22 gennaio 2012

Julia Quinn
Dancing at midnight

Serie Blydon 2

Trama 
Avon | pag. 384 | € 6,49
When a suitor tells Arabella he's willing to overlook her appalling bluestocking tendencies on account of her looks and fortune, she decides to take a break from the Marriage Mart. During an extended stay in the country, she never expects to meet Lord John Blackwood, a wounded war hero who intrigues her like no other man.
Lord John has lived through the worst horros of war...but nothing could have been as terrifying to his tormented heart as Lady Arabella. She is intoxicating, infuriating...and she makes him want to live again. Suddenly he's writing bad poetry and climbing trees in the pitch-dark night...just so he can dance with her as the clock strikes midnight. And even though he knows he can never be the sort of man she deserves, he can't help wanting her. But when the harsh light of day replaces the magic of midnight, can this tormented soul learn to love again? 

Commento
Avevo letto un racconto della Quinn anni or sono, e mai mi è venuta voglia di comprare uno dei suoi romanzi, anche se in tante ne parlano benissimo. Sinceramente non mi incuriosisce, mi sembra quasi un nome 'must' che spicca per l'ironia e per niente altro. Così quando mi è arrivato un pacco pieno zeppo di romanzi della Quinn - in regalo, grazie Ross - ho capito che era arrivato il momento di leggere questa autrice e decidere se fa per me. Ne ho ancora 4 e mezzo da leggere e questo titolo è - se non sbaglio - il secondo scritto dalla Quinn, quindi ho pochissimo in mano per farmi un'idea precisa. Commento in modo vago questo romanzo, giusto perché la trama mi ispirava parecchio. Di ironico c'è poco, forse nella prima parte della storia i due protagonisti si beccano abbastanza per movimentare i dialoghi, ma ho letto sicuramente di meglio. Allo stesso modo la trama è basilare: lei, bella e desiderata da tanti, intelligente e indipendente, si invaghisce del vicino di casa zoppo e ombroso, scontroso e affascinante. Tutto scorre senza infamia e senza lode con momenti molto piacevoli per poi diventare banalotto alla fine. Non mi ha colpita più di tanto nessuno dei protagonisti, basti pensare che ho in mano il primo romanzo della miniserie ma non avevo voglia di leggerlo, e sia John che Arabella non sono abbastanza 'marcati' per i miei gusti. Gli eroi zoppi o sfigurati devono avere più ombre e Arabella, pur essendo piacevole, non lascia il segno. Come primo romanzo della Quinn, quindi, non ho avuto una grande impressione, ma ne ho già iniziato un'altro e con questo sembra andare un po' meglio. Vedremo.

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