13 gennaio 2012

Laurell K.Hamilton
Butterfly

Serie Anita Blake Cacciatrice di Vampiri 9 
Trama 
Essere in debito con un criminale è una di quelle cose che possono succedere soltanto ad Anita Blake. Ma Anita non può sottrarsi al richiamo dell'onore e dunque, chiamata da Edward – il killer del Ballo della morte –, si precipita ad Albuquerque, nel New Mexico, dove c'è un assassino che ha la singolare abitudine di togliere completamente la pelle alle proprie vittime oppure di tagliarle in pezzi minuscoli. Nuova città, nuovi delitti, nuovi vampiri: l'arrivo di una «straniera» non è infatti ben visto da Itzpapalotl, la Master della città, né dai suoi servi umani, che cercano in tutti i modi di ostacolare le indagini. Anche perché esiste un legame profondo e oscuro tra quelle morti e la congrega di vampiri: un legame che, per il momento, si nasconde in una tomba inviolata da secoli, ma che è pronto a risorgere e a scatenare l'inferno. Soprattutto se Anita cadrà nella trappola e diventerà l'ultima, la più importante, vittima sacrificale… 

Commento
E così la mia esperienza con Anita arrivò alla fine. E fine migliore non potevo scegliere. Ebbene sì, dopo di Edward...il nulla. Dopo OB non comprerò più i romanzi della sciura Hamilton. Per due motivi: non reggo più Anita e la nuova piega della serie non fa per me. Quindi mi fermo, qua, con Edward.
Ho letto il romanzo anni fa, in originale, e mi ricordo che mi era piaciuto immensamente però purtroppo non ho tenuto conto il fattore tempo che ha cambiato radicalmente la mia sopportazione nei confronti della protagonista. Quindi niente voto pieno per OB, ed è tutta colpa della HamHam e del suo alter ego più magro, Anita. Le sue menate morali erano perfette nei primi libri e assolutamente comprensibili man mano che si impegolava con i mostri, ma dopo un po' il pesce puzza e arrivare al nono romanzo di una serie con una protagonista che si tromba un licantropo e un vampiro, resuscita i morti, è Lupa, Nimir Ra, cacciatrice di vampiri, spara a destra e a manca e nel mentre ci propina tutte le sue seghe mentali stile 'sono un mostro? ho perso un pezzo della mia anima?' blablabla è di un pesante da farti passare la voglia di leggere. La HamHam sta rovinando pian piano un ottimo personaggio, volendo per forza farle avere due piedi in due staffe diverse. O sei con i mostri, o non lo sei.
In questo romanzo Anita è lontana - per fortuna - da Richy il Peloso e JC lo Zannuto e da tutte le loro marionette annesse. L'unico personaggio che ricompare è Edward, co-protagonista praticamente da subito. Che OB fosse stato scritto proprio per approfondire il personaggio si era capito...ma che la HamHam lo avesse fatto 'bene'...è un altro. Edward l'assassino ha una famigliola felice composta da Donna (la smidollata) mamma/vedova new age con due figli, Becca la bambina del Mulino Bianco e Peter lo stereotipo dell'adoloscente incazzato. Insomma, la fiera dei luoghi comuni. Lasciamo stare la copertura, che può anche starci per quanto sia irritante, la cosa veramente fastidiosa è Anita che appena scende dall'aereo comincia a blaterare le sue solite cazzate 'Non puoi fare questo, Edward' 'Ti ammazzo se non li lasci, Edward' 'Sei un mostro, Edward' 'Io sono Miss Integrità morale, Edward' e porca miseria ma non l'ammazza nessuno sta' rompicoglioni? Per la serie da che pulpito viene la predica. Oltre a questo atteggiamento da maestrina la cosa irritante è che per tutto il romanzo ha i suoi monologhi interiori sulla salvezza della sua anima. Che palle, NO! LA TUA ANIMA E' ANDATA A FARSI BENEDIRE! TACI! Grrr. Ovviamente salva tutto lei, è brava, veloce, spietata ecc...solo lei. Pure Edward è finito nell'elenco degli inetti per colpa della HamHam e delle sue manie di protagonismo indiretto. Il Killer con la K maiuscola che esce di scena sul più bello per un paletto ficcato nella spalla. Ma mi prendi per il culo? Per tutto il romanzo Edward è stato l'ombra passiva di Anita 'Vorrei cacciarti, ma sei la mia anima gemella' 'Sei meglio del mio amico serial killer' 'Ti metto alla prova' ecc...basta. Niente viaggio al centro di Edward. Di lui, alla fine, sappiamo qualcosa di più ma non abbastanza, perché ancora una volta la HamHam si è persa nei meandri delle menate di Anita. 'Si, sei un vamp millenario, ma io sono più forte e più furba' Ma com'è che tutti i vamp che lei incontra sono degli imbecilli? Sta' Obsidian Butterfly è pure convinta di essere una dea, povera creatura, idem per il Marito della Donna Rossa. Bha...che fantasia. E il mostro mangia uomini? Sparito. E Olaf? Sparito. Va bene...per lo meno la trama aveva un senso e c'erano un botto di scene d'azione. Almeno quello...meno male che c'era Edward, altrimenti la situazione era tragica. Perché se non c'era Edward: 1. non compravo il libro e 2. nel caso contrario il mio malsano tentativo di auto infliggermi una dose di Anita mi avrebbe fatta stramazzare morta annoiata prima della fine. Quindi, basta, per me niente più Anita Blake. Non la sopporto più.

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