20 gennaio 2012

Charlotte Bronte
Jane Eyre

Trama 
Molte delle esperienze dell'autrice ricorrono nei romanzi che scrisse, dei quali "Jane Eyre" è il più celebre. Jane, esplicito alter ego della scrittrice, dopo anni di stenti e di solitudine, diventa istitutrice presso la famiglia Rochester. Il cinico padrone di casa è conquistato dalla personalità della ragazza. Ma quando scopre che la moglie di Rochester, creduta morta, è ancora in vita, prigioniera della pazzia, Jane fugge abbandonando l'uomo che le aveva chiesto di sposarlo. Sarà un enigmatico presentimento a farla tornare indietro e a preparare lo sviluppo finale del romanzo. "Jane Eyre" rappresenta per la Bronte l'appagamento artistico di un desiderio, quello dell'incontro con l'esistenza autentica e i sentimenti reali, non solo temuti e sognati.

Commento


Meraviglia inaspettata! Cioè, inaspettata mica tanto, considerando che ho amato letteralmente la serie tv della BBC, ma non mi aspettavo che il romanzo, che l'originale, che la vera versione della storia, mi potesse piacere così tanto, che mi potesse coinvolgere ed appassionare come pochi classici hanno saputo fare.
Il titolo era nella mia lista di classici da leggere, perché - ebbene si, lo ammetto - non lo avevo mai letto.
Curiosa come una scimmia, già invaghita senza ritegno del Rochester della BBC, l'ho preso e iniziato fiduciosa. Bello, davvero. Insomma, Jane è Jane: nasce come una creatura appassionata, cresce per diventare un essere senza pulsioni e finisce per diventare prima incredibilmente infelice e poi felice in modo assoluto. Una trasformazione narrata dal suo punto di vista, la storia di una vita suddivisa in fasi ed esposta senza tanti complimenti. Ma, ovviamente, la parte più bella ed intensa comincia con il signor Rochester, che è la vera chicca del romanzo, secondo me. Altro che Darcy, questo si che è un eroe burbero, freddo, quasi dittatoriale, ma con una mente (che poi è quella della Bronte) acuta, sveglia, intelligente. Edward è fatto di estremi, come Jane, e per questo si sentono subito in sintonia: anche il lettore lo sente e si sente subito che il legame è forte. Rochester ha un dialogo scoppiettante e divertente, ma anche violento, cinico, o appassionato al limite della sopportazione (in senso buono). Insomma, personaggi perfetti, caratterizzazione magnifica, storia intensa anche se non eccelle nell'originalità, si aggiunge lo stile della Bronte e si ha un classico vero, bello, scorrevole ed intenso. Altro che Cime tempestose, la Charlotte si che ha saputo scrivere una storia d'amore con la S maiuscola.

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