23 ottobre 2014

Kresley Cole
MacRieve

Serie Immortals After Dark 13

Trama
Leggereditore
pag. 440 | € 14,00
Uilleam MacRieve credeva di aver sepolto per sempre i fantasmi della sua infanzia, ma quando una tortura brutale gli fa rivivere quell'antica agonia, l'orgoglioso scozzese comincia a bramare l'oblio della morte.
Finché non incontra lei, un'umana piena di vitalità e coraggio, che lo salva dall'abisso nel quale stava precipitando.
Venduta come schiava, Chloe Todd viene offerta alle creature del buio ed è sicura che non sopravvivrà alla notte. Finché non la rivendica un malvagio immortale, che però ha negli occhi uno sguardo straziante e possiede un tocco che la fa bruciare di desiderio. Ma si può amare e temere qualcuno allo stesso modo? E riuscirà MacRieve a salvarla da sé stesso?
Le streghe la ignorarono, alzando il volume dello stereo. Lei si strinse nelle spalle, quando un'altra canzone di Bieber risuonò nelle casse. Fantastico, era stata catturata da un gruppo di Beliebers del cazzo!
Commento
Oh, finalmente è il turno dei lupacchiotti.
Mi mancavano i licantropi della Cole, anche se di materiale sul quale sbavare e sospirare ce n'è sempre in abbondanza.
Dopo un'assenza così lunga il clan dei licantropi torna sul campo con i gemelli Figo e Strafigo, l'impronunciabile Uilleam e Munro. Non si capisce chi è Figo e chi Strafigo, la cosa bella è che sono intercambiabili a seconda della disponibilità. Uilleam, Will per gli amici e MacRieve per tutto il resto del Lore, è il capo di una separata sede del clan anche se le sue condizioni lo vorrebbero più in pensione che in servizio attivo. Da 900 anni Will si porta appresso la vergogna e il senso di colpa di aver rovinato la sua famiglia e di essersi fatto usare da una succuba. Poco importa se all'epoca era solo un bambino, MacRieve rimugina sui suoi errori da troppo tempo per poter cambiare, tanto che lo stato di perenne incazzatura e ubriacatura è diventato sinonimo del suo nome. In pochi lo ricordano per com'era e quasi tutti lo conosco per quello che è diventato, imprevedibile e incontrollabile.
A peggiorare la difficile situazione di Will ci si mette anche il rapimento da parte della malefica setta di umani, con le torture che ha subito da parte della sadica dottoressa. Se prima MacRieve era selvatico e rabbioso, ora è anche tormentato da incubi e dall'odio e da una violenta sete di vendetta.
Cade a fagiolo, quindi, l'asta allestita dalle streghe durante la quale venderanno al miglior offerente la figlia del Comandante, Chloe.
Ora, io in linea di massima adoro tutte le protagoniste femminili della Cole - con picchi di venerazione per Nix - e so che prima o poi durante il corso del romanzo mi affezionerò a lei.
Con Chloe, più che mai, ho messo da parte i miei pregiudizi per ricredermi. Io non amo per niente le protagoniste femminile sportive mentre non ho nessun problema se è il maschio ad essere atletico. In più provo un'avversione quasi viscerale per il calcio e trovarmi l'eroina accanita attaccante e iper sportiva mi ha depressa oltre ogni dire. I calzoncini informi, i calzettoni e quella maledetta palla (senza contare il gioco in sé) mi hanno fatto salire il fastidio dalle prime righe, costringendomi a stringere i denti e sperare che prima o poi sarebbero spariti dalla storia.
La Cole, che è brava e capisce in fretta quando è il caso di non insistere, ridimensiona in fretta l'identità di Chloe plasmata attorno al calcio e la reindirizza verso un più generale atteggiamento combattivo contro le avversità che le capitano. Come a dire, giocatrice di calcio sì ma combattente grintosa prima di tutto.
L'accoppiata tra Will e Chloe è quanto mai strana. Lui è antico, virile e scontroso, un maschio alfa che nel pieno della sua bestia fa scappare tutti i peggiori ceffi del Lore; lei è minuta ma cazzuta, giovane, per niente femminile e poco propensa a sottomettersi alle angherie del lupo.
Scintille? Macché, ci sono fuochi d'artificio! E' divertentissimo vedere come l'autrice metta in difficoltà i suoi eroi per farli uscire dalla loro zona di conforto e scuoterli un po'. Will viene strapazzato eppure, invece di incattivirsi, diventa un cucciolone e Chloe perde quel suo modo di fare da maschiaccio per diventare più consapevole della sua particolare condizione.
Ovviamente la Cole non poteva lasciare un'umana in balia di un licantropo, ecco quindi l'espediente - lo ammetto, un po' campato per aria - che le fa accettare il Lore, Will e pure la sua vera natura. Una carrambata affrettata, forse, che non sminuisce il divertimento della lettura.
In realtà sono costretta ad ammettere che, questa volta, la Cole non ha dato il meglio di sé.
O, per essere precisi, quello che mi aspettavo - e speravo - di leggere è stato diverso dalla storia che viene raccontata. Ci sono dei buchi che si fanno sentire e che a volte frenano lo slancio della storia, delle parti troppo superficiali per il bene del romanzo e forse una debolezza della trama che la rende banale più che semplice. Sa leggermente di già letto, anche se questo non è per forza un male visto che la Cole è una brava e ironica narratrice.

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