21 maggio 2012

Lara Adrian
Il bacio oscuro

Serie Midnight Breed 7
Titolo originale Shades of Midnight

Trama
Leggereditore
Qualcosa di non umano sta dilagando nella gelida natura dell’Alaska, lasciando indicibili carneficine sul suo cammino. Al pilota Alexandra Maguire quegli omicidi ricordano ferite mai chiuse, che non le danno tregua. Poi un seducente straniero entra nel suo mondo: si tratta di Kade, inviato da Boston per indagare sui crimini. Perseguitato da una vergogna segreta, il vampiro scopre subito la verità sulla minaccia che deve fronteggiare: si tratta di qualcosa che mette a rischio il legame che ha stretto con la donna in grado di riaccendere le sue più profonde passioni. Ma per portare Alex nel suo mondo di sanguee oscurità, Kade dovrà confrontarsi con i propri demoni personali, e con l’entità maligna che potrebbe distruggere tutto ciò che gli è caro. Entra in una landa selvaggia, dove il confine tra il bene e il male, fra gli amanti e i nemici, è labile e insidioso. Scopri il nuovo affascinante capitolo di una serie che crea dipendenza assoluta.


Commento
Dopo ben 6 libri la Adrian ha esaurito i veterani della Stirpe e le sono rimaste in mano le nuove leve, i nuovi guerrieri che si sono aggiunti dopo al gruppo base. Il primo guerriero che viene pescato è Kade, che pesca il rametto più corto e diventa protagonista - quasi all'improvviso - del settimo romanzo della Stirpe. Dico all'improvviso perché io mi aspettavo che Stirling Chase fosse ormai prossimo ad avere un suo romanzo, considerando che è entrato in scena ormai molti libri fa. Eppure la Adrian ha deciso di dare l'occasione a uno degli sbarbatelli, quelli che compaiono e che hanno qualche battuta ma che in linea di massima non lasciano nessun segno. Kade e Brock, nella mia immaginazione, sono sempre stati due personaggi secondari, di margine, che hanno importanza solo nel momento in cui compaiono e se escono di scena vengono dimenticati. Fisicamente non sapevo nemmeno come fossero, non mi ricordavo chi fosse Brock e chi Kade e - in tutta sincerità - neanche mi interessava. Diciamo che li ho sempre unificati assieme a quei personaggi meno interessanti, come Reichen, che prima o poi sarebbero diventati protagonisti ma che ho sempre confinato in un angolino, perché pensavo che sarebbe passato almeno un altro paio di romanzi. Ma poi mi sono resa conto che non rimaneva più nessuno, dei 'soci fondatori', e che sarebbe stato troppo bello se la Adrian avesse anteposto Hunter a tutti gli altri. Insomma, è con un senso di sorpresa che ho iniziato a leggere il romanzo. Prima di tutto c'è da dire che se fosse stato ambientato a Boston non mi avrebbe incuriosita più di tanto, forse perché praticamente tutti i romanzi precedenti sono 'cittadini'. In questo caso, invece, si viene sradicati dal solito scenario e scaraventati nella gelida Alaska, che raramente riesce ad essere così affascinante (solo l'Alaska di Zarek della Kenyon ha più fascino). Il cambio di scena giova parecchio a tutta la serie, funziona come uno schiaffo - gelido - in piena faccia, ti sveglia dal torpore della routine e dona una certa agilità e freschezza che ultimamente non aveva. Oltre all'ambientazione così selvaggia e inospitale, ma decisamente scenica (la 'vedevo' nei toni del blu, ghiaccio e bianco), anche il protagonista maschile ha lo stesso spirito selvatico. Kade è originario dell'Alaska, è casa sua, e tornare indietro - per qualsiasi motivo - è un ritorno a casa che sente nel sangue. Il richiamo è talmente forte che la felicità di scorazzare ignudo con i lupi a - 30° lo rende vivo come non poteva essere a Boston. Se prima Kade era pallido e trasparente, quasi insapore, nella sua terra d'origine acquista sapore, colore e carattere. La trasformazione è così inaspettata e decisa che colpisce senza scampo. Per quanto mi riguarda, poi, i personaggi maschili di questa serie sono sicuramente più approfonditi e meglio riusciti di quelli femminili (solo Renata ha lasciato il suo segno) e il loro background viene spiegato con maggiore dettaglio, per cui ogni loro pensiero e azione sono un'estensione naturale che si fondono senza scossoni nella trama. In questo caso specifico, Kade ha un passato che ha nascosto all'Ordine e al suo migliore amico Brock, un passato che vuole dimenticare e da cui è scappato senza guardarsi indietro. Il suo segreto è legato al suo dono e alla sua famiglia: dalla nascita Kade ha il dono di entrare in contatto con gli animali, i lupi in particolare, e di farsi accettare dal branco come uno di loro. Cacciare con i lupi e lasciare libero sfogo al suo istinto di predatore diventano sempre più esaltanti e difficili da controllare, finché un giorno decide che per salvarsi dalla Brama di sangue deve allontanarsi dalla sua terra e dalla sua famiglia. Il problema fondamentale, comunque, è che il gemello di Kade, Seth, ha compiuto i suoi stessi passi fino a farne uno più lungo della sua gamba. Kade è combattuto tra la lealtà al gemello, e la speranza che un giorno potrà salvarsi, e la lealtà verso se stesso e verso la giustizia. Incapace di compiere una scelta vera e definitiva scappa, consapevole che così avrà solo rimandato la resa dei conti. Che, ovviamente, arriva sotto la scusa di attacchi brutali nella piccola cittadina di Harmony dove un'intera famiglia è stata brutalmente sterminata. Lo zampino di Ribelli porta Kade - e l'Ordine - ad indagare sui delitti e a scontrarsi con una donna che in passato ha già vissuto un simile orrore. Alex, pilota di aereoplano, è scappata con il padre dalla Florida per dimenticare la morte violenta della madre e del fratellino e si ritrova proprio in mezzo alla carneficina. Lo straniero, l'unico che sembra crederle quando dice di aver visto impronte di piedi nudi, la attrae subito sia per la sua bellezza selvaggia ma soprattutto per il senso di sicurezza che le infonde. Non essere considerata una depressa cronica con manie di persecuzione da mostri è una novità che le fa cadere tutti i muri protettivi che aveva eretto attorno a sé. Con Kade non riesce proprio ad essere la finta Alex che ha costruito e man mano che lo conosce e che, insieme, si impegnano a trovare chi ha compiuto gli omicidi, scopre di avere un passato e un futuro legati a lui e alla sua razza. Alex è un personaggio - purtroppo - sciapo. Il fatto che tutto il suo carattere sia costruito attorno ad un trauma e che oltre a quello non ci sia molto la rende poco interessante da leggere. Kade ruota attorno a lei - pare- per le circostanze e per un classico caso di 'destino', non c'è molta magia nel loro incontro e tutto si sviluppa in linea retta, con pochi scossoni che vengono superati semplicemente con la forza dell'happy ending. Suscita una lieve curiosità l'episodio dell'Antico, che dimostra di avere una mente lucida, oltre alla fame e alla rabbia, e del conseguente coinvolgimento di Jenna. Tegan fa una comparsa e lascia la sua impronta e Hunter si prende con decisione il ruolo che era di Lucan, cioè quella di guerriero Gen Uno, forte e spietato. A conti fatti posso dire che questo è un romanzo dedicato ad un unico personaggio, Kade, mentre tutti gli altri - Alex compresa - sono da contorno a lui e alla storia. Anche se la componente romance è presente in dosi massicce, ho preferito senza ombra di dubbio le parti in solo di Kade, al massimo quelle in cui interagiva con gli altri guerrieri. Il mio voto finale è di 4 stelline, anche se non è il migliore della serie. Ho come l'impressione che il mio preferito deve ancora arrivare (*coff*Hunter*coff*).

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