16 dicembre 2011

Marianne Curley
Vento di magia

Titolo originale Old Magic

Trama
Salani
Tutti in paese considerano Kate una mezza strega, forse anche per quegli strani occhi a mandorla di un azzurro chiaro, trasparente come cristallo, nel suo viso bianchissimo e contornato da capelli neri e lucenti che le arrivano fino alla vita. Lui, Jarrod, sente immediatamente una forte attrazione per quella strana ragazza, e nello stesso tempo un'inquietudine che lo spinge ad allontanarsi. Jarrod non capisce, Kate sì: lui ha il dono, come lei, ma non ne è consapevole, e soprattutto non sa gestire i suoi poteri, immensi. Kate non ha una storia: non ha mai conosciuto il padre e la madre, e vive da sempre con la nonna ai margini della foresta pluviale, in un paese dimenticato da Dio in cima a una montagna. La storia della famiglia di Jarrod invece si perde in un passato lontano, in un castello medievale ai confini tra Scozia e Inghilterra, ed è avvolta dall'oscurità del mistero. Per svelarlo, i due ragazzi dovranno tornare indietro nell'Inghilterra del medioevo e affrontare l'artefice di una terribile maledizione...Un'amicizia difficile, un amore intenso, la delicatezza e la forza dell'adolescenza, in un appassionante romanzo a due voci.

Commento
Romanzo per adolescenti molto carino e leggero. Diviso in due parti, una ambientata nel presente ed una nel Medioevo, è la storia di Kate, già conscia dei propri poteri, e Jarrod che invece è convinto di essere perseguitato dalla sfiga. La prima parte è davvero molto carina, una specie di tira e molla tra i due, che si piacciono ma sono troppo diversi, mentre la storia poi prende una piega diversa dal salto nel tempo, e a dirla tutta la piega è piuttosto noiosetta. Avrei preferito tutto il libro come la prima parte, ma vabé. Non ho la testa per un commento più articolato, lo studio mi logora, ma posso aggiungere che tutta la storia e la pappardella della magia e delle differenze tra i due è più che altro un tentativo di spiegare la classica morale del 'accettati e tutto si risolve', una specie di lode alla fiducia in se stessi. E' stata molto carina l'introspezione di Jarrod che secondo me rispecchia il vero adolescente medio: insicuro e poco propenso a pensare di essere speciale. Credo pero' che il messaggio sarebbe arrivato meglio e forse più in fretta se invece di tirare in ballo il salto temporale l'autrice li avesse tenuti nella loro vita reale, dove i problemi sono più facili da comprendere per i lettori. Altro che mago pazzo ma strafigo che lancia la maledizione sui tuoi avi...

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