19 gennaio 2014

Sandra Hill
The reluctant viking

Serie Viking I 1

Trama
Harper Collins
ebook | € 4,21
The hypnotic voice on the self-motivation tape was supposed to help Ruby Jordan solve her problems, not create new ones. Instead, she was lulled from a failing marriage to an era of hard-bodied warriors and fair maidens. But the world ten centuries in the past didn’t prove to be all mead and mirth.
Ruby had to deal with a Norseman who had her husband’s face, habits, and desire to avoid Ruby. Determined not to lose the same man twice, Ruby planned a bold seduction that would conquer the reluctant Viking—and make him an eager captive of her love.







Commento
Letture Revival pt.2. Della serie 'quello che ho letto anni fa e che voglio riprendere da capo'. Perché mi piace rispolverare i romanzi - o quelle serie - che mi hanno lasciato un bel ricordo. No, non ho tempo libero e sì, ho tantissimi romanzi nuovi da leggere ma a voi non capita mai di sentire il bisogno di percorrere strade conosciute e sicure? A me spesso viene voglia di rileggere una storia, soprattutto quando cerco un elemento che non c'è tra le novità del periodo.
In un momento di follia vichinga mi è preso lo sghiribizzo di rileggere - e completare - le due serie vichinghe di Sadra Hill. Oh yes, due serie - una storica e una contemporanea - con protagonisti vichinghi di Vikinghia, sgnoccoloni nordici da sturbo conditi in salsa humor tipica della Hill.
Siccome le cose vanno fatte bene, ho deciso di cominciare dal principio, con Ruby e Thork, anche se, devo ammetterlo, questo non è proprio uno dei migliori della Hill.
Tanto per cominciare dichiariamone l'età: 1994, vent'anni suonati e una ristampa all'attivo. Un bel vintage che però riesce ancora a sprizzare energia da ogni pagina e acchiappare l'attenzione grazie allo stile brioso e leggero della Hill.
Il punto forte di questo romanzo, quindi, è proprio lo stile. Ironia pura, battute veloci e dialoghi al limite del comico conditi da una sana dose di avventura - e di assurdità, ma accettiamo le licenze letterarie -, sesso, storia e tanta, tanta vichinghitudine (termine che non esiste ma vabbè).
La storia: Ruby ha 38 anni, è una donna sposata, ha due bambini e una brillante carriera come creatrice di intimo per donna. Vuoi per la routine, vuoi per i continui impegni, dopo 20 anni il suo matrimonio con Jack sta naufragando. Il poveretto non solo ha subito la crisi del mercato immobiliare - il suo settore - ma deve anche accontentarsi delle briciole della moglie, elemosinando la sua attenzione e il suo amore. Un bel giorno Jack, con il cuore spezzato e stanco morto, affronta Ruby e la lascia. Ci vuole questo brusco risveglio perché lei si renda conto che la maggior parte della colpa cade su di lei: in piena crisi isterica, Ruby esprime il desiderio di poter rimediare ai suoi errori e PUF! detto fatto, Ruby si risveglia su una nave vichinga circondata da strane persone e guerrieri biondi, massicci e terribili e più giovane di 20 anni.
Convinta di sognare, Ruby prende in giro i guerrieri e sfoggia tutta la sua modernità. La prova che tutto è solo un sogno le arriva quando la versione vichinga di Jack, con tanto di capelli lunghi e orecchino, scende dalla sua nave. Peccato che non risponda quando lo chiama e che il suo nome non sia Jack, ma Thork. Ruby comincia a rendersi conto che qualcosa non va quando Thork/Jack non dà segno di riconoscerla e quando senza pensarci su la tratta come una delle tante schiave che sta per vendere. Pian piano Ruby arriva alla conclusione che, in qualche modo, ha fatto un salto temporale, finendo a Jorvik, l'antica città di York. E' un trauma per lei, donna moderna, scoprire che è tornata indietro di centinaia di anni e che le sue spiegazioni la fanno finire direttamente dal terribile re vichingo con la mania di decapitare le persone. Ancora più traumatico è realizzare che se non trova subito un modo per convincere Thork a tenerla con sé rischia non solo di venire divisa da lui, ma di venir giustiziata come spia. Nel momento in cui Ruby capisce che Thork non è veramente Jack decide che questa è la sua occasione per ricominciare da capo, ed evitare di fare gli stessi errori.
Il gioco che si crea - ed in questo la Hill è bravissima - è tutto basato sulla resistenza di Thork e sui continui tentativi di Ruby di sedurlo. E' esilarante leggere di questa donna moderna che si depila le gambe e promuove i metodi contraccettivi mentre si adatta alla vita rurale e violenta dei vichinghi, ne impara la lingua e si arrabatta per sopravvivere e rendersi attraente agli occhi di Thork.
Lui, per parte sua, è un vichingo dalla testa ai piedi, dotato di una brutale razionalità ma anche capace di prendersi gioco della sua situazione e lasciarsi andare a scene da sganasciarsi dalle risate.
La storia d'amore che si sviluppa durante il romanzo è una di quelle che non ti fanno sentire la mancanza di un romanticismo classico e melenso e che spunta fuori vincitrice dalle avversità - anche un pò comiche - dei due protagonisti. Il livello di sensualità è esplosivo, perfettamente in linea con l'ambientazione e con la durezza granitica di Thork. Non c'è tempo per una seduzione cerebrale, tutto si sfoga in grandi momenti di passione o grandi litigi e sfuriate che divertono moltissimi nonostante Ruby venga strapazzata alla grande.
Nonostante la lettura scorra facilmente per tutte le numerosissime pagine, qualche punto debole c'è e fa vacillare tutto il romanzo. Non c'è un crollo drammatico però si sente che alcune scelte della Hill trasformano la storia in un romanzo d'amore che non si sforza di essere molto coerente né approfondito. Tanto per cominciare il salto temporale fa una breve comparsa, sparisce e poi ritorna per concludere la storia senza spiegazioni: non ci è dato sapere il meccanismo, né la teoria, prendiamolo così come viene come fa la stessa Ruby, e come lei non ci pensiamo troppo. Non è niente di che, tutto sommato. Un altro punto debole della trama è la sciocca convinzione di Ruby che Thork sia a tutti gli effetti suo marito, tanto da rendere irritante i suoi continui tentativi di convincere tutto il villaggio della loro relazione e di avere con lui anche due figli adolescenti: come più volte Thork le ribadisce, non può avere avuto figli da bambina. Insomma, martellare sul matrimonio non la rende simpatica né a Thork, né al lettore.
Ancora più tragica è l'inconsistenza generale della trama: a parte il viaggio nel tempo andata e ritorno con la Viking Airlines, la seduzione da esaurimento nervoso e l'eventuale risoluzione amorosa, non succede praticamente niente. Per molte pagine leggiamo di Ruby nel villaggio, Ruby che guarda Thor, che cuce vestiti, che fa amicizia, che cura i bambini, che pensa a Jack, che piange per ciò che ha perso, che piange per ciò che non ha...insomma non brilla per grandi avventure. Alla faccia delle razzie e dell'andare on a viking.
Però se devo essere sincera, tutti questi difetti e le debolezze perdono di importanza quando ci si diverte così tanto durante la lettura. E' per questo che la Hill mi ha colpita così tanto back then, ed è per questo che ho tenuto duro e continuato con le serie. Ho guadagnato tante letture divertenti e non mi sono persa romanzi mille volte migliori di questo.
Le due serie vichinghe della Hill hanno bisogno di tempo per ingranare, ma quando prendono il ritmo ti travolgono e non ti lasciano più. Senza contare che ti fanno venire una mania ossessiva per i vichinghi. Sbav.

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