3 gennaio 2013

Ornella Albanese
L'oscuro mosaico

Leggereditore
pag. 416 | € 10,00
                                       Trama
Dodicesimo secolo. Una cattedrale in Terra d’Otranto. Un mosaico che nasconde la soluzione di efferati delitti. Un guerriero impavido e un investigatore saraceno di nome Yusuf...Il fiero Livio si innamora della fanciulla sbagliata, la bellissima e nobile Mirta, promessa fin da quando aveva tre anni al cugino. Deciso a sfidare tutti pur di conoscerla, il ragazzo viene catturato e punito con ferocia. Anni dopo Livio è divenuto un cavaliere invincibile, la cui fama lo precede, ma non ha dimenticato né i suoi nemici né Mirta. Quando i loro destini tornano a incrociarsi Livio viene però coinvolto nei misteriosi assassinii di due giovani donne.Sarà il saraceno Yusuf Hanifa a intuire che la soluzione dei delitti si nasconde tra gli inquietanti mosaici della Cattedrale di Otranto. Livio e Mirta si incontrano dunque ancora una volta per perdersi di nuovo... ma tra efferati delitti, separazioni e vendette, riusciranno forse a superare tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione del loro amore.

Commento
Aggiungo, con questo romanzo, un nome nuovo nella mia lista delle italiane. Aggiungo un nome tra quelli storici, sentiti e conosciuti del panorama romance italiano. Non ho mai letto nulla uscito per la Mondadori e, se devo dirla tutta, ne sono felice perché con L'oscuro mosaico mi sono avvicinata all'autrice da un punto di vista diverso, meno ristretto e limitato com'è - in generale - quello del romanzo rosa.
Non sapevo bene cosa aspettarmi, la trama non mi era chiara e non riuscivo a capire che tipo di romanzo (o di serie) fosse quella che la Albanese aveva pubblicato con Leggereditore. Pur avendo il primo titolo, L'anello di ferro, ho deciso di seguire l'istinto e di iniziare questo, il secondo, perché l'attrazione che provavo verso di lui era molto più forte della necessità di iniziare una serie dal primo romanzo. D'altronde, in base ai commenti, pur essendo parte di una serie i romanzi possono essere letti anche senza seguire la sequenza corretta.
Come definire questo romanzo? Romance? Rosa storico? Non sono sicura che la definizione che gli viene generalmente data sia quella corretta. Alla fine della lettura la mia convinzione si è rafforzata fino a farmi venire un dubbio - o una speranza. Vuoi vedere che la Leggereditore sta - piano piano - differenziando la sua proposta editoriale inserendo dei veri romanzi mainstream camuffati da romance tra i suoi titoli ? Una veterana del romance legge il nome Ornella Albanese in copertina e pensa di andare sul sicuro e di leggere un classico romance storico. Eppure questo romanzo è tutto fuorché classico, tutto tranne banale e già letto.
Per me, questo è un romanzo storico, un romanzo d'avventura per il 90% e il restante 10% è dedicato alla storia d'amore. E' un pregio, un vero complimento - per come la vedo io.
La storia è tutta incentrata sulla figura di Livio, ne segue la crescita fin da quando era bambino sia in presa diretta sia attraverso gli occhi e i ricordi degli altri personaggi. E' la storia di un essere umano e di come la vita, nel bene e nel male, lo trasformi e lo plasmi fino a renderlo quasi l'opposto della prima immagine che abbiamo di lui. Il libro parla di come Livio, adulto nel corpo di un bambino, parta per scoprire il mondo e arrivi a scoprire sé stesso. L'oscuro mosaico è un viaggio, veloce tutto sommato, dove gli episodi che ci vengono concessi sono scelti con molta cura e con altrettanta attenzione vengono descritti e presentati al lettore. E' uno stile elegante, incisivo e mai pesante quello che trasporta il lettore nelle terre italiane, tra campagne e mare, tra torrioni e grotte. Un viaggio bellissimo ed evocativo, profumato ed emozionante. E' un romanzo storico avventuroso dove non si sente mai la mancanza di quella classica, e prevedibile, vena romantica che sembra onnipresente nei romance di ogni provenienza. Non c'è bisogno di infinite scene d'amore platonico, di battibecchi e di sguardi languidi, la Albanese ha saputo ricreare in poco spazio un sentimento credibile nei due personaggi portanti, Livio e Mirta, e ha saputo gestire la loro relazione in modo veritiero rispetto al contesto e alle azioni dei personaggi secondari. Il loro amore è un sentimento che non lascia un sapore dolciastro e nauseante, non ruba spazio alla storia e non si ripete mai in nessun modo: ogni volta che entra in scena il blocco romantico Livio/Mirta l'autrice aggiunge sempre qualcosa di nuovo, che fa crescere i personaggi. Ho davvero apprezzato il modo sottile e poco invasivo con il quale ha sviluppato questo aspetto perché ha dato più spazio a tutta la storia di contorno, che in fin dei conti è quella che rende davvero speciale la lettura.
I personaggi secondari sono tutti, dal primo all'ultimo, originali e ben delineati. Credibili, mai inutili o noiosi, arricchiscono la storia e creano una rete di informazioni aggiuntive sul protagonista e sulla trama che rende la storia complessa e al tempo stesso chiarissima. Mi è piaciuto in modo particolare il modo in cui la storia è partita con l'essere una semplice avventura, per diventare uno storico con una forte componente romance fino a trasformarsi alla fine in un romanzo d'avventura con una grossa componente gialla. Gli omicidi sono un'aggiunta che stuzzica il lettore e la soluzione del mistero è particolare, abbastanza interessante da non essere prevedibile ma allo stesso semplice - perché pure io ho intravisto la risoluzione. Proprio alla fine, dopo che mi ero chiesta per tutto il romanzo il significato del titolo, si capisce cos'è il mosaico e perché è oscuro.
Dopo questo romanzo affronterò con più fiducia e con maggiore interesse il primo libro della serie e spero che la Albanese continuerà su questra strada perché è evidente che i limiti del romanzo rosa possono essere troppo stretti per certe storie, che hanno bisogno di libertà e respiro.

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