18 aprile 2013

Jeaniene Frost
I fantasmi della notte

Serie Night Huntress 6

Trama
Fanucci | 384 pag. | € 10,97
Dopo aver sventato una guerra nell'aldilà, Cat Crawfield non desidera altro che un po' di inattività per trascorrere del tempo con il marito vampiro, Bones. Ma il dono che le ha conferito la regina voodoo di New Orleans continua a coinvolgerla in nuove e difficili battaglie, questa volta contro uno spirito di straordinaria malvagità. Con il supporto di Bones, Cat accetta di aiutare un'amica di Fabian, un fantasma di nome Elisabeth, bruciata sul rogo secoli prima da un fanatico religioso: Heinrich Kramer. Al tempo Kramer era un cacciatore di streghe ma adesso è un fantasma spietato e sanguinario che ogni notte di Halloween assume sembianze corporee per torturare donne innocenti prima di bruciarle vive. Cat e Bones sono determinati ad aiutare Elisabeth e a rispedire Kramer nell'aldilà per sempre, ma com'è possibile respingere un fantasma nella tomba? Sono disposti a rischiare il tutto per tutto, anche se sanno bene che un solo passo falso potrebbe essere loro letale...

Commento
Sono molto indecisa sul voto. Non so se arrivare ai 4 cuoricini, o se seguire l'istinto e rimanere sotto i 4 e sopra i 3. Un voto indeciso per un parere indeciso.
Durante la lettura della serie mi è già capitato il titolo che mi ha bloccata, quello che non mi è piaciuto come gli altri, ma ero convinta di essermi lasciata alle spalle il rischio di una ripetizione. Nonostante la buona predisposizione e la voglia di leggerlo, nonostante non ci sia assolutamente nulla di brutto nella storia, non riesco a dare un voto alto. Dipende principalmente da una cosa sola, che risente brutalmente dei miei gusti personali: il fantasma buono che vuole sconfiggere il fantasma cattivo e che chiede aiuto a Cat non mi ha entusiasmata.
Il fatto che l'origine della storia avvenga all'esterno del nucleo principale - Cta&Bones - mi ha fatto capire che, in un certo senso, la vena d'oro si sta esaurendo e che la Frost ha dovuto far intervenire personaggi secondari per infondere nuova linfa alla serie. Purtroppo i fantasmi non mi hanno mai interessata in modo particolare, per cui sapere che Fabian ed Elisabeth sono al centro della vicenda e che agiscono come parte importante nella storia non mi ha smossa nemmeno per un minuto. Scorpire, poi, che anche il cattivo è un fantasma mi ha lasciata quasi indifferente. Certo, il fantasma dell'inquisitore è un ottimo personaggio negativo: è difficilissimo da combattere, gioca sporco ed è un fanatico della peggior specie. Cat deve lavorare parecchio per stargli dietro, ma anche così - cosa posso dire? - la storia non mi ha appassionata molto. L'intera questione di Kramer e di come sconfiggerlo ha suscitato un tiepido interesse sufficiente a rendere carina la storia. Aimé, carina non è più abbastanza quando ci sono in gioco personaggi così gustosi e quindi ho risentito parecchio della mancanza di interesse.
Per fortuna che un punto fisso su cui fare affidamento c'è: Bones è sempre un gran figo - amatore volante - e pur comportandosi come un maritino amorevole riesce a sprizzare sensualità e fascino in poche righe, rivitalizzando l'intera lettura solo con la sua presenza. C'è poco da esserne sorpresi, Bones è un bellissimo personaggio, con una risonanza continua in ogni libro della serie, anche in quelli in cui non gioca da vero protagonista. Cat si è stabilizzata nella sua nuova pelle di vampira, ormai sa gestire ed interpretare i suoi poteri e non ha paura di comportarsi come una vera vampira. Ecco, ho gradito moltissimo che la risoluzione finale del libro fosse legata unicamente al suo personaggio e che lei sola abbia chiuso il capitolo Kramer, appoggiandosi su Bones e sugli altri personaggi solo in piccola parte.
Per quanto riguarda la loro relazione va a gonfie vele, sul fronte vampiri cattivi tutto tace, gli amici sono tutti tranquilli e coinvolti nella storia, i fantasmini svolazzano e la storia si chiude per benino. Ian e Tate fanno una bella apparizione e son contenta perché mi mancavano entrambi. Mi ha fatto piacere che anche Spade sia rientrato nel giro e lavori un po', mentre si è sentita l'assenza di Vlad.
Spero solo che questo non sia l'ultimo, o uno degli ultimi della serie, perché avrei preferito un crescendo netto e questo romanzo - per quanto sia piacevole e sicuramente degno di essere letto - non è il migliore della serie, nemmeno lontanamente. Attendo con fiducia, confido nel futuro e attendo lo spin-off dedicato a Vlad.

Nessun commento: