19 febbraio 2014

Jessica Sorensen
Con te sarà diverso

Serie The Coincidence 1

Trama
Newton & Compton
pag. 309 | € 9,90
Callie è un’adolescente che non ha mai avuto fiducia nel destino. Dal giorno in cui ha perso per sempre la sua innocenza, ha preferito rendersi invisibile e chiudersi in se stessa, per sfuggire a un doloroso passato e non permettere a nessuno di farle di nuovo del male.
Kayden, invece, si è rassegnato alla sua sorte: soffrire in silenzio è l’unico modo che conosce per sopravvivere alla violenza di suo padre e ai colpevoli silenzi di sua madre. Ma proprio quando si è ormai arreso al dolore e all’abbandono, un angelo di nome Callie accorre a salvarlo. Forse non è solo una coincidenza, forse è proprio il destino, quello stesso destino da cui entrambi si sentono schiacciati, a farli incontrare e a offrire loro un’opportunità di riscatto, qualunque sia il prezzo.

...ho chiuso con il mondo tanti anni fa. Da quel momento in poi, il dolore è stato solo dolore. Riesco a gestirlo, anzi ormai per me è la cosa più semplice. E' tutto il resto - felicità, divertimento, amore - a essere maledettamente complicato.
Commento
Cliffanger style.
Ormai sono talmente abituata ai New Adult con il finale incompiuto che questa volta l'effetto è stato blando. Nessun trauma, nessuna crisi isterica da fine libro. E' andato tutto liscio come l'olio.
Nuova serie per la Sorensen, ormai nome di punta nel genere NA e che ho discretamente apprezzato nella serie di Ella e Micah. Questo giro ha come protagonisti Callie, un'adolescente all'ultimo anno di liceo, emarginata dal resto dei coetanei a causa dei suoi vestiti troppo larghi, dei capelli trascurati e del trucco pesante. L'anoressica adoratrice del diavolo, è così che tutti la conoscono e per questo nessuno l'ha mai avvicinata, nemmeno i ragazzi con cui giocava da bambina.
Kayden è il quarterback della scuola, bello e atletico, giovane promessa del football e popolare tra tutte le ragazze del liceo. Kayden è bello fuori quanto vuoto dentro, insensibile alla vita a causa della strana educazione impartita dai genitori fatta di indifferenza dalla madre e botte dal padre. Più lontani di così, Callie e Kayden non potrebbero essere. Il momento in cui i due si incrociano avviene nella disperazione più totale: Callie è costretta ad affrontare la folla di adolescenti che evita accuratamente ogni giorno, comprese le loro battutine cattive, mentre Kayden è fermo immobile, vittima sacrificale di un padre in piena furia alcolica.
La connessione che si crea tra i due personaggi viene forgiata nella disperazione, nel vuoto totale nel quale entrambi si rifugiano nei momenti difficili delle loro vite, l'unico posto in cui si sentono relativamente al sicuro. Callie ha paura di tirare fuori i sentimenti e le paure che prova dal giorno del suo dodicesimo compleanno, convinta che tenere all'oscuro la famiglia possa cancellare il trauma e aiutarla a superarlo, a fare finta che tutto sia normale. Appena si rende conto che il perfetto Kayden vive una condizione altrettanto brutta e forse più difficile della sua - perché quotidiana - Callie sviluppa uno strano senso di attaccamento, quasi di protezione.
Quando si ritrovano al college, lontano dalle loro famiglie e dalle loro brutture, si liberano un po' del peso che li opprime e sapendo che entrambi hanno vissuto un trauma, diventano quasi inseparabili. Per Callie sono molte prime volte fatte di coraggio, di voglia di sicurezza e di autonomia, prove a cui si sottopone con il suo migliore amico per uscire dal suo guscio e riprendere in mano la sua vita. Kayden è una continua prima volta, per lei, e non nel banale senso del sesso. Ma anche Callie rappresenta una prima volta per Kayden: nel momento in cui legano, lui sente istintivamente che Callie ha bisogno di attenzione ma anche della libertà di sceglierlo. Si propone, si infiltra nella sua routine e si abitua piano piano all'idea di provare qualcosa per una ragazza normale, non appariscente e palesemente fuori dai canoni di reginetta a cui era abituato.
La storia in realtà è molto semplice, forse meno coinvolgente ed appassionante rispetto agli altri romanzi della Sorensen. Il dramma c'è ed è anche legato a problemi che si presentano spessissimo nella vita delle persone, però trovo che l'autrice abbia deciso di non addentrarsi troppo nei risvolti psicologici, nei modi in cui ciò che succede a Callie e Kayden influenza i loro caratteri. Cioè, alcune scene sono chiaramente dedicate alla psicologia dei personaggi e sono ben trattate, ben sviluppate, ma ho avuto la sensazione che non fossero abbastanza importanti, che non fossero decisive per lo sviluppo della storia. Al contrario l'aspetto puramente romantico prende il sopravvento e detta legge nella trama esattamente dal momento in cui si cominciano a frequentare al college. La drammaticità della prima parte si perde quasi subito a favore di un tono più frivolo - se mi si passa la definizione - e meno impegnativo. Non che mi lamenti, s'intende, anche perché continuare a leggere NA pesanti - e non nel senso negativo del termine - alla lunga lascia un segno che poi è difficile da cancellare e che preclude la possibilità di apprezzare NA meno impegnativi.
Quindi, tutto sommato, il fatto che la Sorensen non ci sia andata pesante continuamente ha reso possibile una lettura spensierata con il giusto tocco di serietà, con la giusta dose di temi difficili, di scene drammatiche e di sentimenti belli contorti - di quelli che piacciono a me. In più la storia d'amore prevedibile, sicura, che segue uno schema ben stabilito e che porta ad una risoluzione netta per i due protagonisti equilibra tutto e lascia una bella sensazione.
Poi arriva il cliffanger. Per la serie non poteva certo finire bene, no? Ma va bene così, perché mentre per Callie il suo problema - un trauma mica da ridere - è stato un singolo episodio, per Kayden è praticamente uno stile di vita, una ripetizione di atti e di comportamenti che ha influenzato tutta la famiglia, non solo lui. E' naturale che fosse impossibile liberarlo dal suo fardello con una semplice relazione, con la scoperta dell'amore, Kayden ha bisogno di un cammino molto più complesso, più privato e più slegato al romanticismo. Insomma, il cliffanger finale è una bella botta che riscuote in fretta il lettore e che sicuramente lascia la smania di avere tra le mani il seguito. Ma, visto che c'è un seguito, si possono dormire sonni tranquilli fino all'uscita del secondo romanzo.

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