6 dicembre 2012

Karen Robards
Tre sorelle, un destino

Serie Sorelle Banning 1

Trama
I Romanzi Mondadori
Il mondo sembra crollare addosso a lady Gabriella Banning quando apprende della morte del fratellastro, il duca di Wickham, avvenuta nelle piantagioni di Ceylon. Lei e le sue giovani sorelle rischiano di finire in miseria, poiché i beni di famiglia andranno in eredità a un lontano cugino.
Gabby decide allora di forzare i disegni del destino: nascondendo a tutti l’accaduto, organizza lo sfarzoso debutto in società di una delle sorelle.
Una farsa che dovrà durare solo il tempo di trovarle un ricco partito, ma quando alla loro porta bussa un affascinante gentiluomo presentandosi come Marcus, duca di Wickham, i piani saltano, dando però inizio a uno strano gioco “fraterno”…





Commento
Sorprendentemente piacevole. Non so perché ma non gli avrei dato due euro, eppure a lettura finita mi ha lasciato un ricordo piacevole. Preso a caso dal mucchio omaggio della Vie en Rose, non potevo prevedere che era il primo della sua serie - che colpo di fortuna! Così quando l'ho tirato fuori dal cassetto magico e ho dato una lettura veloce alla trama mi sono accorta di poter affrontare il romanzo senza richiami a storie già pubblicate. Benissimo, quindi, perché non sono ben disposta quando devo cominciare una serie da un titolo a caso che non sia il primo.
Ho letto altri romanzi della Robards, alcuni più piacevoli di altri, ma non l'ho mai considerata una delle mie scrittrici preferite, perché tende sempre ad avere un pizzico di distacco che trasforma il tono da informale a brutalmente formale. A dispetto della coerenza storica, non mi piace leggere un romance dove i personaggi continuano a darsi del lei fino a quando non finiscono a letto, mi disturba tantissimo. Mi rendo conto che sarebbe solo preciso, dal punto di vista dell'etichetta, ma non riesco a immedesimarmi nella storia. Anche in questo caso, purtroppo, l'autrice ha usato come confettini il lei, il tono formale e i dialoghi imbrigliati dall'etichetta. Tuttavia la storia ha saputo nascondere a meraviglia questo piccolo difetto, scorrendo veloce e liscia - merito anche della brevità del romanzo - e modulando con equilibrio le scene intermedie, di passione e di contrasto. Da questo punto di vista il romanzo è decisamente ben riuscito perché, seppure corto, contiene in modo preciso gli elementi fondamentali che permettono alla trama di svolgersi in modo coerente. Il finto Wickham e quindi tutta la questione legata all'omicidio, all'impostore e allo smascheramento del mandante sono stati inseriti molto bene nella storia, legando i personaggi principali in modo molto omogeneo tanto da unificare due epiloghi ben distinti in uno solo. Ho apprezzato la brevità dello spazio dedicato al cattivo di turno, che è servito praticamente solo a chiarire l'omicidio e a creare scene di contrasto e trasformazione dei due protagonisti, mentre tutto il resto è stato occupato da scene intermedie ricche di utilità.
La protagonista - e lo sottolineo - ha il pregio magnifico di essere imperfetta. Non solo ha una lieve zoppia, e quindi un palese difetto fisico, ma è anche di aspetto non particolarmente appariscente. E' troppo comodo creare una protagonista zoppa ma bellissima, gioca sporco, mentre invece un'eroina zoppa e assolutamente normale è molto più apprezzabile. Inoltre la Robards ha puntato per Gabby più sul portamento, sul carattere che traspare dallo sguardo, più - insomma - sulla sostanza che può rendere attraente anche una donna assolutamente normale. D'altra parte l'autrice non poteva fare lo stesso ragionamento con il protagonista che, oltre ad essere un ipotetico cattivo fino alla fine, ha anche una fisicità molto spiccata: alto, moro, intenso nello sguardo e capace di usare le parole per ottenere ciò che vuole ha comunque un lato molto più onesto e romantico quando la storia d'amore evolve sul piano fisico.
Considerando che non mi aspettavo nulla, tutto sommato il voto è sorprendentemente alto e ammetto di avere anche una certa curiosità nei confronti dei romanzi seguenti, quelli dedicati alle altre due sorelle. Naturalmente recuperarli è un progetto futuro, ma che terrò comunque presente.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ho letto tutti e tre i libri di questa serie e mi è piaciuto solamente questo, infatti concordo pienamente con la tua recensione. Gli altri due sono quasi uno la copia dell'altro. I primi tre quarti del libro è costituito da una serie di avventure improbabili e di conseguenza noiose. Diventando carino solo nell'ultima parte.In effetti, come dici bene tu la Robards scrive storie a volte piacevoli e altre molto meno, inoltre io non leggo volentieri i romanzi quando sono troppo avventurosi.
Un saluto Manu' :)

LadyAileen ha detto...

L'ho letto alcuni anni fa e concordo con la tua recensione. :)

Miraphora ha detto...

Manu allora se mi dici così non ci penso nemmeno a leggere i seguiti! :D Mi salvi da noia certa ;)