20 gennaio 2012

Mary Balogh
A summer to remember

Serie Bedwyn 2
Trama 
He may be a lord, but he is no gentleman. Kit Butler, Viscount Ravensberg, is cool and dangerous-one of London's most infamous bachelors. Marriage is the last thing on his mind. But Kit's family has other plans. Desperate to thwart his father's matchmaking, Kit needs a bride...fast. Enter Miss Lauren Edgeworth. A year after being abandoned at the altar, Lauren has determined that marriage is not for her. When these two fiercely independent souls meet, sparks fly-and a deal is hatched. Lauren will masquerade as Kit's intended if he agrees to provide a passionate, adventurous, unforgettable summer. When summer ends, she will break off the engagement, rendering herself unmarriageable and leaving them both free. Everything is going perfectly-until Kit does the unthinkable: He begins to fall in love. A Summer to Remember is not enough for him. But how can he convince Lauren to be his...for better, for worse, for the rest of their lives? 

Commento


Ma che ridere, ho scoperto solo verso la fine che questo romanzo è stato pubblicato anche in Italia (Un'estate da ricordare, Mondadori Emozione). La cosa non mi avrebbe cambiato la vita, visto che il libercolo mi è arrivato in dono da quella santa donna di Juneross, perché non lo avrei comprato di mia spontanea volontà. A me, la Balogh, non piace molto, per cui ho letto questo romanzo con uno spirito passivo, giusto per ingannare il tempo in attesa del classico abbiocco delle 22 passate. In realtà, a conti fatti, la storia mi ha preso abbastanza, i personaggi mi sono piaciuti, mentre lo stile della Balogh rimane sempre troppo sciapo per i miei gusti. Il mio palato richiede una presenza più sentita, che sia passione, misunderstanding, azione, ironia, non importa...ma ci deve essere una nota che spicca sopra tutto il resto. Con la Balogh il problema è che la storia è tristemente piatta proprio a causa del suo essere insipida: non c'è estrema passione e i sentimenti - dei personaggi e ispirati nel lettore - sono quasi sempre smorzati. La trama si sarebbe prestata bene, per esempio, ad una serie di momenti di tristezza/depressione/litigi eccetera, ed invece la Mary riduce ai minimi termini gli estremi, smussando tutto ad un opaco romanzo di matrimonio di convenienza. Tutto è ovattato: Kit è un libertino, ma se non lo diceva l'autrice non si capiva per niente; sebbene abbia un buon approfondimento caratteriale il suo ruolo contrasta enormemente con il suo modo di fare...perché alla fine tanto libertino non è (solo nelle scene iniziali). Lauren è un buon personaggio, finché non decide di essere un'idiota e proseguire nella farsa senza un reale motivo: perché diamine non cambia idea, solo perché il patto era quello? Ma sei scema? Va bene che il lieto fine doveva arrivare dopo un classico momento di separazione, ma l'autrice avrebbe potuto usare una scusa meno cretina e sicuramente più credibile (usando, per esempio, quel mostro di Freya). Insomma, il romanzo in sé si legge bene però alcuni aspetti non lo rendono un buon romanzo. Non so se questo è il metodo della Balogh, anche se lo scoprirò presto visto che ho altri suoi romanzi, ma se così dovesse essere penso che potrò cancellarla dalle mie prossime letture. Va bene leggere qualcosa di leggero e poco impegnativo, ma così sciapo no, perché mi si spegne il cervello anche prima di entrare nella fase REM.

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