16 settembre 2012

J.R.Ward
The player

Serie Moorehouse Legacy 2

Trama
Harlequin
ebook | € 4,35
"Ruthless" might as well be Gray Bennett's middle name. When the renowned Washington, D.C., insider talks, powerful people listen. But Gray hasn't come home to Saranac Lake to play politics. Or play at all. A tragedy has shaken the unshakable Gray Bennett to his hardened core. And so has the most unlikely of women.
The mousy redhead who used to run around the Moorehouse B and B--the one he never noticed--is now all fiery hair and lush curves. But sweet Joy Moorehouse is too innocent for a cynic like him. So Gray won't let himself lay a hand on her...until the night he can no longer resist the woman she has become. That's when he discovers a secret that leaves him gasping for breath--and wanting more.




Commento
Non c'è niente che possa vincere il paragone con una lettura Linus. Una copertina di Linus in versione cartacea è quello che serve quando arrivi al limite della sopportazione: romanzi noiosi, pessime traduzioni, ripetitività di un genere, insomma...quando hai bisogno di qualcosa di sicuro, al 100% fidato allora devi scegliere tra le letture Linus. Per me sono poche le autrici che mi assicurano una soddisfazione alta - molto alta, in alcuni casi - e per questo me le tengo da parte, come scorta nei momenti bui di crisi nera.
Pochi giorni fa ho dovuto tirare fuori la mia arma super pesante: la Ward. La mia scelta è ricaduta su una ristampa dei suoi contemporanei e secondo di una serie che avevo già iniziato. La trama del primo romanzo era ben viva nella mia memoria e soprattutto i personaggi principali del secondo romanzo mi erano rimasti impressi per cui pronti partenza via!
In 2 giorni l'ho finito. Certo è corto, 384 pagine in formato tascabile, ma la resa è tantissima.
Nella puntata precedente...Frankie, la sorella maggiore, riesce a salvare il B&B di famiglia grazie all'intervento di Nate, cuoco provetto e super bad boy, che le ruba anche il cuore. Nel frattempo...la sorella minore Joy si strugge d'amore per Gray, il bad boy che ha fatto carriera, il donnaiolo che compare una volta all'anno e che è sempre gentile con lei.
In questo episodio...Joy è stufa marcia di essere considerata la mascotte della casa. Frankie e Nate la trattano più come una sorellina minore che come una donna e l'obbligo di curare la nonna comincia a pesarle. Joy non ha mai avuto la possibilità di vivere la sua vita, al contrario di Frankie che ha preso in gestione il B&B con passione, lei vuole volare via e imparare a conoscersi. Joy si rende perfettamente conto che i suoi desideri devono passare brutalmente in secondo piano rispetto alla famiglia, così si è abituata al suo ruolo di sorellina e di badante. C'è una sola cosa di cui non può proprio fare a meno, una cosa di cui non si vuole privare perché è sua, solo sua e nessuno ne è a conoscenza: Gray. Joy è perdutamente innamorata di lui fin da quando la sua cotta adolescenziale si è trasformata in passione adulta. Lo vede solo per pochi giorni all'anno, ogni anno, e ogni santa volta cerca di stare in zona, di vederlo e magari di scambiare un saluto perché poi lui sparirà. Joy non ha mai, nemmeno una volta, pensato di poter essere interessante agli occhi del sofisticato politico, dell'uomo d'affari fatto e finito. Gray è l'opposto di quello che Joy dovrebbe trovare interessante: è pericoloso, ha avuto tantissime donne e nessuna lo ha legato a sé e non ha nessuna tendenza all'amore romantico. Gray è l'uomo sbagliato e tutti lo sanno. Proprio per questo l'attrazione di Joy è un segreto segretissimo. Eppure Gray, per quanto sia il suo opposto, la vede e ne rimane colpito: lei è diversa da tutte le donne a cui è abituato. E' spontanea, non ha secondi fini e non cerca di sedurlo. Joy è una secchiata di acqua gelida in piena faccia e Gray rimane talmente spiazzato che è obbligato a osservarla per bene. Dopo tanti anni in cui Joy era la Joy della famiglia Moorehouse, giovane, carina e simpatica ora è diventata Joy e basta, una donna bella senza fronzoli e semplice come solo le persone normali sanno essere. Gray è fregato.
A questo punto si instaura un tira e molla molto particolare: da una parte abbiamo Joy che, talmente stupita che quasi non ci crede, vuole approfittare spudoratamente di ogni singola occasione per avere Gray e dall'altra abbiamo Gray che, ci crede o non ci crede?, vuole Joy talmente tanto che non capisce più niente ma, allo stesso tempo, non vuole essere l'orco cattivo che la traumatizza e le toglie quell'aria fresca e pura che si è trascinata dietro. Gray non ci crede che Joy sia al 100% trasparente e, quindi, un po' la strapazza MA, big ma, ogni volta si fa più male lui che lei: lui si sente di cacca e lei è sempre più determinata a portarselo a letto. Mitica Joy non fa la lagna, non si piange addosso, non aspetta che sia lui a fare la prima mossa ma ad ogni strafalcione di Gray lei gli passa sopra come un panzer e lo travolge con la sua sincerità: pensi che faccia finta? Strunz! Allora me ne vado! Torni da me perché mi vuoi? Bene famolo strano! Ti dico che ti amo e tu scappi? Maledetto uomo gnocco, mo' ti convinco io! Quanto mi è piaciuta Joy. Quanto mi piacciono i personaggi normali che si danno una mossa e non aspettano l'intervento divino, soprattutto quando non si trasformano per raggiungere il livello dell'altro personaggio. In questo caso è Gray che compie il passo, che cambia e che arriva a riconsiderare tutta la sua vita, compresa la visione che ha dell'amore.
Non oso cominciare a parlare delle scene d'ammore. Sono pochissime, si contano sulle dita di una mano (e nemmeno tutte) ma sono ustionanti, come solo la Ward sa fare. Roba che santo cielo sul pullman mi facevo aria anche se eravamo in giacca e sciarpa. Mamma mia. Gray è un uomo affascinante, pericoloso e fatto di neri e di bianchi. Non ha mezze misure e questo suo aspetto lo rende così intenso, così aaaaaaaaaarrrrrrrrrrrrrrrr che ti lascia senza fiato. Solo un personaggio sicuro nel suo amore, sicuro di poter avere il lieto fine di cui entrambi hanno bisogno poteva tenere testa a Gray: Joy è perfetta.
Alla fine del libro avevo una voglia matta di prenderne in mano un altro e fare un'indigestione di Ward ma ho resistito. Devo tenerla buona perché non posso rimanere a secco, a quel punto sarei costretta a rileggerli tutti. Non che la cosa mi pesi, s'intende, ma la smania di novità wardiana è altissima. Vi consiglio di leggere anche i suoi contemporanei e non di limitarvi agli Angeli o alla BDB. Non sono allo stesso livello ma regalano comunque una lettura mooolto gustosa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Io della Ward leggerei tutto: pure la lista della spesa.
Suppongo che i suoi contemporanei sono reperibili solo in lingua inglese.

Franci

Miraphora ha detto...

A parte Una donna indimenticabile questi sono ancora inediti.
Ma chissà...magari in un futuro!