2 ottobre 2014

J.Kenner
Trilogia Stark

Titoli originali
Release me
Claim me
Complete me

Trama
Nord | | € 14,90 a volume
Nikki Fairchild si è lasciata tutto alle spalle: la famiglia iperprotettiva, i concorsi di bellezza cui la madre la costringeva a partecipare, i ricordi di un’adolescenza solo apparentemente felice. Adesso Nikki vive a Los Angeles e lavora per un’importante società informatica. Ma, durante un party, fa un incontro che le stravolgerà l’esistenza. Damien Stark. A un certo punto della sua vita, anche Damien aveva deciso di ricominciare daccapo. Tennista di fama mondiale, era sparito nel nulla da un giorno all’altro, per poi tornare alla ribalta come investitore, collezionando una serie impressionante di successi. Giovane, affascinante e ricchissimo, Damien è una persona cui è difficile, se non impossibile, dire di no. Ed è quindi con enorme sorpresa che incassa il secco rifiuto di Nikki a un’offerta per cui molte donne venderebbero l’anima al diavolo. Eppure Nikki sembra irremovibile. Anche se, in fondo al cuore, lei ha già capito di essere perduta. Fin dal primo istante, infatti, tra i due è nata una complicità tanto profonda da non poter essere repressa. Un sentimento così puro e sincero da spazzare via ogni paura. Un’attrazione tanto potente da sgretolare le loro difese e mettere a nudo le loro anime, rivelando i segreti di un oscuro passato di cui entrambi portano le cicatrici. Perché soltanto insieme potranno finalmente essere liberi.
«Da adesso fino a quando il quadro sarà finito, tu sarai mia.»«Tua?» Quella parola mi lascia sulle labbra il sapore del cioccolato. «Che significa?»«Secondo te che significa?»Apro la bocca ma non ne esce nessun suono. Ci riprovo. «Che ti appartengo», sussurro. Dio, è stato come recitare una preghiera, e mi sconvolge l’effetto che le sue parole hanno su di me.
Commento
Questa ondata di erotici sembra non avere fine. Ogni volta che cerco per somiglianza con le 50 Sfumature - nella speranza di trovare una trilogia altrettanto divertente - trovo sempre qualcosa di nuovo. E' un'ondata senza fine e, onestamente, non so se questo sia un bene o un male.
In questo caso so per certo che la Kenner rientra nelle trilogie buone, quelle che - una volta finito il primo titolo - lasciano il lettore a bocca aperta, incredulo di aver letto qualcosa di decente nonostante lo schema stra-ripetuto.
Perché?
Tanto per cominciare la Kenner sa scrivere. Ok, ha giocato facile con la tipologia di storia ma ha anche saputo renderla ricercata, di classe, non lascia l'amaro in bocca e quel saporaccio del già letto che è, ormai, il primo rischio di questo genere. Saper usare un lessico ricco - non pomposo, semplicemente più elaborato della media - e saperlo usare per creare un'atmosfera chic, con personaggi particolari e per niente scontati è una grossa novità. E' la prima cosa che ho pensato: questa storia è scritta bene.
La seconda cosa che mi ha colpita è la protagonista. Nikki entra in scena che sembra un robot, una super cervellona in carriera, bella ma freddina, con un macigno che la frena nelle sue reazioni. Si capisce subito che non è quello che sembra e che ha un lato oscuro che camuffa a beneficio di tutti. Poco a poco l'autrice ci svela la complessa personalità di Nikki, la sua fragilità e la sua insicurezza e il suo segreto più brutto, quella che l'ha portata ad un punto di rottura tale da dover traslocare e tagliare tutti i ponti con il passato. Per quanto sia affermata nel suo settore, il passato di Nikki torna a turbarla quando, ad una festa, incontra un potenziale socio in affati e conoscente della sua vecchia vita di reginetta di bellezza. E' l'ex tennista Damien Stark, reinventato uomo d'affari, mente brillante nel campo delle scienze, Stark è un buco nero che risucchia fin dalla prima apparizione l'attenzione di Nikki e del lettore. Il suo magnetismo è quasi autodistruttivo: per Nikki, che lo desidera con una potenza che rompe il suo fragile equilibrio, e per Damien stesso che continua a sotterrare i suoi problemi sfogando la sua frustrazione nella fame di potere.
Potere e dominio, sono le due grandi ossessioni di Stark. Si potrebbe pensare ad una brutta copia di Mr.Grey ma è impossibile fare un'associazione. Il personaggio della Kenner è molto più sfaccettato, ha una resa più ricca e complessa e non si limita a dominare e a rivelare un pochino di sé. Stark proprio non vuole dire nulla, non ci pensa nemmeno a ispirare tenerezza o amore, quello che vuole è possedere: che sia Nikki, un'azienda, un oggetto, soldi, Stark è uno di quei personaggi che schiaccia ogni osservazione e vince tutto. La sua carica sessuale è estesa ad ogni scena dei romanzi, ad ogni dialogo e pure ai pensieri di Nikki, la sua presenza pervade tutta la trilogia come un'ossessione. Al contrario di tutti i vari Mr.Grey, Gideon Cross e simili, Stark è molto più controllato, più razionale e più intelligente nel suo essere dominatore. Non tira in ballo incubi e complessi, ammette apertamente di essere così perché in passato ha perso il controllo e ne ha sofferto e non accetta di cambiare la sua posizione. Eppure, allo stesso tempo, è anche più malleabile, più elastico nell'assecondare Nikki e le sue esigenze. Il loro rapporto, quindi, riduce al minimo i conflitti infantili, le reazioni eccessive e si concentra sullo scambio di fiducia, sull'onestà che deve essere alla base di una relazione così complessa.
La trilogia è decisamente intensa sia nell'uso delle parole e dei dialoghi, sia nelle scene di sesso che non strabordano dalle pagine e sanno essere eccessive in un senso tutto positivo del termine. Intendiamoci, la Kenner non si censura, non ha paura di andarci pesante e usare tutti i termini espliciti tipici dell'erotico, con la differenza che il suo modo di scrivere non cede mai alla volgarità, non permette di interpretare male certe scelte lessicali e non si ripete mai nemmeno nelle acrobazie dei due personaggi. Generosa nella sensualità e ben dosata, razionata alla perfezione in modo da dare sufficiente spazio all'evoluzione della coppia, della storia e anche dei due personaggi.
Una piccola cosa che mi ha piacevolmente colpita è stata la sapienza con la quale la Kenner ha gestito l'aspetto sportivo. Personalmente trovo che il tennis sia uno sport con zero carica erotica, e i tennisti non mi turbano per niente, eppure l'autrice ha smussato gli angoli della disciplina e ha mantenuto solo quegli elementi che rendono sexy qualsiasi uomo sportivo. Da tennista con la fascetta di spugna in testa a magnate oscuro e sexy, nonché atletico. Una vincita su tutti i fronti.

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