25 gennaio 2012

Amanda Quick
Una notte da ricordare

Titolo originale All Night Long

Trama 
Mondadori Emozione
Lui è un ex marine, lei una giornalista, in una California di strane sorprese.
Irene Stenson è una giornalista, volitiva e indipendente. Dopo la morte violenta dei genitori ha lasciato la cittadina di Dunsley, in California, per non tornarci più. Tuttavia non può ignorare la misteriosa richiesta di Pamela Webb, una vecchia amica, e si ritrova di nuovo a Dunsley, dove alloggia in un malandato motel. Qui conosce il proprietario Luke Danner, un ex marine, e fra i due è subito attrazione. Ma gli eventi precipitano quando Irene si reca all’appuntamento con l’amica e la trova morta. Gli interrogativi si accavallano allora angosciosi, a cominciare dalla ragione che ha portato Irene in quel posto per lei culla di ricordi dolorosi. E poi circa i trascorsi di Luke, al suo fianco nelle successive indagini dai risvolti sorprendenti e inquietanti. Con un passato che rischia di compromettere una passione appena nata… 


Commento
Ottenuto con uno scambio, non lo avrei mai comprato altrimenti, questo romanzo è l'ulteriore prova di come mi debba tenere lontana dai titoli acclamati in modo teatrale. Allora, se non mi viene voglia di comprarlo al primo colpo appena leggo la trama, un motivo c'è sempre. Però non si faceva che un gran parlare di questo nuovo romantic suspense, con un eroe ex-militare (probabile causa della mia rovina) e un giallo molto ben fatto. Alé, l'ho scambiato con un altro romanzo e l'ho iniziato piena di aspettative positive. Dopo le prime 30 pagine già sbadigliavo e mi ero annoiata a tal punto da cercare i commenti delle altre lettrici per capire dove avessi sbagliato. Il problema è semplice: da un romantic suspense mi aspetto di più. Più spessore da parte dei personaggi, più complessità della trama e soprattutto più articolazione del narrato. Non è possibile (anzi si, lo è) che un romanzo di 300 scorra senza lasciare nessun segno, che sia superficiale, dimenticabile, insulso e senza sapore dalla prima all'ultima riga. Va bene, è pur sempre un romance, e quindi la parte relativa all'omicidio era per forza di cose molto allungata e semplificata. Ci sta, lo posso accettare, ma questo aspetto deve essere compensato dai personaggi. Invece no! Nemmeno con i due protagonisti ho ottenuto un minimo di sapore. Questo fantomatico ex-militare non ha nulla della rigidità dell'uomo d'armi, anzi si lascia trasportare tranquillo tranquillo dalle sfighe della protagonista senza porre la minima resistenza. Lo scopo di Luke è quello di fare il check in a Irene, fare capolino in un paio di scene d'azione, fare il finto uomo traumatizzato e basta. Irene è altrettanto insipida. Ha trovato i genitori morti quando era ragazzina, ha avuto una vita fatta di ossessioni e psicosi, viene coinvolta un'altra volta in una serie di omicidi e cosa fa? Si fa incartare la colazione perché la mattina ha fame. Bho, dov'è la sostanza? La profondità di personaggi che dovrebbero essere tutto tranne semplici? Non so, non mi ha convinta. Non solo non mi è piaciuta la storia e i personaggi, nemmeno lo stile dell'autrice mi ha lasciato un briciolo di questo romanzo. Lo riscambio subito senza tanti ripensamenti, e saluto la Quick con la manina byebye adieu a mai più!

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