22 gennaio 2012

J.R.Ward
Lover avenged

Serie Black Dagger Brotherhood 7 
Trama 
Caldwell, NY, has long been the battleground for the battleground for the vampires and their enemies, the Lessening Society. It’s also where Rehvenge has staked out his turf as a drug lord and notorious nightclub that caters to the rich and heavily armed. His shadowy reputation is exactly why he’s approached to kill Wrath, the Blind King, and leader of the Brotherhood. Rehvenge has always kept his distance from the Brotherhood, even though his sister is married to a member. Because he’s a sympath, his identity is a deadly secret- the revelation of which will result in his banishment to a colony for sociopaths. And as plots within and outside the Brotherhood take their toll against Rehvenge, he turns to the only source of light in a darkening world- Elhena, a vampire untouched by the corruption that has its hold on him- and the only thing standing between him and eternal destruction. 

Commento
***Spoiler***


Soltanto la Ward ha la capacità di farti leggere ad oltranza anche quando hai male alla testa e gli occhi ti stanno per scoppiare. Solo la Ward (e pochi altri autori) riesce a riguadagnare la fiducia dei lettori, dopo un piccolo calo nei libri e un momento di confusione.
Con questo settimo romanzo la Somma è riuscita a riprendere il suo ritmo e a proporre un romanzo della BDB che non lascia insoddisfatti. E' evidente che, ormai, la nuova tendenza al multi point of view si è consolidata e che la Ward abbia preso confidenza con la gestione di trame multiple. Se nei due romanzi precedenti c'era un certo senso di confusione e la storia dei due protagonisti annegava in mezzo al resto della trama, con LA, invece, si ha un nuovo equilibrio. La Ward ha trovato il modo di gestire la storia d'amore dei due personaggi principali pur continuando a proporre micro trame degli altri personaggi. In questo caso Rehvenge e Elhena riescono ad avere spazio, tempo e trama in cui sviluppare i loro caratteri e il loro rapporto senza sentire il tipico senso di soffocamento che V e Jane o Phury e Cormia avevano patito. Abbiamo una storia semplice, lineare e, se vogliamo, per niente difficile. Rehvenge è ormai al limite nella sua finzione, tra la sua ricattatrice che lo tira da una parte mentre la sua voglia di vita normale lo tira dall'altra. Sarà proprio la presenza di Elhena a farlo sbilanciare e a trasformarlo completamente agli occhi del lettore. La Ward ci presenta un Rehv diverso, con un nascosto ed impensato lato umile attraverso il quale guarda il mondo. Altruismo puro e semplice, amore per la famiglia e per gli amici, il tutto dato senza ricevere e senza nemmeno l'aspettativa di ricevere. Insomma, Rehvenge è un personaggio con un lato nascosto che lo rende dolce (anche se non è l'aggettivo perfetto) e 'profondo'. Elhena è, invece, un'eroina sullo stile di Bella: ha un lato forte, che tira fuori in momenti ben precisi, e un lato debole, che la rende vulnerabile al fascino e all'amore di Rehv. I due alla fine stanno benissimo insieme, sono una coppia equilibrata e la loro storia non ha bisogno di un solo paragrafo in più. Perfetta, non c'è altro da dire.
Il resto del romanzo, una buona parte tra l'altro, si gioca tra altri personaggi importanti, con relativi punti di vista. I più presenti sono, per forza di cose visto che il prossimo romanzo è su di loro, John e Xhex. Il loro rapporto si evolve, in fretta e sinceramente in modo inaspettato (e anche un po' freddo), per poi disintegrarsi. John e Xhex non riescono a trovarsi, continuano a farsi del male pur non volendo e sono veramente curiosa di vedere come la Ward riuscirà a gestirli. La cosa che mi ha lasciata più colpita è stata proprio Xhex: prima di questo romanzo la tolleravo poco, in quanto quel tipo di personaggio femminile non è nelle mie corde. Ma qui, attraverso le sue parti, l'ho trovata molto più piacevole e meno irritante di quanto pensassi. Ora credo proprio di essere pronta per la sua storia. John, al contrario, se nei romanzi precedenti era un po' il fratellino minore che tutti amano, adesso è diventato il ribelle di turno, con tanto di sbronza perenne e sguardo gelido. Sono preoccupata ma non sconvolta, perché questa caduta era in arrivo già da molto tempo, ed era ora che anche lui assaggiasse il lato oscuro dell'amore.
Dopo di loro Wrath è l'altro personaggio cruciale: dopo ben 5 romanzi dopo il suo, ritorna il suo punto di vista in modo imponente. Il re è cieco, il re non può combattere, il re è il re e per questo la Ward gli ha ritagliato il suo spazio per farci entrare nella sua testa e per vivere con lui un cambiamento così tragico e drastico. A volte certe parti sono decisamente drammatiche e toccanti, ma è una strada obbligata che deve percorrere e, anche se pensi 'ma dai non è giusto', alla fine la Ward ha deciso così, e lo accetti. Si sentiva la mancanza di Wrath ed era arrivato il momento di rispolverare l'origine di tutto.
Infine, un nuovo cambiamento tra i punti di vista. Alleluja, niente più lessers pazzi che occupano spazio. Ora, con l'evoluzione della trama e il suo incasinarsi, anche i cattivi si sono riorganizzati, e proprio attorno al loro leader gira la loro parte. E' Lash, il figlio di papà dall'inferno, sempre più odioso, sempre più cattivo, sempre più 'diotipregowardenfallomoriretraatrocidolori' che parla per i lessers. E' lui, per fortuna non troppo presente, che ci fa capire come si stanno comportando i cattivi, e che ci fa immaginare cosa sta per succedere. Non mi aspettavo la sua ossessione nella parte finale del libro, con relativo rapimento. Non vedo letteralmente l'ora di sapere cosa succederà.
In definitiva è un romanzo eccellente, quasi perfetto, completamente in scia con il nuovo indirizzo della serie ma molto più chiaro, lineare e leggero del precedente. E' un meccanismo ben oleato, che lascia tutta l'attenzione ai personaggi e alla storia, non c'è mai un momento pesante o lento e tutti, ma proprio tutti, vengono letti con passione ed interesse. Sono molto soddisfatta di questo romanzo, soprattutto perché - purtroppo - non mi aspettavo molto. Credo che la Ward abbia superato lo scoglio del cambio di rotta e che sia stata in grado di reinventare la direzione della serie pur mantenendo saldi gli elementi che la rendono così appassionante. Spero davvero che anche Lover Mine sia così, se non addirittura meglio. Non mi resta che leggere!

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