22 gennaio 2012

Julia Quinn
Mister Cavendish, I presume

Serie Two Dukes of Wyndham 2

Trama 
Avon Books
pag. 370 | € 6,23
Amelia Willoughby has been engaged to the Duke of Wyndham for as long as she can remember. Literally. A mere six months old when the contracts were signed, she has spent the rest of her life waiting. And waiting. And waiting . . . for Thomas Cavendish, the oh-so-lofty duke, to finally get around to marrying her. But as she watches him from afar, she has a sneaking suspicion that he never thinks about her at all . . .It's true. He doesn't. Thomas rather likes having a fiancée - all the better to keep the husband-hunters at bay - and he does intend to marry her . . . eventually. But just when he begins to realize that his bride might be something more than convenient, Thomas's world is rocked by the arrival of his long-lost cousin, who may or may not be the true Duke of Wyndham. And if Thomas is not the duke, then he's not engaged to Amelia. Which is the cruelest joke of all, because this arrogant and illustrious duke has made the mistake of falling in love . . . with his own fiancée! 


Commento
E ti pareva. Poteva essere che mi capitava tra le mani il primo romanzo di un duetto? Macché. Ovviamente mi è capitato il secondo, che - per mia fortuna - pare essere il migliore dei due. La cosa bella, che ho scoperto dopo aver letto la trama del primo, è che le due storie si svolgono contemporaneamente; per cui se si legge il secondo...si sta leggendo anche il primo! Naturalmente manca l'approfondimento degli altri personaggi e della loro storia, ma a grandi linee si sa comunque tutto. Per cui, nella sfortuna, sono stata fortunata. Tra l'altro, fra tutti i romanzi della Quinn che ho letto fino ad ora, questo è quello che mi è piaciuto di più. Non solo per lo stile, ormai perfezionato, che bilancia divertimento e sentimenti ma anche per l'introspezione dei personaggi. In effetti c'è, in proporzione, più trama che storia d'amore. I due protagonisti si delineano con il procedere della storia, e diventano tridimensionali per il modo in cui l'autrice sa entrare nella loro mente e non perché fanno parte per forza di una coppia. Thomas all'inizio è il classico eroe/duca: freddo e tutto d'un pezzo, che usa l'ironia per isolarsi e per creare uno spazio attorno a sé in cui respirare; ignora completamente la fidanzata, che non ha mai nemmeno guardato in faccia finché un giorno lo snobba lei e lui si rende conto che, anche lei, è un essere umano. Amelia, invece, è sempre stata una specie di burattino: fidanzata già da piccola, incapace di scegliere per sé e costretta ad adeguarsi a quello che gli altri decidono per lei, finché un giorno si ribella e scopre che essere una persona decisa le piace. Ovviamente da questo punto si sviluppa la storia d'amore, che però è sempre secondaria a quella della scoperta del loro carattere. Aggiungiamo, per Thomas, il problema legato alla legittimità del suo titolo: da un giorno all'altro rischia di perdere non solo il titolo di duca, ma praticamente tutto quello che è stato fin dalla nascita. Thomas, quindi, vive un percorso di scoperta: una volta svestiti i panni del duca, cosa rimane? Chi è Thomas? Alla fine del romanzo non c'è solo la storia d'amore tra i due, ma la scoperta di due caratteri. Il risultato finale è qualcosa di più del classico romance, ma riesce a mantenere lo stesso spirito leggero e romantico. Quasi quasi non sento nemmeno l'esigenza di leggere il primo!

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