26 dicembre 2011

Teresa Medeiros
Il vampiro che mi amava

Serie Vampiri Kane 2
Titolo originale The vampire who loved me

Trama
I Romanzi Mondadori
Sono passati sei lunghi anni da quando Julian Kane è stato trasformato in vampiro, e ancora non si dà pace.
Per amore di Portia vuole tornare a essere un uomo, ma per riuscirci dovrà prima uccidere il vampiro che possiede la sua anima.
Tuttavia sarà proprio l'amore di Julian a mettere in pericolo l'amata, pronta a tutto pur di non rinunciare a lui.








Commento
***Spoilers***
Secondo ed ultimo episodio di questo duetto di libri a tematica paranormale, Il Vampiro che mi amava è, a differenza del primo, davvero un romanzo con un protagonista vampiro. Nel primo libro della serie tutto si era giocato sul mistero dell'umanità del protagonista, ma qui Julian è un vampiro dalla testa ai piedi.
Ora, anche con questo, se il romanzo fosse stato come il primo, probabilmente mi sarei imbestialita; ma invece, per fortuna, questo è decisamente migliore del primo. Tanto per cominciare i personaggi sono più incisivi e vivaci dei precedenti: Portia ha la tendenza a voler partecipare all'azione, se poi questo significa salvare Julian allora meglio così, non ha paura di affrontare i pericoli e soprattutto accetta la natura di Julian con naturalezza. Va bene che il vampiro salta fuori già nel romanzo precedente, però qui la questione è concentrata su di loro.
Julian è un personaggio un pò particolare, io me lo ricordavo dal primo della serie che si atteggiava a Byron e recitava poesie - orrore - mentre qui lo rincontriamo 6 anni dopo, cresciuto e anche sviluppato, massiccio, scuro e pericoloso, anche se non mancano gli atteggiamenti ironici. Tutto sommato non stona il suo voler prendersi in giro, lo rende meno drammatico di quanto già non sia. Si, perchè Julian è un vampiro che vuole tornare umano, non gli piace essere immortale, perché questo significa non essere all'altezza di Portia, anche se lei se ne sbatte allegramente, anzi, si fa azzannare con trasporto.
Ovviamente, per avere un finale felice, Julian doveva per forza ritrovare la sua anima e tornare ad essere umano, e il fatto che questa trasformazione succeda senza aver fatto passare al lettore una serie di rocambolesche peripezie mi ha resa molto felice. 'L'azione' c'è ma non ruba la scena, non monopolizza intere porzioni del romanzo - cosa che io odio ferocemente - e la questione 'ammazza il cattivo' si svolge velocemente ma in modo migliore rispetto al primo dove il cattivo ha fatto puf in 2 righe.
Lo stile è un misto tra battute divertenti, scambi tra i personaggi coinvolgenti e contrasti tra i personaggi. Tanto per cominciare i protagonisti del primo romanzo qui mi stanno sulle noccioline in maniera feroce. Caroline l'avrei uccisa e a Adrian gli avrei sciolto il bromuro nel cibo...due sclerati noiosi della peggior specie. Senza contare che l'altra sorella Vievienne io neanche me la ricordavo. Cosa fastidiosa, saltano fuori i figli delle coppie - Vivienne ha 2 gemelli e Caroline una pupa e uno in arrivo - e la cosa mi ha confusa non poco. Per fortuna ci sono scene stuzzicanti, spinte e grazie al cielo c'è il morso con tanto di succhiamento di sangue. Ci mancava solo che con un protagonista vampiro non ci fosse una scena del genere e io la Medeiros la bannavo dai mie acquisti per sempre. 
Quindi in sostanza romanzo carino, molto scorrevole, a tratti divertente a tratti appassionante e bollente, un buon miscuglio. Altro punto a favore è il fatto che la serie Kane è conclusa. Per ora...ci sono anche i figli...

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