16 ottobre 2013

Mary Balogh
La proposta

Serie Survivor's Club 1

Trama
I Romanzi Mondadori
Emozione
pag. 320 | € 5,90
L’ex soldato Hugo Emes, lord Trentham, aspira solo a dimenticare gli orrori della guerra e a trovare una moglie semplice e modesta con cui condurre una vita priva di complicazioni. Il destino gli fa incontrate lady Gwendoline Muir, giovane e bella vedova appartenente a quel mondo sfavillante della nobiltà che lui disprezza, e da cui vuole tenersi alla larga.
Reduce da un matrimonio tormentato, Gwendoline è convinta che nella propria vita non ci sia più posto per l’amore e non intende farsi coinvolgere da quell’uomo chiuso e scontroso, per il quale prova però un’attrazione inspiegabile e ricambiata.
In un momento di folle abbandono la passione li spingerà l’una nelle braccia dell’altro, ma barriere in apparenza insormontabili rimarranno a separare i loro mondi...



Commento
Lo zen e l'arte di leggere romance. Ovvero quando leggi romance per distendere i nervi e per depurare la mente dallo stress e da letture poco convincenti. Insomma, capita di leggere un genere per svagarsi e molto spesso capita - a me - di leggere un paio di autrici diverse dalle altre all'interno dello stesso genere. Autrici sicure, che hanno uno stile costante e che producono in serie romanzi con caratteristiche simili. Autrici come la Balogh, che leggo principalmente per il motivo sopra descritto: mi depura il neurone dal bad romance.
Dopo due letture di romance erotici con relativa saturazione di scene di sesso, mi sono buttata a capofitto nel primo romanzo della serie dei Sopravvissuti (alle guerre napoleoniche), nella speranza di non imbattermi in corpi avvinghiati e amplessi esagerati e, per fortuna, il mio desiderio è stato esaudito.
La proposta è un romance vecchio stile, dove la nascita della coppia con le relative sfumature è la protagonista principale. L'incontro, l'infatuazione, l'attrazione, la passione, l'innamoramento e gli eventuali scontri, tutto viene sviluppato come da manuale, con l'utilizzo di due personaggi portanti e di un uso intensivo di dialoghi e pensieri scritti, narrati con calma e senza lesinare sulla quantità di parole. Un romance quasi casto, anche se le scene d'amore ci sono, perché la parte sensuale viene brutalmente messa in secondo piano dalla necessità di scavare nelle emozioni e nelle paure dei due protagonisti. Un cambio di registro graditissimo, leggero e delicato, che riporta l'attenzione verso un romanticismo più mentale che fisico.
Il primo reduce di questa serie è Hugo, figlio di un uomo d'affari senza una goccia di sangue blu nelle vene. Alto, imponente e quasi troppo grosso per sentirsi a suo agio, Hugo si è guadagnato il titolo di Lord e quello di eroe grazie ad una missione suicida dalla quale non solo ne è uscito vivo, ma anche vincitore. Sotto i riflettori della società Hugo trema e sente più che mai il peso della colpa: perché lui è sopravvissuto, quando tanti sono morti? Perché lo onorano per qualcosa di così futile e meschino, per una guerra che non voleva nemmeno combattere? E' il senso di colpa che lo fa sentire fuori posto ovunque vada: non riesce a stare in società e allora si isola nella campagna, solo con il suo orto e le sue galline, dove al massimo viene preso in giro dai vicini perché non sa ballare. Quando raggiunge i suoi compagni - gli altri sopravvissuti - le circostanze lo mettono sulla strada di Gwendoline.
Sullo sfondo dell'oceano, con il vento, le onde, la costa e la spiaggia, Gwen e Hugo si incontrano per non lasciarsi più. Quando non sono insieme, si pensano finché - con maturità e una sana dose di razionalità - decidono di provarci e di assecondare i loro sentimenti. Gwen è una lady, una signora della noviltà, vedova e ormai convinta di rimanere sola per il resto della sua vita. Non sente la solitudine, o forse fa finta di non sentirla, ma quando Hugo entra nella sua vita - con la sua irruenza e quel suo modo di fare arruffato e quasi timido - la spinge a chiedersi se è proprio destinata a non desiderare altro. Gwen è pratica, razionale, sincera prima di tutto con sé stessa, e non teme né pettegolezzi né moralismi nel seguire i suoi desideri. E' Hugo che vuole, e sarà proprio lei a convincerlo a uscire dal suo guscio, mettersi in gioco e raggiungere quel compromesso che lei per prima cerca per poter stare con lui.
Come ho detto è un romance classico, mentale, che coinvolge per la storia dei personaggi e non per la travolgente passione strappamutande. Non è certo uno dei migliori romanzi della Balogh, ma la linearità della storia, la coerenza, la fluidità compensano ampiamente la mancanza di quel guizzo che acchiappa il lettore. In più i due protagonisti sono molto piacevoli, sia in solo che come coppia, e i personaggi secondari sono formati e interessanti anche se occupano poco spazio. Sicuramente continuerò questa serie, visto che la Balogh ha saputo creare curiosità per gli altri sopravvissuti, ma anche perché - a quanto pare - avrò bisogno di una lettura sicura, di quelle che non ti danno brutte sorprese, quando la sfortuna mi rifila letture noiose o pessime. Bisogna fare scorta per i tempi bui, quando se ne ha l'occasione.

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