14 luglio 2014

Veronica Roth
Allegiant

Trilogia Divergent 3

Trama
De Agostini
pag. 538 | € 14,90
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il "sistema per fazioni" era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l'opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana e scegliere tra l'amore e il sacrificio.
Non appartengo agli Abneganti, né agli Intrepidi e neanche ai Divergenti. Non appartengo al Dipartimento o all'esperimento o alla Periferia. Io appartengo alle persone a cui voglio bene e loro appartengono a me. Loro, e l'amore e la lealtà che provo verso di loro, definiscono la mia identità molto più di quanto potrebbe farlo qualunque termine o gruppo.
Commento
***Spoilers***
Soffro fortissimo.
Soffro talmente tanto che non voglio scrivere il commento.
Nemmeno con tutta la preparazione che ho potuto raccimolare - perché sapevo che sarebbe successa quella cosa - la botta emotiva è diminuita. Non ci sono anticipazioni abbastanza esplicite che ti possano preparare, non ci sono false speranze che addolciscono la storia, nemmeno pensare ad un quarto romanzo - che non c'è - cambia le cose.
La trilogia è conclusa, stop. Facciamocene una ragione.
Di questo ultimo romanzo ho letto pareri opposti: o lo hanno adorato, o lo hanno odiato. Non ci sono vie di mezzo e se ci si pensa un po' su questa cosa può spaventare. Suscitare emozioni così contrastanti è indice di potenza, di scelte narrative difficili e di scene di grande impatto emotivo. Quando un romanzo chiude una trilogia, poi, deve sostenere le aspettative, le speranze e i desideri dei lettori: il lieto fine è quasi un obbligo, come se ci fosse una regola fantasma che tutti si sentono costretti a rispettare. Le storie devono finire bene e questo è quanto.
Ma la Roth ha seguito le sue regole e ha scritto la sua storia fregandosene altamente di accontentare l'indole stucchevolmente romantica di un popolo di lettori che si aspetta di ottenere sempre ciò che vuole. Ha dato prova di grande coraggio e di grande capacità narrative chiudendo letteralmente la storia, sprangandola dietro ad una fine senza possibilità di ritorno.
E poi, diciamocelo chiaramente, i distopici possono avere davvero un lieto fine banale? Possono essere così apocalittici e drammatici senza veri drammi e vere perdite? No. La sofferenza che permea le società distopiche possono toccare il lettore solamente attraverso i sentimenti, attraverso l'empatia, perché altrimenti una realtà così distante e fantastica non ci coinvolgerebbe più di tanto.
Per come ho vissuto io Allegiant il lieto fine c'è. E' amaro e ti fa singhiozzare ma c'è, ed è ancora più difficile da capire (piango per la tristezza o perché accetto di dire addio?) perché la Roth ha creato un personaggio che non si può fare a meno di ammirare, una protagonista di soli sedici anni che in tre soli romanzi compie un percorso di maturazione talmente profondo e difficile da entrarti sotto pelle, da diventare una voce nella tua testa talmente la senti e la capisci. Ed è per Tris che - finale a parte - questa trilogia va letta e va accettata così com'è, perché è lei che detta il ritmo e che decide del suo futuro. Non per niente la Roth ha dato una spiegazione particolare che racchiude il senso di tutto: il sacrificio inteso non come semplice annullarsi per gli altri ma come percorso di accettazione dei pregi, dei difetti, delle diversità, di tutto ciò che rende unica e speciale una persona.
La trilogia si chiude esattamente come doveva chiudersi e gli incastri della trama avvengono con una scioltezza che quasi non si sente. La costruzione della storia fatta da Divergent a Insurgent si è dimostrata così salda da non richiedere un ulteriore appesantimento in Allegiant.
Infatti, tra i tre, questo romanzo è quello meno ricco d'azione, meno adrenalinico e con un tasso di introspezione più alto. Elemento fondamentale è l'inserimento del punto di vista di Quattro che, non solo ci permette di conoscerlo sul serio, ma fornisce un'interpretazione alternativa alla vicenda, oltre al pov principale di Tris. Così, oltre a Tris e alla sua forza costante, al suo carattere dominante e alla sua intelligenza, si contrappone un sorprendente Tobias emotivo, silenziosamente impaurito, estremamente vivo, con una personalità all'apparenza quasi opposta a quella di Tris. Ed è così che si capisce che Tris e Quattro si completano in modo perfetto, quasi matematico, secondo la classica legge che gli opposti si attraggono.
Se il primo romanzo mi ha entusiasmata e mi ha introdotta ad un nuovo genere, il secondo mi ha coinvolta con più serietà e il terzo, la chiusura della trilogia, mi ha regalato quelle emozioni umane, terrene, che nei precedenti romanzi erano troppo diluite all'interno degli elementi distopici. E' vero quello che dicono, questa è la migliore trilogia distopica in circolazione al momento e anche chi come me ha un'esperienza limitata nel genere riesce a coglierne la particolarità e riesce a sentire quanto è speciale. Veronica grazie, mi hai aperto un nuovo mondo. Spero di leggerti ancora, prima o poi.

3 commenti:

Alice Land ha detto...

Bene, sono ufficialmente in brodo di giuggiole, e anche qualche lacrima.
Bella bella bella, la tua recensione. Brividi e pelle d'oca in ogni dove, direbbe la Ventura.
E condivido ogni.singola.parola. Tutto tuttissimo. (Sono improvvisamente regredita ai 3 anni XD) Bellissima anche la citazione che hai scelto. E' lo spirito e l'anima del romanzo.
E come te, anch'io spero di leggere presto qualcos'altro di questa giovanissima autrice.

SilviaLeggiamo ha detto...

Sì sì, assolutamente la migliore trilogia distopica in circolazione.
Ah chi dice che assomiglia a Hunger Games non solo rispondo "ma dove?" ma aggiungo pure "questa è mille volte meglio!"

Miraphora ha detto...

@Alice
Se ci ripenso mi salgono i lacrimoni... ç_ç

@Silvia
Ma non ci assomiglia per niente!! Eddai! Anche un matto lo capirebbe. Diciamo che i fans di una serie vogliono sminuire l'altra. Io tifo Roth forever!