2 ottobre 2012

Roberta Ciuffi
Un cuore nelle tenebre

Serie Lykaon 1

Trama
Leggereditore
ebook | € 4,99
Vivono tra la gente comune, conducono una vita apparentemente normale. Ma la notte è il loro regno, è di notte che si scatena la loro vera natura. Tutto intorno, l’Italia unita sta muovendo i primi passi, eppure, tra i vicoli di San Raffaele, in Friuli, sono i lykaon a reggere i fili del destino.
Da secoli vivono in pace, a metà fra la ragione umana e l’istinto animale, ma ora qualcuno di loro ha lasciato che il sangue prenda il sopravvento, e che le pulsioni del lupo vengano alla luce, sconvolgendo un’armonia sottile. L’ombra dei boschi sta per dilagare, inesorabile, insidiosa, e solo uno di loro potrà ricucire il confine tra i due mondi.
Starà a lui – accompagnato da una donna fragile e indifesa, che cela in sé la forza sconosciuta e dirompente di una regina delle tenebre –, trovare la chiave che risolverà l’enigma, per difendere il suo popolo dai piani di chi da tempo trama alle loro spalle...


Commento
Capita, a volte, che tra tutte le novità editoriali alcune vadano perse, oppure, per forza di cose, scartate. Un po' per mancanza di soldi, un po' per incertezza molto spesso sono stata costretta a togliere dalla mia lista della spesa alcuni titoli, come nel caso della nuova serie paranormale dei Lykaon di Roberta Ciuffi. Ne ero molto incuriosita, ma proprio perché avevo fatto fuori il budget mensile, non ho avuto la possibilità di leggere il primo titolo della serie.
Poi qualche tempo fa ho ricevuto il secondo volume e, per un colpo di cul...ehm di fortuna, ho recuperato il primo volume ad un prezzo stracciato. A questo punto non ho avuto più scuse: potevo iniziare la serie.
Non so perché, ma ero convinta che la serie fosse di ambientazione contemporanea ed è per questo che ne ero così attratta. Appena ho scoperto che in realtà era uno storico ci sono rimasta un po' male. Avrei preferito vedere un'autrice italiana affiancata ai nomi stranieri del paranormale contemporaneo e fare una specie di prova del nove. Anche così, comunque, non posso dire di essere rimasta delusa.
La Ciuffi ha uno stile molto curato, molto 'letterario'. Si discosta notevolmente dalla semplicità scorrevole (o dalla povertà lessicale) di alcune autrici - generalizzo, non mi riferisco solo alle scrittrici italiane. Appena si comincia la lettura si sente la differenza: quasi non sembra nemmeno un romance, ma un romanzo storico 'normale' (passatemi il termine). Ogni singola scena viene descritta con cura, con precisione, fino ad arrivare ad una resa su carta molto accurata, definita, che aiuta il lettore a far scorrere le pagine senza quasi che se ne accorga. Per me, questo, è un pregio: uno scrittore deve saper creare un legame con il lettore anche al di fuori del proprio genere. Anche se la Ciuffi è conosciuta come scrittrice di romance, non significa che si debba limitare a saper scrivere bene il suo genere. Saper gestire scene di azione, la suspance, il fattore fantastico, l'approfondimento dei personaggi secondari sono indice di quanto sia padrona della lingua e del suo mestiere.
Questa ricchezza stilistica nasconde perfettamente la mancanza di uno spiccato lato romantico. Il rapporto amoroso tra i due protagonisti è meno sentito, meno espresso a parole, rispetto ad un classico romance. Io definirei questo romanzo paranormale storico, con un pizzico di amore, ma non paranormal romance. Poi, si sa, sono punti di vista.
Sempre per la motivazione descritta sopra, tutta la vicenda si snoda in modo omogeneo per tutto il romanzo. Per descrivere quello che penso userò una metafora, abbiate pazienza è quello che mi è venuto in mente: sembra che l'autrice abbia impastato con cura ogni pagnottella, dove questa rappresenta una scena specifica. L'impasto viene lavorato con forza, fino ad amalgamare ogni grumo di farina. Il risultato è un prodotto perfettamente miscelato, 'sfruttato' fino all'ultima briciola per una resa perfetta.
La tematica è di per se molto affascinante: per me, che ho un debole per i licantropi, è stata una sorpresa gradita leggere una versione nuova di questo elemento. Non c'è più il solito mostro che ti morde e sei fritta, ma una razza a parte, discendente dagli dei, di protettori, di re lykaon che vogliono solo vivere con i loro simili senza invadere lo spazio degli umani.
Tutta la questione legata alla piramide di potere è stata il collante per la storia: il re lykaon Lars sprigiona un'aura di potere, di sicurezza per la sua gente che travalica il tempo e lo spazio. Non importa dove si trova, il suo ruolo è indiscusso. Lars è un personaggio imponente, che incute soggezione e al tempo stesso devozione proprio per il senso di profondo autocontrollo che traspare ad ogni suo gesto. Si capisce subito che Lars è potente, fisicamente e psicologicamente; non si lascia schiacciare dal passato - per quanto crudele sia - e abbraccia il presente e il futuro con una mente aperta.
L'altro personaggio importante è, ovviamente, la protagonista femminile, controparte di Lars. Laddove lui è ingombrante, larger than life, Elena è minuta, quasi trasparente nella sua anonimia. In contrasto con lui, che si lascia rappresentare perfettamente dal suo lato animale - naturale - e dal quale non si nasconde, Elena si fa schiacciare dalla paura, dal passato e diventa l'ombra di sé stessa.
Quando i due si incontrano è come se un interruttore fosse stato schiacciato: Elena si risveglia, letteralmente, dal suo torpore e ad ogni contatto con Lars lascia andare una parte di sé che aveva nascosto.
Oltre ai due protagonisti, anche i personaggi secondari sono stati resi molto bene, con grande cura. Di solito, infatti, i personaggi di contorno servono solo come tappabuchi, come strumento necessario per far fare determinate cose ai protagonisti, e non hanno un loro carattere. La Ciuffi ha saputo donare ad ognuno di loro spessore, utilità e carattere. E' inusuale che in un romance - e qui ho la conferma che non rientra nel genere - i personaggi meno importanti abbiano un potere tale sulla trama: qui sia la sorella di Elena, sia il marchese, il professore e ogni membro del paese lasciano il segno.
Il risultato finale è un romanzo corposo, ma che sa essere romantico, avventuroso e a volte anche 'leggero' da leggere. Mi è piaciuto molto, è stata una sorpresa e una scoperta. Sono contenta di non aver abbandonato completamente l'idea di leggerlo, perché mi sarei persa un bel romanzo!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, Miraphora, per questa splendida recensione. Hai colto perfettamente la mia intenzione: ogni volta che scrivo qualcosa, quale sia il genere, intendo scrivere un romanzo. Spero che anche il secondo, ancora più 'corposo' del primo, ti piaccia. Scriverlo è stata un'impresa difficoltosa, ma, per quel che mi riguarda, di grande soddisfazione. Un abbraccio, Roberta Ciuffi.

Miraphora ha detto...

Grazie a te Roberta!
Sono contenta di aver capito il senso del romanzo e soprattutto sono contenta che, oltre a questo, mi sia piaciuto. I romanzi corposi sono quelli che, rispetto agli altri, rischiano di più. O li odi o li ami e la via di mezzo (per come la vedo io) è quasi un fallimento. Ma se colpiscono lasciano un segno indelebile! :)