22 gennaio 2012

Anne Stuart
Black ice

Serie Ice 1

Trama 
Harlequin
ebook | € 3,70
The job was a killer. Living paycheck to paycheck in Paris, American book translator Chloe Underwood would give anything for some excitement and passion -- even a little danger. So when she's offered a lucrative weekend gig translating at a business conference in a remote chateau, she jumps at the chance to shake things up. Then by chance Chloe discovers her employers are anything but the entrepreneurs they appear, and suddenly she knows far too much. Her clients are illegal arms dealers, and one of them is ordered to kill her. But instead, Bastien Toussaint drags Chloe away, and the next thing she knows she's on the run with the most terrifying and seductive man she's ever met. What were his motives -- and would she live long enough to find out? 





Commento
Tentare una serie perché tutte ne parlano bene è sempre un rischio, for me.
Ma la curiosità mi stava uccidendo, perché: 1. è una serie famosa 2. perché avevo voglia di leggere qualcosa di romantic suspense ma non sapevo decidermi su cosa e 3. per colpa di Isn't it romantic, che ha fatto una recensione così convincente che ho ceduto.
Mi aspettavo troppo? Forse, ma forse anche no. Il romantic suspense non rientra nelle mie letture regolari e non ho un sistema di valutazione obiettivo. Per cui il voto tiepido penso sia dovuto proprio al romanzo e non tanto alla serie, o al genere o tanto meno all'autrice. Perché a dirla tutta...le basi per farmi intrippare ci sono tutte: l'operativo senza sentimenti, la ragazza normale che si trova in mezzo al pericolo, morte e distruzione appena giri l'angolo e un lieto fine da manuale. Troppo da manuale. Eh si, perché mentre sono completamente d'accordo sugli aspetti suspense, non sono per niente in sintonia con la parte romantic di questo romanzo. Tieeeeeeeeepido è dire poco.
Chloe e l'uomo dai mille nomi Bastien cliccano poco e fanno attrito. Mi spiego. Presi singolarmente seguono tutte le regole dei loro ruoli ma uniti sembrano due pezzi di lego che non si incastrano. C'è poca tensione (inutile dire quale) e le scene d'amore, pur essendo poche, arrivano senza preparazione, per cui ti ritrovi a leggere di stì due che fanno sesso mentre due secondi prima parlano come due sconosciuti.
L'elemento love story, quindi, ha poca presenza scenica sia nelle scene d'amore, ma soprattutto nelle interazioni tra i due protagonisti. Chloe praticamente si innamora dando la colpa alla Sindrome di Stoccolma per poi dire 'ah, mi hai salvato la vita un tot di volte quindi sei buono quindi I love you', mentre lui decide un bel giorno che 'pur volendo morire, perché tanto sono un assassino cattivo e stanco, mi faccio scrupoli proprio con la ragazzetta americana e se non la voglio uccidere ci sarà un motivo per cui I love you'.
Non saprei cosa dire, sono abituata ad avere più contestualizzazione e più solidità (o forse presenza scenica) per l'aspetto amoroso, cose che in questo libro non ho trovato. Senza contare che metà delle cose che succedono sono al limite di 007.
Ok, è fiction. Ok, è romantic suspense e a noi piace sognare, però bho...avrei preferito meno assurdità e più materia solida e credibile.
Dopo tutte queste lamentele, devo aggiungere però, che la Stuart scrive bene. Mi piace il suo stile minimal e mi piace il fatto che ha saputo farmi arrivare alla fine con facilità e che i due protagonisti non mi sono risultati antipatici nemmeno una volta. Speravo in qualcosa di più, lo ammetto, ma lascio le mie speranze nei romanzi successivi, perché sì, ho deciso che ci provo ancora, con il secondo. Chissà che magari mi abituo al sapore e divento dipendente.

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