19 ottobre 2013

Sherrilyn Kenyon
La seduzione della notte

Serie Dark-Hunters 9/Were-Hunters 2

Trama
Fanucci
pag. 288 | € 9,90
Wren Tigarian è un orfano, il figlio di un legame proibito tra una tigre bianca e un leopardo delle nevi. Nessun clan dei Cacciatori oscuri lo vuole tra i suoi membri, ed è cresciuto suscitando timore e diffidenza, col suo cuore animale, feroce e indomabile, in un corpo umano che a malapena riesce a contenerne gli slanci. Wren non ha mai dato ascolto a nessuno quando c'era qualcosa che voleva. E ora vuole Marguerite. In tutta la sua fragilità e delicatezza. Anche Marguerite, turbata e affascinata dalla sua forza misteriosa, desidera Wren, ma lei è un'umana, la figlia di un importante senatore americano, imprigionata nella gabbia dorata della mondanità e del conformismo da cui vorrebbe fuggire. Braccato non solo dagli esseri umani che non accetteranno mai la sua natura animale, ma anche dai suoi simili che temono i suoi poteri, Wren dovrà essere capace di difendere il suo amore a ogni costo, perché ogni uomo e ogni animale ha in sé il desiderio eterno di un porto, di un luogo libero da persecuzioni, in cui nessuno possa dargli la caccia o ferirlo e per lui è Marguerite.

Commento
Per molte persone ci sono delle cose - dei cibi, dei vestiti, degli oggetti - che regalano un senso di conforto, di sicurezza emotiva. Nel mio caso è una serie di libri. I Dark-Hunters sono la mia lettura sicura, la mia copertina di Linus letteraria, il mio comfort reading da quando ho letto il primo romanzo quasi 7 anni fa. Nonostante abbia iniziato la serie in lingua e sia arrivata a leggere la storia di Acheron, ho deciso di fermarmi e iniziarla da capo seguendo - e supportando - l'edizione Fanucci.
Certo, leggere l'edizione italiana non è la stessa cosa e non lo dico come accusa nei confronti dell'editore o dei traduttori. Lo dico perché perdere delle sfumature della storia nel passaggio da una lingua all'altra è inevitabile e, purtroppo, nel caso della Kenyon sono l'autrice e la storia a uscirne maluccio. I commenti negativi sui D-H e sulla Kenyon sono quasi sempre relativi allo stile: troppo superficiale, troppo semplice, poco approfondito, la trama si risolve troppo in fretta. Ogni volta mi viene da dire leggilo in lingua e poi dimmi, però non sarebbe giusto perché è vero che - a volte - l'impressione è quella. Io lo dico per esperienza, la Kenyon è un'autrice che punta al messaggio, all'emozione e non alla confezione e all'apparenza usando uno stile ricercato e dispersivo. Quanti autori scrivono con uno stile sontuoso e non riescono a comunicare nulla? La Sherry riesce dove questi autori falliscono miseramente: i suoi personaggi sono amici del lettore, diventano quasi una famiglia e ci si emoziona in modo semplice e vero per la loro storia. Così dove gli altri vedono uno stile scarno e banale io ci vedo un marchio distintivo, uno stile senza fronzoli e senza pretese che la rende speciale e riconoscibile.
La seduzione della notte è la storia di Wren, un Were-Hunter Katagaria, ripudiato dalla sua gente perché è un tigardo ed escluso dagli altri were-hunters perché diverso, scostante, difficile. Wren è un modello che può essere applicato tranquillamente alla nostra società: viene giudicato per l'apparenza, viene giudicato per quello che gli altri pensano di lui senza che si curino della verità, della storia alle sue spalle e della sua personalità. Da piccolo Wren ha subito il trauma di vedere morire i suoi genitori, ma prima di quello ha dovuto sopportare un isolamento fisico ed emotivo, il rifiuto dei suoi stessi genitori perché la sua forma animale era un ibrido tra una tigre bianca e leopardo delle nevi. Un tigardo, potente e bellissimo, che ha sempre conosciuto solo rancore, disgusto e odio. Come si fa a non emozionarsi di fronte ad un cucciolo maltrattato? Come ci si può limitare ad apprezzare la bellezza e la virilità dei personaggi della Kenyon quando la prima cosa che suscitano è tenerezza?
La Kenyon crea personaggi che vorresti coccolare e baciare, personaggi bellissimi e potenti che soffrono come le persone normali. Il mix è vincente anche nel caso di Wren: solamente Maggie, la protagonista, subisce il suo fascino mentre il lettore - almeno nel mio caso - lo apprezza per altri motivi. Maggie è la prova che non tutti sono cattivi e che anche Wren merita un po' di amore, di compassione e una compagna che lo ami per quello che è. Come coppia sono dolcissimi, si incastrano alla perfezione e riescono a compensare i vuoti affettivi guardando al futuro. Come da manuale, la Kenyon riserva un lieto fine anche a Wren tuttavia la parte più coinvolgente ed emozionante è sicuramente quella iniziale.
La trama è lineare, semplice e senza grandi complicazioni forse perché i were-hunters sono ancora un gruppo poco conosciuto nel mondo della serie. Infatti incontriamo vecchi personaggi e nuovi were-hunters, scopriamo qualcosa di più sulla loro società, sui meccanismi di giustizia e di controllo e sul grande arbitro Savitar. Il romanzo funge anche da piccolo approfondimento nel mondo dei were-hunters: contestualizza i poteri di Wren, i cambiamenti di Maggie, le svolte finali nella trama e rende tutto fluido e chiaro.
Completamente in linea con i romanzi precedenti della serie - forse inferiore ad alcuni titoli - La seduzione della notte si divora in pochissime ore, suscita una gamma di emozioni abbastanza vasta da coprire gioia, tristezza, riso e pianto assieme, in perfetto stile Kenyon, e lascia - come sempre - la voglia di avere per le mani il romanzo successivo per non uscire mai da questo universo.

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