5 febbraio 2014

Rebecca Donovan
Una ragione per amare

Serie Il nostro segreto universo 1

Trama
Newton & Compton
pag. 448 | € 9,90
Emma Thomas è una studentessa modello e un’atleta prodigio. Ma è una ragazza taciturna e solitaria: non frequenta nessuno tranne la sua amica Sara, non va alle feste, non esce e non ha un fidanzato. E si copre bene per nascondere i lividi, per paura che qualcuno possa indovinare quello che succede tra le pareti domestiche. Mentre gli altri ragazzi della sua età si divertono spensieratamente, Emma conta in segreto i giorni che mancano al diploma, quando finalmente sarà libera di andare via di casa.
Ma ecco che all’improvviso, senza averlo cercato o atteso, Emma incontra l’amore. Un amore intenso e travolgente che entra prepotentemente nella sua vita. E adesso nascondere il suo segreto non sarà più così facile.





Commento
Forse è arrivato il momento in cui il NA non è solo drammi esagerati, sentimenti fuori controllo e istinti potenti. Forse è arrivato il momento in cui questo genere prende di petto argomenti difficili, quotidiani, brutali e li usa come strumento per rappresentare la gioventù del XXI secolo. Forse è cominciata l'ondata del vero New Adult, quello emotivo senza drammi alieni e irreali, quello con l'amore vero e con un approccio sensibile e coerente con la società, con l'età, con le condizioni di vita dei personaggi.
Se penso ai primi titoli del genere mi viene da sorridere. Il ripetersi del solito schema, per quanto piacevole, ha cominciato a perdere originalità e leggere di protagonisti maschili bad boy, dal passato burrascoso, tormentato, e con un carattere difficile fatto di estremi e di protagoniste femminili vittime della sensualità e del fascino di questi giovani uomini non è più così speciale. Pur ricercando questo schema e trovandolo estremamente piacevole a volte mi viene da storcere il naso di fronte al passato rocambolesco e al presente turbolento di questi giovani. Mi chiedo dove siano i problemi, quelli veri, e se sia obbligatorio esagerare una realtà è che già di per sé estremamente complessa.
Poi mi capitano tra le mani titoli che scavano veramente nella vita dei giovani, romanzi che trattano argomenti drammatici - certo - ma attuali e non così lontani dalla realtà dei ragazzi di oggi. Romanzi come Una ragione per amare, che non si buttano a capofitto in una storia d'amore puramente sensuale, che non sentono la necessità di usare personaggi ormai stereotipati e che non hanno nessuna paura di mettere a nudo la loro voce narrante. Un romanzo del genere dovrebbe finire dritto nella libreria degli adolescenti dai 13 anni in su e dovrebbe essere libero di gridare il suo contenuto.
Parte lenta la storia di Emma e spiazza subito il lettore. Chi è questa ragazzina di 16 anni, chiusa, isolata dal mondo, con una sola amica al mondo e terrorizzata da quello che l'aspetta a casa. Emma è una studentessa modello: i suoi voti sono sempre alti, pratica sport, partecipa alle attività scolastiche, gestisce il giornale della scuola, tutti sanno chi è e ne sono intimiditi. Il suo comportamento chiuso viene male interpretato, tanto che nessuno le rivolge la parola. Per Emma questa situazione è ideale perché così non deve spiegare a nessuno dei lividi e dei tagli che nasconde sotto i vestiti.
E' sottile il modo in cui l'autrice crea interesse nel lettore. Prima instilla il dubbio e poi cede piccoli indizi che alimentano la certezza fino alla prima scena brutale, cattiva, semplicemente sbagliata che Emma subisce e sopporta con una stoicità degna di un veterano.
Qual'è il dramma di Emma? Esistere. Con il padre morto e la madre alcolizzata, Emma viene data in affidamento agli zii e la sua è una vita infelice. Dal primo momento la zia la prende di mira e sfoga su di lei il suo lato oscuro. Calci, pugni, pizzicotti, bruciature, niente la ferma e usa di tutto come arma. Per Emma ogni respiro in quella casa è un pericolo, ogni momento può portare altro dolore e l'unica via di fuga è la scuola.
Abituata com'è a volare basso, Emma non è pronta alle strane attenzioni del nuovo ragazzo della scuola, un misto di star dello sport e cervellone, bello e intelligente. Quando lui le parla Emma non capisce perché lo stia facendo e quando lui la segue, la cerca, le sorride, lei non riesce a trovare una spiegazione. Proprio come tutto il romanzo, anche l'interesse di Evan è lento, nasce in sordina ed esplode solo quando Emma è pronta, solo quando anche per lei i sentimenti non possono essere più costretti nella rigida quotidianità e quando la voglia di vivere abbatte la paura.
Quella tra Evan e Emma è una relazione camuffata da amicizia. Per lei affezionarsi a Evan è un rischio, perché le probabilità di perderlo, di soffrire e di avere il cuore spezzato sono altissime. Poco importa se lui cede a tutte le sue rischieste, se la asseconda pur di stare con lei e se riesce a leggere i suoi silenzi e a capire cosa la tormenta. Emma ha paura di perderlo, quindi preferisce non averlo. Evan, però, è un personaggio che non si lascia buttare giù, che non molla e che compie la prima mossa con il cuore negli occhi. Il loro è un amore semplice, giovane, troppo forte per poter essere schiacciato dalla cattiveria e troppo necessario per essere trascurato.
Grazie a Evan, Emma si trasforma - piano ma inesorabilmente - in una persona nuova, più forte e desiderosa di avere un futuro, una vita normale e la possibilità di esprimere i suoi sentimenti. In linea con il ritmo della narrazione, l'evoluzione di Emma è gestita con i giusti tempi, con i giusti toni e con una delicatezza che rende tutto ancora più vivido. La sua condizione viene espressa attraverso il suo punto di vista, l'unico di tutto il romanzo, e con lei viviamo ogni momento e ogni decisione, ogni dubbio e tutti i pensieri che le passano per la testa durante i mesi che occupano l'arco temporale.
La Donovan ha saputo inserire la storia d'amore senza doverla sbandierare, senza dover calcare la mano per emozionare, senza dover ricorrere al sesso per dare significato all'attaccamento di Evan e Emma e ha dato un significato al rapporto Evan/Emma che va al di là del semplice romanticismo.
Tuttavia, secondo me, il vero punto di forza del romanzo non è tanto la storia d'amore - tenera e bellissima - quanto la forza di Emma, la sua resistenza e la sua costanza nel perseguire un obiettivo e sopportare stoicamente tutto quello che la vita le rifila.
Una ragione per amare è quasi un'insegnamento, un inno ad un futuro migliore, al non avere paura di sperare e vivere.
Il finale, però, è un brusco risveglio ad una realtà nella quale non sempre è l'amore che trionfa, dove - per chiudere con il passato - il destino pretende il suo etto di carne.
Aspetto ansiosamente il secondo romanzo della serie, con il cuore in gola e le lacrime negli occhi.

4 commenti:

SilviaLeggiamo ha detto...

Che faccio? Mi butto...?

Miraphora ha detto...

Io fossi in te mi butterei. Però occhio che la fine è un cliffanger bestiale!

Endimione Birches ha detto...

se questo ti sembra un cliffanger, aspetta a leggere quello del terzo romanzo ... ;)

Miraphora ha detto...

Andiamo bene! X°D
L'importante è che la N&C si muova a pubblicarli *_*