20 gennaio 2012

Nicholas Sparks
Ricordati di guardare la luna

Titolo originale Dear John
Trama 
È un incontro inaspettato e meraviglioso quello tra Savannah e John, se solo le grandi scelte non ostacolassero costantemente la loro unione. A minare la loro vita insieme c'è innanzitutto la carriera militare di John, che quando decide di prolungare la ferma scaverà nel loro rapporto un baratro incolmabile. Quello della distanza. Eppure a suggellare il loro sentimento c'è un sfera magica e magnetica: la luna. La loro è una promessa intima: ogni volta che nel cielo ci sarà luna piena i due ragazzi, ovunque si troveranno nel mondo, alzeranno gli occhi al cielo e così resteranno idealmente vicini. Ma gli anni passano e la vita non si può fermare. John, attraverso una lettera viene a sapere che Savannah si è sposata. Quando anche suo padre muore, John decide che è arrivato il momento di tornare a casa per rimettersi sulle tracce della ragazza. Ma per qualche strano motivo si troverà anche qui su una delicata linea di confine: tra l'amore per Savannah e la gravissima malattia del marito, tra la vita e la morte, tra la luna e la terra. Una matassa di sentimenti e di scelte pure e incondizionate che sembrano superare il valore di una vita insieme. Qualcosa che forse si può intuire soltanto guardando il cielo, nelle notti di luna piena. 

Commento


Perché farsi del male leggendo un romanzo di Sparks? Perchè, diciamolo, ogni tanto il lato masochista che è in noi salta fuori, e quindi eccoci alla ricerca di una storia strappalacrime, stucchevole e melensa come solo Sparks sa fare.
Sarà stato anche questo il caso? Ne ero sicura mentre guardavo il trailer di Dear John, cioè del film tratto dal romanzo. Due bei giovani che si innamorano sullo sfondo dell'oceano. Lui, militare, parte e i due piccioncini si tengono in contatto tramite posta...perché è più romantico. I due soffrono, piangono, si disperano...ma alla fine del trailer non capivo se tornavano assieme o no. Allora che faccio? Prendo il libro in biblioteca, dopo essermi informata su Anobii. Ero pronta e preparata anche alla fine tragica del romanzo, me la sentivo...ce la potevo fare!
E ce l'ho fatta! Questo libro...attenzione...mi è piaciuto! Sono quasi commossa! Ha sicuramente giocato a favore il fatto che volessi leggere una storia d'amore in cui il personaggio maschile fosse un militare, e quindi ero più che ingorda di iniziarlo e di godermelo.
Il primo aspetto che mi è piaciuto è stato il punto di vista: è John, infatti, la voce narrante dalla prima all'ultima pagina. Sono suoi i pensieri e i sentimenti che vengono messi su carta con tanta facilità. Avevo paura che il combo Sparks/eroe militare potesse creare un mostro dall'aspetto rude ma sdolcinato da diabete, e invece no. John è un mix: è un ragazzo che non si aspetta niente dalla vita, che non sa che fare di sé stesso e si è dato completamente all'esercito, nella speranza di trovare uno scopo. Ha un rapporto difficile con il padre estremamente taciturno e quasi sempre chiuso in se stesso. Non sente di valere, finché una ragazza lo guarda e dice 'sapevo che avevi un buon cuore'. Questa è Savannah, di cui John si innamora subito, che ispirerà i primi veri sentimenti di amore in una persona che non aveva mai provato vero affetto in tutta la sua vita.
La descrizione dei sentimenti di John è fluida, semplice ed esprime molto bene la naturalezza della cosa. Niente frasi strappalacrime, niente romanticismo estremo...tutto è semplice, chiaro e schietto, come John. E questo è il secondo aspetto che ho apprezzato: un personaggio credibile, vicino alla realtà, ma al tempo stesso che ha in sé gli aspetti tipici di un eroe di romanzo d'amore: la forza, la tenacia di portare avanti dei sentimenti che fanno soffrire piuttosto di perderli e di rimanere vuoti. Senza contare il pacchetto, che non guasta mai: un fustacchione giovane, aitante moro dagli occhi scuri e pure tatuato...sbav!
Savannah, invece, è l'opposto di John. E' un personaggio egoistico, che agisce senza curarsi dei sentimenti degli altri, anche se è convinta di agire nel bene. Sfrutta l'amore di John per crescere, ma non è abbastanza forte da sopportare la lontananza, e non è nemmeno abbastanza innamorata di lui, o semplicemente altruistica per accettare le sue scelte. Non mi è piaciuta all'inizio e l'ho odiata alla fine. Le ho lanciato talmente tante maledizioni che pure Voldemort sarebbe arrossito. 
Insomma, speravo davvero che dopo tutti quegli anni di separazione John riuscisse a lasciarsela alle spalle, ma invece no, non si fa nemmeno una vita. Vive nel suo ricordo e nel ricordo del loro amore, morto e sepolto per Savannah (io non ci credo che una persona può amare due persone contemporaneamente), ma vivo in lui, poverello.
La fine, quindi, è triste perché il nostro John non ha il suo happy-ending, non corona il suo sogno e si ritrova al punto di partenza, solo che questa volta è solo (si, gli crepa pure il padre). Non ho pianto, ma mi sono emozionata ed appassionata alla storia abbastanza per dire che è un romanzo che merita una chance, merita una lettura da chi apprezza il genere. Promosso con un bel voto, e con un bacio a John *_*

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