23 febbraio 2014

Mary Balogh
Cuori rubati

Serie Mistress 3

Trama
I Romanzi Mondadori
pag. 432 | € 5,90
Lady Angeline Dudley sta per fare il suo debutto in società, però si comporta più come un maschiaccio che come una debuttante. In quanto sorella di un duca, sa di essere destinata a un uomo ricco e titolato, ma l'amore non è affatto garantito. Eppure lei lo trova. Durante la fermata a una stazione di posta il nuovo conte di Heyward, l'irreprensibile Edward Ailsbury, la sottrae coraggiosamente alle avance di un libertino, rubandole il cuore. Edward deve sposarsi e assicurare un erede alla propria casata, e nonostante sia attratto da Angeline, lei non è l'esempio di perfezione che cerca. Destino e amici cospirano per spingerli l'uno nelle braccia dell'altra, ma solo alla passione toccherà l'ultima parola.
"Cos'avete detto?" Tutt'a un tratto lei si era accigliata."Quando?""Appena prima che la carrozza partisse.""Siete voi la donna che amo" ripeté, guardandola dritto negli occhi.'E siete voi quella che vorrei strozzare'. Ma non pronunciò quelle parole ad alta voce. A dire la verità, faceva tutto parte dello stesso sentimento.
Commento
Beta è bello.
Essere noioso, serio, responsabile è la nuova moda maschile.
Segui le regole? Sei il più figo. Ogni tua azione corrisponde alle aspettative della buona società, anche se tutti ti prendono in giro? Sei il top degli uomini. Sei tutto l'opposto di un libertino? Ti sconvolge sfiorare le mani di una donna e non ruberesti mai un bacio al chiar di luna? Ti sei appena guadagnato uno stuolo di fans.
La Balogh ha imposto un nuovo trend. Non serve essere un eroe alfa, libertino o dissoluto per rubare il cuore alla protagonista - e alla lettrice. Non serve essere sregolati, vivere all'estremo e spingere al limite l'eroina trascinandola in una serie di alti e bassi da capogiro. A volte basta una semplice storia, una trama che più linerare ed essenziale di così non si può, fatta di poche scene descritte fino nei minimi dettagli e due protagonisti che non hanno nulla di esotico o conturbante. A volte è la semplicità narrata con garbo e con la maestria di anni di esperienza a lasciare il segno, e la Balogh è una delle migliori scrittrici di romance.
Può piacere o meno il suo stile, i gusti sono gusti, però non si può non essere obiettivi e non riconoscere la sua abilità di scrittrice. Quando si riesce a rendere appassionante, coinvolgente ed emozionante una trama che non si appoggia a grandi scene di azione, grandi drammi o grandi passioni, è evidente che c'è di mezzo la capacità della scrittrice di mettere su carta e rendere reali dei personaggi che in un altro romanzo e con un'altra autrice sarebbero stati dei perfetti nessuno.
Siamo nella Londra del ton e dei debutti e la nostra Angeline si affaccia per la prima volta alla società londinese. Sorella del Duca di ---, Angeline ha sempre vissuto isolata nella dimora di famiglia, accudita da una serie di istitutrici aride e maligne, esclusa dalla vita dei due fratelli che adora, privata dell'affetto del padre e sottomessa ai giudizi di una madre troppo bella, troppo disinibita e in competizione con la bellezza della figlia. Angeline cresce convinta di avere la testa vuota, di essere una chiaccherona superficiale, troppo alta, troppo bruna, troppo appariscente e per niente intelligente. Nonostante queste sue insicurezze, all'esterno mantiene l'aspetto di una lady, altezzosa e elegante - a parte i suoi orrendi cappellini. La poverina brama la vita, desidera con tutta sé stessa vedere le persone, vivere e provare tutto quello che le sue coetanee provano. Così appena si trova sola, in una stazione di posta in attesa che il fratello la venga a prendere si caccia subito in una situazione imbarazzante. Viene scambiata per una donna di facili costumi, esuberante e colorata com'è, e solo l'intervento di un perfetto gentiluomo riesce a salvare le apparenze e la sua reputazione.
Ad Angeline basta uno sguardo, basta sentirlo parlare e vedere come gestisce la difficile situazione per capire che è l'uomo della sua vita. Così, su due piedi, decide che è amore. Amore vero, amore da matrimonio e si promette che niente e nessuno potrà fermarla dall'avere il suo uomo ideale, tutto l'opposto dei libertini di cui è sempre stata circondata.
Edward Ailsbury è il nuovo conte di Heyward e dalla morte del fratello, il conte precedente, ha preso molto seriamente il suo nuovo ruolo. Da lui dipendono il titolo, il benessere della famiglia e la reputazione di tutta la stirpe degli Heyward. Edward non è come il fratello, libertino, egoista, sregolato. Edward apprezza una vita tranquilla, la buona educazione, la moderazione e più di tutto l'onestà. Così si trova moralmente e socialmente obbligato a difendere una giovane che rappresenta tutto ciò che lo infastidisce: chiaramente non sa come comportarsi, veste in modo troppo colorato, è troppo esuberante, sorride troppo ed è veramente, veramente bella.
Appena i due si incontrano nuovamente, questa volta succede con le dovute presentazioni. Edward si trova di fronte l'ambita sorella del duca ed è costretto - per i vari piani di famiglia - a farle da cavaliere al suo debutto. Poco importa se il povero Edward non sa ballare, Angeline è decisa a rendere tutto perfetto e a farlo invaghire di lei.
Le scene che seguono sono ampie, descritte dalla Balogh fin nei minimi dettagli e arricchite da dialoghi che permettono di entrare veramente nella testa dei protagonisti. Eppure questa mancanza di dinamismo non pesa, non rallenta la lettura e non annoia. Al contrario, il fatto che l'autrice occupi intere decine di pagine per un'unica scena rende più naturale lo sviluppo dei sentimenti e facilita l'accettazione da parte della lettrice.
Del resto, è difficile non farsi prendere dai continui dubbi del povero Edward, che si trova a dover mettere in discussione le sue scelte di vita mentre viene travolto dalla vitalità e dalla gioia di Angeline. La tenerezza che il conte suscita è autentica, altro che noia, e fino alla fine regala piccole parti di sé che non fanno che aumentare la piacevolezza del personaggio. Anche Angeline è tenera, nelle sue insicurezze e nella sua perseveranza. L'amore che prova per Edward va molto al di là della passione - anche se, naturalmente, l'attrazione gioca un ruolo importante - e trova radici più profonde nella sicurezza, nella solidità della relazione e nella certezza di avere al proprio fianco per tutta la vita la persona di cui ha bisogno.
In questo romanzo non c'è spazio e nemmeno necessità della sessualità. Il sesso è delicatamente descritto come coronamento dell'amore, come chisura emotiva dell'innamoramento di Edward e Angeline ed è descritto negli stessi toni tenui di tutto il romanzo.
Nonostante questo non sia un romanzo indimenticabile la Balogh ha saputo rendere speciale l'ordinario e affascinante quello che per molti è noioso al punto che adesso, leggendo di un protagonista libertino, trovo solo i suoi difetti e lo paragono al solido, tenero, umano Edward.

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