30 dicembre 2011

Sabrina Jeffries
Una notte con il principe

Serie Fratellanza Reale 3
Titolo originale One night with a Prince

Trama
I Romanzi Mondadori
Vedova del marchese di Haversham, lady Christabel deve assolutamente tornare in possesso di alcune lettere compromettenti finite in mano al malvagio lord Stokely, a sua volta deciso a usarle per ricattare il Principe reggente.
L’annuale torneo di carte che si disputerà nella casa del nobiluomo è per Christabel l’occasione perfetta. A procurarle un invito sarà il conturbante Gavin Byrne, ma soltanto pretendendo da lei qualcosa in cambio...








Commento

Questo romanzo chiude la trilogia iniziata con Tra le braccia di un principe e Al piacere del principe.
Nell'ultima storia la Jeffries ci sistema Gavin, il fratello più libertino del trio, il proprietario del Blue Swan, una delle case da gioco più rinomate di Londra. Nella mia graduatoria, questo libro si piazza al secondo posto, indietro alla storia di Drake, protagonista del secondo libro della trilogia. Perchè? Semplicemente perchè il protagonista a) non mi ha fatto sangue come il Visconte Dragone - tradotto in italiano significa che non mi ha fulminata, b) la coppia ha fatto click in sordina per i miei gusti, c) non amo particolarmente le storie dove le eroine sono obbligate a fare di tutto per il bene della famigliola.
La storia si basa sulla necessità di Christabel di tornare in possesso di un pacco di lettere contententi informazioni pericolose per la successione al trono di Prinny e per la vita stessa del padre. Ovviamente, da brava figliol, a è pronta a tutto pur di riaverle, anche entrare in combutta con Gavin Byrne, libertino, bastardo, personaggio dissoluto, nonchè uomo d'affari. Chris odia i personaggi come lui, quelli che obbligavano il defunto marito a saldare i debiti di gioco, ed è convinta fin da subito che quelli come Byrne siano stati la causa della morte del marito. In realtà Christabel, per quanto sia intraprendente, è fondamentalmente un'ingenua di prima categoria: il marito le perdeva vagonate di soldi al tavolo da gioco, senza che lei sene accorgesse, le faceva sparire oggetti preziosi (tra cui appunto le lettere) per pagare i debiti senza che le se ne rendesse conto, e soprattutto pensa che il mondo sia o nero o bianco. Quando incontra Gavin si accorge che nella vita ci sono più sfumature di grigio di quante ne avesse mai immaginate. In una di queste rientra Byrne, un uomo fatto di estremi: estremamente egoista ed estremamente solo. Ovviamente, essendo un uomo fattosi da solo praticamente da nulla, è ricoperto di un'armatura bella spessa, anche se con qualche crepa. Gavin si rende conto di essere arrivato ad un bivio, felice di essere quello che è pur rimandendo solo e continuando a deridere la vita felice dei fratelli, oppure fare un passo avanti, anche se drastico, e cambiare la sua vita in meglio? La spintarella gliela dà Chiristabel, che proprio grazie a Gavin comincia a conoscere meglio come gira il mondo, destreggiandosi mica male tra ex-amanti, nobili dissoluti e giocatori incalliti. Rimanendo in un'ambiente fatto di dissolutezza e corruzione, la nostra eroina riesce a fingere per i suoi fini pur rimanendo tutta d'un pezzo com'era all'inizio. Christabel è una di quelle eroine che evolvono, ma non troppo, che cambiano, ma non in modo assurdo, mentre Gavin è un eroe che dimostra il suo potenziale: fin da subito sai che dentro di lui ci sono le capacità e la volontà, e sai che ci vuole la giusta pedata nel sedere per farlo cambiare. Insomma, non sono come certi personaggi che cambiano radicalmente e senza motivo. Loro sono coerenti con la storia e con quello che sono in partenza, cosa che non succede sempre nei romance. Per quanto riguarda lo stile...direi che questo terzo romanzo è decisamente più hot dei precedenti...già con Drake avevamo scene piccantelle, ma qui abbiamo un libertino che non si fa tanti problemi a chiamare le cose con il loro nome, meglio così, un personaggio come Gavin che gira intorno alle cose sarebbe stato fuori luogo.
Una chicca degna di nota: la protagonista cattura l'attenzione del nostro eroe prendendolo per le palle. Letteralmente. Gli affera gli attributi e strizza quanto basta per farsi intendere. La ragazza parla la mia lingua!

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