4 dicembre 2013

Susan E. Phillips
Il lago dei desideri

Serie Chicago Stars 5

Trama
Leggereditore
pag. 480 | € 12,00
Molly Somerville ha una vita (quasi) perfetta: adora il suo barboncino, il suo lavoro di scrittrice per bambini, il suo minuscolo loft. L’unico neo è la sua cotta storica per un quarterback scavezzacollo, quel detestabile e superficiale e irritante e… meraviglioso Kevin Tucker, che finora non ha fatto altro che ignorarla. Il talento di Molly per ficcarsi nei guai la porterà proprio tra le sue braccia, a farsi spezzare il cuore in una sola notte. Eppure Kevin tornerà nella sua vita quasi perfetta per una vacanza sul lago, dove Molly sarà costretta a vedersela con artisti ipocondriaci, giovanissimi sposi e vecchie pantere hollywoodiane, ma prima di tutto con se stessa. Perché l’amore può far soffrire, sì, ma a volte può anche, a sorpresa, far bene come una risata.
"Molly si morse appena il labbro inferiore. Nessuna birichinata restava impunita e lei avrebbe dovuto dirglielo. "Ho un problemino...""Non ne dubito. Sei completamente svitata. Su quel diploma della Northwestern di cui vai tanto fiera avrebbero dovuto scrivere 'summa cum pazzia'."
Commento
Leggendo l'ultimo romanzo della Phillips mi è capitata una cosa strana. Nonostante la storia sia stata meno coinvolgente ed emozionante rispetto ai titoli precedenti, alla fine mi sono ritrovata a dare un voto alto. Credo sia indicativo della qualità narrativa della Phillips il fatto che riesca a rientrare nella categoria delle migliori scrittrici di romance contemporaneo anche quando i suoi romanzi non lasciano un segno indelebile. Saper prendere il lettore per quasi 500 pagine, dalla prima all'ultima, non è una cosa da poco. La struttura dei romance è pericolosa: cadere nel già letto, nel noioso è un'insidia che può rovinare il nome di un'autrice. La Phillips, invece, può buttarsi in qualsiasi pantano e riuscire ad uscirne praticamente indenne.
Sono rimasta sorpresa, quindi, quando mi è venuto spontaneo darle 4 cuoricini senza battere ciglio e senza pensarci su più di pochi secondi. Sono contenta, comunque, di poter contare al 100% sulla Phillips perché è raro riuscire a trovare un'autrice che mantiene sempre la stessa altissima qualità narrativa proponendo storie e personaggi diversi, senza ripetersi e senza stancare mai il suo pubblico.
Detto questo, però, mi sembra doveroso spiegare perché questo voto è stato inaspettato.
L'inizio del romanzo non ha niente che si discosti dalla struttura della Phillips: la prima scena è sempre spumeggiante, divertente, fuori dal comune e introduce la protagonista che è fin troppo particolare. Sorella di Phoebe - proprietaria degli Stars - Molly è un'eccentrica: scrive e illustra libri per bambini, guida un Maggiolino verde, è povera in canna - ma per scelta - ed è famosa per i suoi colpi di testa improvvisi e traumatici. La sua ultima trovata è quella di tingersi i capelli rosso fuoco, cosa che crea subito allarme nella sua famiglia con conseguente fuga verso l'eremo isolato in montagna. Caso vuole che Molly si scontri - letteralmente - con la sua cotta storica, il quarterback Kevin Tucker. Anche lui disinvolto nell'arte delle azioni sconsiderate, è stato spedito nella casa di montagna proprio da Phoebe e dal marito e si trova a dover dividere la sua pace con la stramba Molly.
E' a questo punto che il mio apprezzamento nei confronti del pacchetto completo cala notevolmente a causa di Molly. Capisco che per far procedere la storia c'è bisogno di una scena tipica, ma non ho capito perché la Phillips abbia scelto di far agire Molly in un modo completamente fuori da ogni logica. Va bene che ha la brutta abitudine di fare cavolate, ma quella che compie credo sia la cosa più folle che si potesse pensare. Da quel momento ogni apprezzamento che avevo nei confronti di un personaggio femminile fuori dalle righe viene brutalmente ridimensionato, fino a raggiungere una neutrale indifferenza.
Kevin, invece, è un personaggio con un grandissimo potenziale e con un carisma bello ingombrante che gli permette di prendersi di prepotenza tutto lo spazio necessario per dare il meglio di sé. Nonostante Molly cerchi costantemente di sminuirlo per convincersi a non amarlo, Kevin dimostra di avere una mente acuta e intelligente e di non temere di esprimersi. Ha un carattere forte e non ha paura di mettersi in gioco; prende seriamente le sue responsabilità e segue un codice morale fin troppo tradizionalista - che gioca a favore della trama. Oltre al suo essere così duro e puro, però, Kevin ha un lato quasi infantile e giocherellone: si annoia facilmente e ha bisogno di stimoli continui e soffre di un deficit da affetto che lo rende un po' burbero ma molto intenso nei suoi sentimenti.
Come coppia Molly e Kevin sono prevedibili: reagiscono da manuale, senza uscire dal loro schema e se questo è un bene per la storia è anche un male perché non spiccano per l'originalità. Tuttavia non c'è nulla di sgradevole o fastidioso ed entrambi lasciano un ricordo positivo.
Meno felice, invece, è la scelta della Phillips di sradicare Kevin e Molly e piantarli nel B&B e di farli giocare nello stesso luogo per la maggior parte del romanzo. Non capisco perché la serie sia dedicata al mondo del football se poi questi personaggi si muovano in altre ambientazioni. Non basta, secondo me, dire che Kevin fa parte degli Stars e che deve allenarsi, mi piacerebbe per una volta che il personaggio maschile sia sul serio in piena attività sul campo e che la storia si svolga intrecciata ai ritmi della stagione sportiva.
Ma è la Phillips e le perdono questo e tanto altro.
Non per niente il voto finale è alto. Anche se alcune cose di questo romanzo mi hanno lasciata perplessa e non pienamente soddisfatta, l'autrice riesce ad approfondire i personaggi tanto che non si notano più i difetti ma solo i pregi. Il punto forte, del resto, sono proprio le introspezioni dei protagonisti: la Phillips, che non è tirchia sulle parole, appartiene ancora a quella categoria di scrittrici di romance che non hanno un limite di spazio e che possono entrare in profondità nella mente dei loro personaggi, creando caratteri complessi e reali.
Super promossa, sia l'autrice che la storia, proprio perché il giudizio finale che suscita è imprevedibile e inaspettato. Ci vuole stile per saper brillare sempre e comunque.

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