22 gennaio 2012

Karen Chance
Toccata dalle tenebre

Serie Cassandra Palmer 1
Titolo originale Touch the Dark
Trama 
Fanucci
ebook | € 6,99
Cassandra Palmer ha un dono: riesce a leggere il futuro e a comunicare con gli spiriti. Ma tutto ciò la rende un bersaglio appetibile sia per i vivi che per i morti, e di conseguenza vulnerabile. Di solito i fantasmi non sono pericolosi, parlano molto e hanno voglia di sfogarsi, ma tutto qui. Il problema si pone quando un vivo si interessa a lei e ai suoi poteri...
Cassandra ha sempre cercato di evitare i vampiri, ma quando il mafioso dal quale è fuggita ormai da tre anni si mette sulle sue tracce gridando vendetta, è costretta ad allearsi con un essere pericoloso e dannatamente seducente. E se decide di aiutarla non è certo per compassione. Il tempo stringe, e l’ombra dei vampiri incombe di nuovo su di lei, inesorabile. È ora di comprendere appieno la natura dei poteri occulti che tanto influiscono sulla sua vita. Sarà disposta a scendere a compromessi e ad arrivare fino in fondo nel disperato tentativo di salvare sé stessa? 


Commento
Cominciamo col dire questo: il voto supera la sufficienza di una buona misura, ma non arriva a livelli alti. Questo cosa significa. Vuol dire che in blocco il romanzo, la trama, lo stile, l'idea della serie non sono male, ma non sono nemmeno particolarmente belli. Il problema di fondo è il ritmo. Per come la vedo io, l'urban fantasy dovrebbe essere un genere in cui la storia si svolge con un ritmo di lettura e un ritmo narrativo molto veloci. Non ci devono essere punti morti, o peggio ancora parti noiose.
La Chance ha tentato la via dell'UF al femminile spruzzato di ironia e fino ad un certo punto ci è anche riuscita, ma ha trascurato lo stile. Secondo me a tutto il romanzo manca ritmo. Ci sono parti della storia che ti mandano in pensione i neuroni, e poi li risvegli chiedendoti se ti sei persa qualcosa di importante. Tutta la storia è lenta, si trascina per inerzia e non è ben contestualizzata. Non c'è grande approfondimento e si crea un gran caos perché l'autrice inserisce un sacco di personaggi magici senza creare una struttura solida in cui inserirli. Con questo non intendo dire che doveva dilungarsi con la teoria, ma per lo meno creare delle situazioni tali che permettessero di spiegare i fatti teorici e far continuare gli avvenimenti della trama. So per certo che si può fare, perché ci sono autrici UF che lo fanno. Quindi per me bisognava apportare dei tagli netti nei personaggi e nella trama, per alleggerire e semplificare: Rasputin, la famiglia Dracula, vampiri, mannari, magi, fantasmi, sibille...troppa, troppa roba. In 300 pagine è impossibile inserire così tante cose e rimanere chiari e fluidi. E' inevitabile che tutto il libro risenta di questo sovraccarico di contenuti e, sebbene alla fine il romanzo risulti piacevole, bisogna sforzarsi un poco per arrivare alla fine senza storcere il naso.
Un punto fermo positivo, però, c'è ed è la protagonista Cassie. L'autrice per fortuna non ha creato un personaggio troppo egocentrico, e Cassandra si limita ad essere quella che è fin dall'inizio: c'è un'evoluzione che la riguarda, ovviamente, ma rimane pur sempre nella sua tipologia e quindi non c'è la confusione del salto di genere. Cassie è un personaggio facile e divertente, non è per niente 'eroina del momento' e ha uno spirito pratico dedicato all'autoconservazione: di guai non ne vuole, tante grazie. Umana, pur non essendo 100% umana, aiuta in parte il lettore a capire qualcosa di quello che succede grazie al suo punto di vista. Altrimenti, se era in terza persona, sarebbe stato anche peggio.
Tutto sommato il libro si legge bene, anche se a rilento; ci sono degli spunti interessanti che però risentono del poco spazio narrativo, per cui si spera che la serie diventi più chiara dopo il primo romanzo. La prima impressione non è esageratamente positiva, per cui devo meditare se continuarla o meno. Vedremo quando la Fanucci pubblicherà il seguito e in base alla sua trama deciderò...anche se sono un pò dubbiosa. Non so se è meglio essere convinti di non prenderlo o avere dei dubbi: perché in questo caso vuol dire che il romanzo non ha colpito né nel bene, né nel male.

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