Trama
Solo un indizio
Trent'anni, scapolo, amante dei film d'azione. Jess non sa altro di Rob. Lei lo ritiene l'uomo giusto, ma un'inquietante serie di assasinii di donne molto somiglianti a lei rovina all'improvviso l'atmosfera tra loro e fa nascere nella donna seri dubbi riguardo l'onestà di Rob.
Accadde a mezzanotte
Un complotto della Marina, un agente del governo coinvolto, forse incastrato. Crash non sa più a chi credere, l'unica donna che sembra sincera è Nell. Lei vuole aiutarlo, e lui si sente talmente bene in sua compagnia che si permette di sognare un futuro a due. Lui che un futuro forse non lo avrà.
Scambio d'identità
Jim non si dà pace. Per uno scambio d'identità alcuni criminali hanno ucciso, anni prima, suo fratello. Ma è inutile vivere di rimorsi, ora Emily, la donna che ama sopra ogni cosa, si trova nei guai e lui è l'unico che può aiutarla. Ma come fare? L'unica soluzione è fingersi un altro.
Dopo aver sentito parlare così bene della Brockmann ho approfittato dell’uscita di una raccolta di 3 romanzi per la Harmony per farmi un’idea di questa autrice. Il giudizio più istintivo che mi viene da dare è negativo, una delusione totale dopo aver letto recensioni positivissime sullo stile di questa autrice e sulle sue storie, senza contare lodi su lodi per i personaggi maschili. Ho trovato tutte e tre le storie al limite della sopportabilità: un misto di classici elementi del romanzo d’amore, conditi con momenti melassosi e finti gialli o thriller. I personaggi maschili non mi hanno colpita per nulla, non sono per niente alfa come ho letto, anzi trovo che tutti e 3 avessero un’imbarazzante tendenza alla lacrima facile e al cuore tenero, cosa che sanno pure i sassi che non ci azzecca nulla con il maschio alfa; i personaggi femminili sono monotoni e scialbi, l’autrice vuole renderle bellissime e sexy ma al tempo stesso normali e comuni, si dovrebbe decidere, sono tutte regolarmente innocenti e pure e caste e in qualche modo soffrono sempre a causa del lui pseudo maschio alfa.
Solo un indizio è la storia più brutta delle tre. Il protagonista maschile è un uomo in fuga da un’organizzazione malavitosa che lo vuole morto, e per evitare di essere scovato si traveste da bravo impiegatino monotono, con tanto di occhiale da discount e cravattina da 2 lire. La protagonista è una lei non più giovane, divorziata da un marito violento e alcolista (ovviamente) con un figlia traumatizzata a carico. I due si conoscono perché lei affitta a lui una parte del suo appartamento, e ovviamente appena si vedono scoppia la crisi ormonale, anche se francamente non capisco che passione si possa provare di fronte al segretario dell’anno. A condire questa storia sciapa c’è un serial killer che ammazza donne che assomigliano tutte alla nostra protagonista, e che ha un profilo che combacia con quello del protagonista. Alla fine della fiera, dopo vari tira e molla e omicidi vari c’è il ‘vissero felici e contenti’ che però mi ha stroncato sul nascere l’entusiasmo della lettura di un’autrice così acclamata.
Accadde a mezzanotte è fra i tre il più carino. Mi ricorda un po’ lo stile della Palmer, solo che i protagonisti sono anche qui tristemente monotoni. Crash è già molto più alfa degli altri due, un militare tutto d’un pezzo invischiato in un complotto, mentre lei, Nell, è la classica verginella casta pura e tanto buona che fa innamorare il nostro SEAL. Almeno in questa storia il rapporto fra i due è stato più emozionante, con un bel po’ di contrasto e di litigi, con molta più azione e con una trama più accattivante.
Scambio d’identità è quello che sta tra i tre, né bello né brutto, lungo come la fame che non lo finivo più. La storia si basa tutta sul rapporto tra Jim e Emily e si snoda nel passato e nel presente, paragonando la loro storia che fu con quella che è ora. Alcuni passaggi sono stati molto carini, mentre altre erano davvero noiosi da morire, quasi inutili. Non saprei come definire i due personaggi: lui è un poliziotto che un po’ fa il duro un po’ si mette a piangere, un po’ non sa nemmeno cosa vuole, lei è una specie di donna bionica con il cuore di ghiaccio e l’animo debole della damigella in pericolo. Glisso sulla trama perché è assolutamente trascurabile.
In sostanza come primo tentativo di lettura della nostra Brockmann sono rimasta veramente delusa. Devo ancora capire se la mia delusione è dovuta agli ovvi tagli e/o alle pessime traduzioni o se proprio questo è lo stile dell’autrice. L’unica cosa sicura è che prima di buttarmi a capofitto su una nuova autrice, non importa quanto acclamata, mi farò una ricerchina molto più approfondita nelle recensioni dei lettori.
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