1 settembre 2014

Colleen Hoover
Le sintonie dell'amore

Serie Hopeless 2
Titolo originale Losing Hope

Trama
Leggereditore
pag. 310 | € 12,00
Ci sono ricordi che è pericoloso portare alla luce, cicatrici che è doloroso riaprire: ma per Holder e Sky, due ragazzi difficili con un tragico segreto alle spalle, è fondamentale affrontare quello che è stato per poter vivere quello che sarà. Holder vive perseguitato dal proprio passato, schiacciato dal senso di colpa per il suicidio di sua sorella Leslie. E poi c’è il ricordo di Hope e di quel maledetto giorno in cui ha lasciato che la sua vicina di casa di quando era bambino salisse su quella macchina e sparisse per sempre dalla sua vita. Il rimorso che incupisce la sua esistenza lo costringe a continuare a cercarla, fino a quando in un supermercato incontra Sky, che ha gli stessi occhi della sua amica di un tempo, e pensa di averla ritrovata.
La vicenda di Le coincidenze dell’amore raccontata dal punto di vista di lui, per rivivere una splendida storia attraverso nuove emozioni.

Le avevo detto che nessuno l'ha mai baciata veramente, ma non avevo idea che anche io non fossi mai stato baciato veramente prima d'ora. Non così. Ogni bacio, ogni movimento, ogni gemito, ogni carezza. Lei è la mia salvezza. La mia speranza. La mia Hope. E non l'abbandonerò mai più.
Commento
E' possibile amare un romanzo alla sua seconda versione, e non alla prima?
E' possibile che un personaggio che già ti aveva conquistata sia in grado di farti coinvolgere ancora di più solo perché è la sua voce a narrare e sono i suoi pensieri a uscire dalle pagine?
E' possibile che un'autrice riesca nel difficile tentativo di scrivere un romanzo - lo stesso identico romanzo - da un punto di vista diverso?
Sì, è tutto possibile.
Nonostante sia ormai una moda riscrivere un romanzo dal punto di vista dell'eroe (mentre il primo è da quello della protagonista) la maggior parte delle volte che ho letto entrambe le versioni la seconda era, inevitabilmente, deludente. Un elenco di scene dove cambia solo il personaggio narrante, con una blanda introspezione e salti temporali per arrivare al dunque senza consequenzialità sono tutti i difetti che si riscontrano. La Hoover, però, non è incappata in nessuno di questi errori.
La storia ha, come prima cosa, la stessa cronologia del romanzo base, e i pochi tagli che sono stati fatti non spiccano come tranciature nette nella narrazione ma come semplici omissioni a favore di altre scene, più personali, che nel primo libro non potevano esistere e che, invece, qui avendo protagonista Dean hanno tutto lo spazio per essere sviluppate. La prova del nove è pensare a Le sintonie dell'amore come ad un romanzo autoconclusivo. Si può leggere da solo? Sì. Si possono capire i personaggi e la trama anche senza leggere Le coincidenze dell'amore? Sì. Per il lettore è tutto chiaro, oppure certi passaggi vengono dati per scontati? Niente è oscuro, niente sembra essere sottointeso e tutto viene sapientemente spiegato, da zero, come se fosse la prima volta. Quindi sì, questo esperimento è veramente riuscito.
In effetti, per me, è riuscito nel momento in cui il punto di vista nuovo - quello di Holder - ha arricchito la storia con nuove parti, nuovi pensieri e nuovi sentimenti, e non limitandosi ad essere chi era nel primo romanzo, a fare le stesse battute e a reagire nello stesso modo.
La Hoover ha veramente dato carta bianca al suo personaggio e si è immersa nella sua testa senza usare quel tono esagerato da maschio che, a volte, le autrici di NA assumono per i PoV maschili. Holder non ha quel modo di pensare sintetico e elementare - un po' da troglodita - e non usa costantemente parolacce o sottointesi sessuali. Stranamente Dean è raffinato, concentrato sulla sostanza, poco incline alle frivolezze e molto cerebrale. Forse è poco credibile ma per me, per com'è la storia e per come l'autrice ci ha introdotti ai personaggi con il primo romanzo, ho trovato la costruzione di Holder molto matura, molto razionale e ben fatta.
E' un ragazzo giovane ma per niente sciocco. Ha subito due grossi traumi nella sua giovane vita e da entrambi ne è uscito cambiato. La scomparsa della sua amichetta Hope ha cancellato l'illusione che gli adulti siano buoni e la morte della sorella Lesslie lo ha travolto con sensi di colpa, impotenza e incapacità di capire il prossimo. Non reagisce come un imbecille, Dean. Lui incanala tutto nel tentativo di stare vicino ai genitori, di non perdere di vista il ricordo della sorella, di tirarsi fuori da un pantano emotivo che rischia di sopraffarlo. L'unica cosa che non ha mai perso, ad ogni colpo della vita, è la speranza. Speranza che Hope stia bene, ovunque sia, che Les sia in un posto migliore, che lui non sia poi così male e che la famiglia abbia trovato un nuovo tipo di felicità e di equilibrio. E questa speranza lo rende quasi un bambino, perché i pensieri che leggiamo - quando incontra di nuovo Hope/Sky - sono di una purezza disarmante. Affetto, insicurezza, altruismo, coraggio e una maturità acerba ma potente. Holder è fantastico perché non risparmia nulla e non si nasconde al lettore. Le lettere che scrive alla sorella sono bellissime, commoventi, qualcosa che la Hoover non ha evitato e che ha ridimensionato brutalmente il lato da bad boy di Holder, una valvola di sfogo nascosta che spazza via ogni dubbio sul personaggio.
Leggermente offuscata dalla presenza di Holder, Sky/Hope recita la sua parte anche se ridimensionata ma, se si ha già letto il primo romanzo della serie, questa cosa pesa pochissimo perché - proprio come Dean - Sky si era già data al 100%.
La Hoover è veramente brava a creare i suoi personaggi, a renderli speciali e umani e indimenticabili tutto assieme e a immergerli in una storia a tratti drammatica e a tratti quotidiana; ed è brava a mettere a parole le emozioni dei suoi protagonisti giovani nelle loro sfumature, senza esagerare, senza usare il sesso come collante e senza condire la loro storia con svolazzi poco credibili o coerenti.
La Hoover è promossa, ancora una volta. Spero davvero che in un futuro venga pubblicata ancora, magari che la sua serie Slammed venga completata o che altri romanzi arrivino anche in Italia. Nel frattempo io mi procuro qualcosa in originale, chissà che mi trovi più in sintonia con la sua voce originale.

2 commenti:

Alice Land ha detto...

Che dire? Mi sono quasi commossa a leggere la tua recensione. Anch'io ho trovato Holder fantastico,già mi era piaciuto un casino nel primo romanzo, ma entrare nella sua testa è stato un viaggio che rifarei in qualsiasi momento. Bellissimo.

Miraphora ha detto...

@Alice
<3