15 gennaio 2012

Ronda Thompson
Maledizione d'amore

Serie Wild Wulfs of London 3 
Trama 
Per lady Amelia Collingsworth, il sogno di una romantica luna di miele diventa un incubo quando è costretta a difendersi da quella che sembra l’aggressione del marito. Mentre un mostruoso predatore è in agguato nell’ombra, l’intervento inaspettato di Gabriel Wulf, enigmatico gentiluomo, salva Amelia da morte certa. Ma l’incubo non è destinato a finire: c’è un tragico segreto nella stirpe dei Wulf. E mentre il desiderio unisce Amelia e Gabriel, forze oscure e terribili tentano di separarli. 




Commento
E siamo arrivati alla fine. La serie dei licantropi è terminata con l'ultimo fratello...Gabriel, ovvero il mio preferito. Sono partita un pochino prevenuta, perché quando un eroe mi si presenta con le sue caratteristiche non posso fare altro che apprezzare (e sbavare, ma questo è un altro discorso). Diciamo pure che Gabriel è un eroe equilibrato, con diversi elementi che giocano a suo favore: oltre alla prestanza fisica (non ci credo che ho usato questo termine XD), ha un carattere combattivo, scrontroso senza essere sociopatico e con quel pizzico di cuore tenero che gli fa dire ti amo senza scadere nel ridicolo. Gabriel non diventa un pappamolle nelle mani dell'eroina, nemmeno alla fine; è sicuramente un personaggio che cambia poco, e quel poco cambia in funzione della protagonista - com'è giusto che sia. Non si esagera, con Gabriel, non diventa indigesto, non fa storcere il naso e non annoia, cosa alquanto piacevole e rara. L'eroina, Amelia, è un'altro punto positivo del romanzo: è una lady fuori dai canoni, ma stranamente non è un personaggio assurdamente assurdo, come la maggior parte delle eroine indipendenti che mi fanno sclerare dopo 2 capitoli. Amelia è divertente, indipendente senza esagerare, con momenti di ribellione particolari e ben posti all'interno della storia. In più mi è piaciuta (seppur sia bionda, il che ha del miracoloso) perchè i suoi pensieri sono molto umani e credibili. Niente strane elucubrazioni mentali al limite della noia, Amelia segue un percorso di pensieri che pure io potrei avere. Facile da immedesimarsi e facile da gradire. Gabriel e Amelia sono due personaggi completi, particolari e ben sviluppati. Miracoloso, lo ripeto. La trama, infine, conclude la storia dei fratelli ma inserisce un nuovo elemento: i Warg e il problema del 'se', ma a quanto pare la fine è certa e i problemi di queste nuove creature non vengono sviluppati. Sebbene G&A passino praticamente l'80% del romanzo fuori nei boschi, scappando e combattendo i cattivi, il continuo susseguirsi di avvenimenti e gli spostamenti dei due non mi hanno stufata. C'è azione, ma senza esagerare; c'è mistero, ma è introdotto e descritto in modo da essere parte integrante ma non preponderante della storia. In sostanza, è un romanzo ben fatto, omogeneo, completo e che segue un filo logico con un suo inizio e una vera fine. La trama si sviluppa e si conclude, i personaggi non cambiano da una riga all'altra, l'amore non spunta come un fungo e non ci sono strafalcioni da parte dell'autrice. Voto alto, ma non massimo perché piace, certo, ma non incolla alle pagine.

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