giornata libera.
Ho scoperto, poi, che esiste lo stesso romanzo dal punto di vista di Adam e, considerando certi aspetti, credo che vada letto che se ne abbia voglia o meno. Second chance, gente, second chance!

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