24 settembre 2012

Laura Florand
Ladra di cioccolato

Serie Amour et Chocolat 1
Titolo originale The chocolate thief

Trama
Leggereditore
pag. 329 | € 10,00
Cade Corey è la figlia del principale produttore di barrette di cioccolato americano; Sylvain Marquis è il più raffinato chocolatier di Parigi. Lei vorrebbe mettersi in affari con lui, ma lui non intende svendere la sua arte a un colosso industriale.
Lei però è disposta a tutto pur di creare un nuovo prodotto dal sapore inconfondibile e raffinato, in grado di accrescere la fama del suo già popolarissimo marchio, persino a rubare le ricette dell’ostinato e affascinante chocolatier. Presto la notizia che una ladra di cioccolato si aggira per le strade di Parigi rimbalza di giornale in giornale, fino al New York Times, portando così nuovi clienti al negozio, ma mettendo in serio pericolo la reputazione della donna.
Tuttavia, in guerra e in amore non ci sono regole, e nonostante tutto l’attrazione fra i due non si farà attendere. Complice l’inebriante sensualità del cioccolato...
"Una ladra che rubava cioccolato ma non il computer? Doveva sposarla, sentiva che si stava innamorando di lei al solo pensiero."
Commento
Reduce da una settimana estiva a Parigi e in piena crisi ormonale, di quelle cattive che chiedono cioccolata a gran voce, non potevo assolutamente escludere questo romanzo dalla mia lista.
Complice un pomeriggio nuvoloso e freschino, mi sono piazzata sul divano con una bella tavoletta di cioccolato Milka bianco super dolce (la crisi ha ringraziato), copertina e silenzio totale e l'ho finito.
Esatto, l'ho finito in un pomeriggio. Iniziato alle 14, finito alle 19. Da moltissimo tempo non mi capitava di godermi un libro con tranquillità e di riuscire a concentrarmi nella lettura così tanto in modo da assorbirlo fino all'ultima riga. Mi è mancata questa sensazione di vuoto che si crea quando ti immergi nella lettura.
E poi bisogna dirlo che un romanzo, per avere questo effetto, deve avere delle caratteristiche ben precise: prima di tutto non può essere un mattone, perché la lettura deve scorrere veloce - anzi, velocissima; secondo la storia deve essere briosa, divertente ma emozionante; terzo i personaggi devono stabilire un contatto con il lettore alla prima pagina, altrimenti si rischia di perdere interesse.
Ladra di cioccolato ha soddisfatto ampiamente tutti e tre questi elementi: non solo la storia è veloce da leggere, semplice e coinvolgente, ma i personaggi sono così particolari e reali allo stesso tempo che ti risucchiano nella storia e nei loro sentimenti. Ovviamente c'è anche l'elemento fiction, quello che nella vita reale non potrebbe mai avere lo stesso successo: la protagonista si lascia andare a attività illecite che normalmente l'avrebbero portata alla prigione, ma è un romanzo e ci piace così, un po' credibile e un po' no.
Qual'è il punto di forza della storia? Il rapporto tra Cade e Sylvain, non c'è dubbio. Cade, la protagonista, è una donna in carriera che gestisce l'aspetto finanziario della ditta di famiglia: multimilionaria, sa gestire capitali enormi eppure sotto sotto è una donna normalissima, con le sue mille insicurezze. Sylvain è un grande artista del cioccolato, uno dei migliori, eppure nasconde la sua timidezza con un atteggiamento da padrone del mondo, arrogante e autorevole. Quando si incontrano Cade rimane folgorata, perché diciamocelo, Sylvain è sexy da morire, nella sua reazione lei è come tutte noi: una ragazza normale che di fronte ad un uomo da cui si sente attratta non capisce più niente. Sylvain si lascia intrigare perché Cade ha un modo di fare particolare: si prende le batoste con una grazia anormale, incassa le delusioni ma si rialza come una molla. Cade non cede mai e questo suscita in Sylvain una curiosità particolare: Cade è interessata a lui oppure al suo cioccolato? La debolezza più grande del nostro cioccolataio di classe sono le donne: più lo strapazzano, più ne rimane affascinato. Con Cade succede proprio questo: è un tira e molla da entrambe le parti, un continuo scornarsi per nascondere i loro veri sentimenti.
I dialoghi sono ritmati, ben giocati nei contenuti e le scintille che sprizzano incendiano le pagine. La scena delle scale è pazzesca: di una sensualità estrema, spicca così tanto nel libro perché la componente sessuale è nettamente in secondo piano, ma quella scena...mamma santa, quella scena ha una potenza che ti porta all'autocombustione. Sylvain è un eroe ben fatto, sexy con quel pizzico di insicurezza che lo trasforma nei momenti giusti. Cade, invece, è perfettamente imperfetta: normale fuori e dentro. Le sue insicurezze, i suoi pensieri sono quelli che tutte noi hanno avuto almeno una volta nella vita. Due personaggi perfetti per questa storia, niente stona e nemmeno una delle loro parole frena la lettura.
E' un ottimo romanzo per passare un pomeriggio di relax, fa sorridere e commuovere, stuzzica e - porca miseria - ti fa venire una voglia matta di dolci. Mi avevano detto di leggerlo solo se avevo a portata di mano del cioccolato, ho seguito il consiglio e lo ribadisco: armatevi di cioccolato, quello buono, e vi godrete ancora di più la lettura!

2 commenti:

LadyAileen ha detto...

Mi piace molto il cioccolato ma devo ammettere che non lo preferisco quando fa da sfondo ad una storia. :)

Miraphora ha detto...

Pensa che nemmeno a me faceva impazzire l'idea, eppure la storia è così carina che mi è passato di mente!