24 gennaio 2012

Jo Nesbo
Il leopardo

Serie Harry Hole 8
Titolo originale Panserhjerte

Trama 
Einaudi
pag. 767 | € 14,00
Nel cuore dell'inverno, c'è un killer che si aggira in città.
Adesso Harry Hole lo sa.
È ora di dare la caccia al Leopardo.
Prima che torni a uccidere. 
Le prime vittime sono due donne. Ritrovate con ventiquattro ferite identiche in bocca. Morte soffocate nel loro sangue, dopo una agonia atroce. Omicidi studiati, efferati, che seguono un rituale. La polizia criminale di Oslo sa di avere un solo uomo che può risolvere il caso. Harry Hole, alcolista, uomo rude e solitario, inviso a molti. Ma Hole si è rintanato a Hong Kong, tra le fumerie d'oppio, per lavare via i ricordi. Sa fin troppo bene che, per risolvere l'ultimo caso, ha messo in pericolo di vita l'unica donna che ha mai davvero amato. E solo quando lo informano che il padre è moribondo in ospedale, Harry Hole decide di tornare a Oslo. Tra le vittime non c'è in apparenza alcun legame, ma Hole subito ne trova uno. Tutte quante hanno trascorso una notte in un isolato rifugio di montagna. E qualcuno, qualcuno capace di un odio lucido e selvaggio, adesso sta braccando gli ospiti di quella notte, uno per uno... 

Commento
E alla fine la valanga di gialli nordici sommerse anche me. Sempre indecisa su cosa leggere e se leggere, sempre a fissare nelle librerie i mille milioni di titoli di thriller e gialli di autori dai nomi impronunciabili se non con la lingua surgelata, alla fine mi è piovuto Harry dal cielo. O meglio, è spuntato da uno scatolone di un riordine in libreria. Copia staffetta per i librai. Appena l'ho visto - dopo aver letto anticipazioni, critiche positive e recensioni ovunque - me lo sono preso e l'ho portato a casa. Partendo dal presupposto che io leggo pochi gialli perché, purtroppo, non li capisco posso affermare senza indugio che mi è piaciuto. Non solo ho divorato le pagine - 767 - ma ho anche apprezzato la trama, i personaggi e l'epilogo.
In teoria fa parte di un ciclo di romanzi con lo stesso protagonista, Harry Hole, ma io ho letto solo questo e non sentito granché la mancanza degli altri titoli. Certo, avessi saputo cos'era successo prima sarebbe stato meglio, ma solo per placare la mia curiosità sui fatti personali di Hole. Il resto, bhe sarà per la prossima volta.
Allora: Harry Hole. E' un poliziotto che ha dato le dimissioni (per dire) e che si è nascosto nelle viscere (topaie) di Hong Kong, dove si fa di oppio, beve, e si indebita con la mafia. Un bel dì viene riportato nelle lande desolate della Norvegia per indagare su un presunto serial killer. Questo soggetto deviato ammazza, in apparenza, persone a caso senza un elemento che le unisca. Alcune sono affogate nel loro sangue, altre sgozzate...insomma, un mix tanto per non farsi mancare nulla e Harry suo malgrado si trova ad indagare e impegolarsi sempre più in questa storia. La trama, lo ammetto, ad un certo punto mi ha confusa. Appena si scopre chi è l'assassino cominciano una serie di ragionamenti che a volte non riuscivo a seguire ma che alla fine si sono chiariti, per fortuna. Assieme al giallo del pazzo omicida c'è anche una trama secondaria, ovvero quella dello scontro tra due sezioni di indagini: la Kripos e la - ehm mi sfugge - quella di Harry. C'è anche il capo poliziotto cattivo e inquietante con la sua pelle pallidina e che ne combina di tutti colori al nostro povero poliziotto drogato e alcolizzato. Ma alla fine mi è piaciuta anche questa parte, aggiunge un pò di azione e cattiveria oltre al pazzo furibondo.
Il che ci riporta alla questione Harry Hole, perché è un esperto di serial killer. Alors, poverello, è triste perché la moglie l'ha piantato, è alcolizzato di brutto e si spara pure l'oppio. E' una specie di antieroe che fa l'eroe, in un modo tutto suo fatto di umiltà e cervello: è furbo il nostro e non ha nemmeno bisogno di usare la forza (e pare che con il suo 1.90 di altezza ce l'abbia eccome). Fa tanta tenerezza perché ha un animo buono ma si è lasciato andare e non ha nessuna intenzione di uscire dall'oceano di cacca in cui è finito; si fa tirare un pò fuori dalla storia ma alla fine torna nel suo buco. Ci piace così, negativo un po' depresso, ma incredibilmente concentrato a risolvere il caso. Si legge velocemente a dispetto della mole e appassiona. Mi è piaciuto, si, e forse che si mi sparo un altro titolo di questo giallista nordico.

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