Trama
Signet | pag. 370 | € 6,36 |
Dopo ormai tanti romanzi della Ward ho la certezza che questa donna non ha mai conosciuto fame e miseria. Ogni singolo libro trasuda soldi e ricchezza ereditaria, ed è evidente che è un ambiente nel quale si muove con disinvoltura. Dopo questa amena osservazione, che lascia il tempo che trova, passo al giudizio vero e proprio.
In linea temporale Hearth of gold è il secondo romance scritto dalla Ward, quando - per sua stessa ammissione - ancora non sapeva cosa stava facendo. Tuttavia io non ho avuto l'impressione che l'autrice fosse in difficoltà e che arrancasse per ideare una trama convincente e creare personaggi credibili. La mia impressione generale è molto positiva, considerando che il romance non è il genere in cui la Ward è ferrata.
Hearth of gold è la storia di Carter, archeologa di buona famiglia ma auto-esiliata, e Nick, potentissimo uomo d'affari. La vicenda prende il via sulla terra di Nick che, come proprietario, decide se dare o meno la possibilità agli archeologi di scavare. In linea di massima Nick è un grandissimo pezzo di m...ehm è scontroso è antipatico, caccia via a male parole tutti, fregandosene completamente se effettivamente nelle sue montagne posso trovarsi dei reperti. Carter, però, non si lascia influenzare dalla cattiva reputazione di Nick e si presenta a casa sua armata di un sano atteggiamento combattivo. Abituato com'è a persone che si piegano a 90° ad ogni suo ordine, Nick rimane spiazzato e intrigato da Carter, che lo manda a quel paese e gli urla dietro senza troppi problemi. Il fascino che Carter esercita su di lui lo portano a sviluppare una vera ossessione nei suoi confronti: vuole passare tempo con lei, parlarle, guardarla e tutto perché - oltre ad essere bella - è indipendente, intelligente e con un nucleo di acciaio. Ovviamente Nick è restio a lasciarsi andare ai sentimenti e cerca di camuffare l'amore con la passione, usando parole dure e cattive, un atteggiamento scontroso che crea un forte tira e molla emotivo. Carter, invece, è molto realista e non si nasconde dietro a finte parole, piuttosto si tira indietro per paura di soffrire. Appena si rende conto che il sentimento è più forte della passione e che Nick è la realizzazione dei suoi desideri, si ammorbidisce e accetta di cambiare la sua visione delle cose pur di avere una possibilità con lui.
Il contorno, in questo caso, è molto importante per lo svolgimento della storia perché la maggior parte degli incontri/scontri tra Nick e Carter avvengono nel bosco e nel campo allestito per gli scavi. La montagna è lo sfondo perfetto, selvaggia e incontrollabile come la loro passione, e aiuta tantissimo anche lo svoglimento dell'episodio giallo che semplifica e giustifica il lieto fine. Il cattivo che compare da un sentiero nascosto, la fuga dei ragazzini, la tempesta collaborano nel rendere la storia più complessa e ricca, con diversi spunti che ritmano la lettura e non annoiano il lettore.
In generale il romanzo è riuscito, scorrevole e avvincente ma - soprattutto - intenso dal punto di vista emotivo: Nick e Carter sono due personaggi con una presenza scenica forte, catturano completamente l'attenzione e coinvolgono nella lettura. Aiuta molto il fatto che la Ward, secondo romanzo o meno, è una brava scrittrice e il suo stile è sempre una garanzia, per me. Hearth of gold è un romance riuscito, con i tipici elementi del genere ma con quel qualcosa in più che lo rende speciale.
In linea temporale Hearth of gold è il secondo romance scritto dalla Ward, quando - per sua stessa ammissione - ancora non sapeva cosa stava facendo. Tuttavia io non ho avuto l'impressione che l'autrice fosse in difficoltà e che arrancasse per ideare una trama convincente e creare personaggi credibili. La mia impressione generale è molto positiva, considerando che il romance non è il genere in cui la Ward è ferrata.
Hearth of gold è la storia di Carter, archeologa di buona famiglia ma auto-esiliata, e Nick, potentissimo uomo d'affari. La vicenda prende il via sulla terra di Nick che, come proprietario, decide se dare o meno la possibilità agli archeologi di scavare. In linea di massima Nick è un grandissimo pezzo di m...ehm è scontroso è antipatico, caccia via a male parole tutti, fregandosene completamente se effettivamente nelle sue montagne posso trovarsi dei reperti. Carter, però, non si lascia influenzare dalla cattiva reputazione di Nick e si presenta a casa sua armata di un sano atteggiamento combattivo. Abituato com'è a persone che si piegano a 90° ad ogni suo ordine, Nick rimane spiazzato e intrigato da Carter, che lo manda a quel paese e gli urla dietro senza troppi problemi. Il fascino che Carter esercita su di lui lo portano a sviluppare una vera ossessione nei suoi confronti: vuole passare tempo con lei, parlarle, guardarla e tutto perché - oltre ad essere bella - è indipendente, intelligente e con un nucleo di acciaio. Ovviamente Nick è restio a lasciarsi andare ai sentimenti e cerca di camuffare l'amore con la passione, usando parole dure e cattive, un atteggiamento scontroso che crea un forte tira e molla emotivo. Carter, invece, è molto realista e non si nasconde dietro a finte parole, piuttosto si tira indietro per paura di soffrire. Appena si rende conto che il sentimento è più forte della passione e che Nick è la realizzazione dei suoi desideri, si ammorbidisce e accetta di cambiare la sua visione delle cose pur di avere una possibilità con lui.
Il contorno, in questo caso, è molto importante per lo svolgimento della storia perché la maggior parte degli incontri/scontri tra Nick e Carter avvengono nel bosco e nel campo allestito per gli scavi. La montagna è lo sfondo perfetto, selvaggia e incontrollabile come la loro passione, e aiuta tantissimo anche lo svoglimento dell'episodio giallo che semplifica e giustifica il lieto fine. Il cattivo che compare da un sentiero nascosto, la fuga dei ragazzini, la tempesta collaborano nel rendere la storia più complessa e ricca, con diversi spunti che ritmano la lettura e non annoiano il lettore.
In generale il romanzo è riuscito, scorrevole e avvincente ma - soprattutto - intenso dal punto di vista emotivo: Nick e Carter sono due personaggi con una presenza scenica forte, catturano completamente l'attenzione e coinvolgono nella lettura. Aiuta molto il fatto che la Ward, secondo romanzo o meno, è una brava scrittrice e il suo stile è sempre una garanzia, per me. Hearth of gold è un romance riuscito, con i tipici elementi del genere ma con quel qualcosa in più che lo rende speciale.
2 commenti:
L'amena osservazione, mi è piaciuta molto xD e mi sa che hai proprio ragione!
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