15 dicembre 2013

Lisa Kleypas
Irresistibile sconosciuto

Trama
I Romanzi Mondadori
ebook | € 2,99
"Lady Hawksworth, vostro marito non è morto" queste le parole che sconvolgono Lara. Infatti, dopo essere stato dato per disperso in mare liberandola da un matrimonio senza amore, Hunter conte di Hawksworth sta facendo ritorno per reclamare il proprio titolo e la propria moglie.
Però Lara stenterà a riconoscere quell'uomo potente e virile, in grado tuttavia di rivelarle segreti che solo un consorte può conoscere e così ansioso di rinnovarle il proprio amore. Certo, la somiglianza è innegabile, ma mai Hunter si era dimostrato tanto attento e passionale. Eppure, ben presto l'unico desiderio di Lara sarà che quello straniero sia davvero suo marito.






Commento
Lui chi è!? Come mai l'hai portato con te? Il suo ruolo mi spieghi qual'è?
Ah, Lisa, Lisa. Non mi era ancora capitato di trovare la canzone giusta per uno dei tuoi romanzi. Ma questa volta, a libro finito, mi è uscito spontaneo il ritornello di Renato Zero.
Lui, lei e l'altro. Un triangolo tutto particolare, quello che la Kleypas ha creato in Irresistibile sconosciuto.
Lui è il marito, Hunter, burbero e indifferente alla moglie, cacciatore, aristocratico fino all'ultimo capello, innamorato dell'amante, una donna atletica e muscolosa quanto un uomo.
Lei è Larissa, moglie vittima di un matrimonio sterile, freddo e senza amore, felicissima di riprendere in mano le redini della sua vita appena il marito salpa per l'India e poi schiatta. Si dedica anima e corpo alla beneficienza, trascurando - stile struzzo che ficca la testa sotto la sabbia - i suoi desideri e i suoi sentimenti.
L'altro è un misto tra il marito e un individuo misterioso. L'opposto dell'uomo che Lara ha sposato, passionale, devoto, intenso. Altro che caccia e pesca e nobiltà.
Ora, per non incappare in spoilers grossi come un elefante, mi limiterò a seguire la trama del retro di copertina, per dare un'idea generale della storia.
Hunter, il marito, viene dato per morto durante un viaggio in nave in India. La sua morte non provoca lacrime e sofferenza - anzi - mentre la notizia della sua magica resurrezione turba non poco la pace di Lara, che ormai aveva fatto della vedovanza uno scudo con il quale sfondare la tristezza e la noia.
Appena arriva voce che Hunter è vivo e vegeto Lara entra in paranoia sparatissima: non vuole più essere una moglie, costretta a soffrire quando il marito vuole accoppiarsi, e non vuole più vivere con un uomo che la ignora. Piuttosto si tiene la catapecchia ammuffita che il nuovo Lord e sua moglie le hanno rifilato, mangiando avanzi di cucina e rattoppando i pochi vestiti. Tutto in nome degli orfanelli del paese, che hanno tanto bisogno di lei. Una persona normale - una donna normale, soprattutto in quel periodo - non ci avrebbe pensato due volte nello scegliere sé stessa e la propria sopravvivenza, piuttosto che dare un tozzo di pane a degli estranei. Inutile fare falsi moralismi: Lara è una martire, le piace tantissimo giocare alla vittima e dare la colpa di tutto a Hunter che, in un certo senso è vittima esattamente quanto lei.
Appena Hunter torna a casa, però, Lara pensa che quell'uomo sia un impostore, talmente è diverso dal marito. Più magro, più nervoso e muscoloso, più selvatico e più umano rispetto al nobile Hunter. Le differenze sono tantissime, tanto che sarà proprio Lara a dover confermare la sua identità e permettergli di riprendersi il titolo. Ma sarà o non sarà il vero Hunter? Oppure Lara, stanca di pulire il moccio ai marmocchi si rende conto che sta buttando via gli anni migliori della sua vita? In preda ad una vera crisi ormonale da privazione decide di seguire l'istinto e tenersi il nuovo Hunter.
Per un pò rifila ad Hunter la solfa della moglie ferita e sola, ma ben presto si rende conto che stare ammollo nel passato è da sciocchi mentre dare una seconda possibilità ad una persona è più che umano e giusto.
Quindi Hunter conquista il cuore e il corpo di Lara, diventa un vero Lord, cura il personale e i suoi territori, diventa il beniamino del castello. Peccato che, all'improvviso, la bolla scoppia e salta fuori che Hunter...carramba! che sorpresa.
Se eliminiamo Lara allora riconosco lo stile della Kleypas. Fino ad ora non aveva mai creato una protagonista così odiosa, fastidiosa, rigida, dispettosa e anche sciocchina. Per fortuna che a salvare capre e cavoli ci pensa Hunter, tipico eroe alfa, e lo stile dell'autrice, che riesce a non far pesare tutte le manfrine di Lara.
Non è certo uno dei migliori romanzi della Kleypas, ma per fortuna rimane in alto rispetto a certi romanzi che più che romance sono torture cinesi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto questo romanzo, la Kleypas è tra le scrittrici che preferisco, ma sono d'accordo con te: la protagonista è odiosa mentre il protagonista è favoloso ed il modo di scrivere dell'autrice è inconfondibile.
Isa

Miraphora ha detto...

Ciao Isa!
Insomma, meno male che è la Kleypas e sa salvarsi con gli eroi, perché lei è veramente da ciabattate in testa! :P